= = = Nella serata di ieri abbiamo appreso che Turchia ed Ungheria, paesi Nato, hanno qualcosa da dire sull'eventuale allargamento dell'Organizzazione militare occidentale (NATO) a paesi come la Svezia e la Finlandia. Spunta qualcosa di molto lontano, di mitico che unisce turchi ed ungheresi.
= = = L'offensiva di Mehmet II (1429-1481) e le successive conquiste di Solimano il Magnifico (1494-1566) crearono un impero che inglobò l'intero mondo islamico, dall'Algeria alla Mesopotamia, e parte di quello cristiano dalla Grecia ai Balcani fino all'Ungheria.
= = = Quegli invasori si dimenticarono nel tempo di originare dalla Mongolia, di essere turchi. Fu nel XIX secolo che i turcologi "ungheresi" che lottavano per l'indipendenza dall'impero degli Asburgo di Vienna e che tenevano a non essere identificati al pari dei russi come slavi, lanciarono il "panturchismo". Usando argomentazioni ora inventate ed ora dubbie immaginarono una comunità di popoli che sarebbero arrivati dalle steppe e dalle montagne mongole: unni, mongoli, turchi, kazakhi, ungheresi ed altri. Quell'eredità retorica, sorta in funzione anti-austriaca, oggi fa di ungheresi e turchi un mondo "sostanzialmente anti-ucraino" che con Orban e Erdogan . . . . si oppone a che Finlandesi e Svedesi siano ammessi nella Nato.
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