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domenica 10 dicembre 2023

E’ domenica. La/le Religioni

 Riflessioni sul

Cristianesimo

(e sulla matrice ebraica)


Ebraismo (12)


Ascolta, Israele! 

Il Signore è nostro Dio, il Signore è uno solo 

Le dieci piaghe contro l’Egitto. Gli ebrei furono schiavi in Egitto per molti anni. Il libro dell’Esodo insegna che Dio scelse Mose’ come suo rappresentante per liberare gli ebrei e condurli fuori dall’Egitto. Gli egiziani ovviamente non volevano rinunciare alla loro risorsa lavorativa. Per convinceli Dio inviò dieci piaghe contro l’Egitto. L’acqua del Nilo si trasformò in sangue; le rane del fiume ricoprirono la Terra; giunse uno sciame di zanzare e poi di mosconi, e morì il bestiame. Ancora: gli egiziani vennero ricoperti di ulcere pustolose; vi furono tempeste di grandine; un’invasione di cavallette; le tenebre si abbatterono sulla terra. Alla fine morirono tutti i primogeniti delle famiglie egiziane. E ciò bastò a convincere il Faraone a liberare gli israeliti. Dio dimostrò, per queste vie, il suo potere, ed il primo Comandamento recita: Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla condizione di schiavitu’: non avrai altri dei di fronte a me (Esodo 20,2-3).

Il monte Sinai. Dopo che Mose’ li libero’ dalla schiavitu’, gli israeliti si accamparono nel deserto del Sinai. Mose’ lascio’ il popolo a valle e sali’ sul monte. Ci furono lampi’ e tuoni, e il monte venne avvolto dal fumo. Qui, con la presenza, a modo di testimone, di Giosuè, Dio parlò a Mose’ e gli consegnò le tavolette dei dieci comandamenti.


Cristianesimo (12)

Ama il prossimo tuo come te stesso

Maria, madre di Gesu’. Il ruolo delle donne nel Cristianesimo è significativo, in relazione alla cultura di duemila anni fa. In più situazioni i Vangeli mettono in risalto il loro ruolo. Sotto la Croce vi erano loro mentre gli uomini erano scappati. Il Signore risorto apparve per primo a loro. 
Da allora le donne hanno lavorato all’opera di salvezza, e in alcune confessioni cristiane sono  ministre e preti. La devozione dei cristiani nei confronti di Maria e’ evidente nella preghiera antica dell’Ave Maria.

La nascita di Gesu’. I Vangeli di Matteo e Luca raccontano la storia della nascita di Gesu’ avvalendosi di tradizioni differenti. Entrambi sottolineano che Egli nacque miracolosamente da una vergine, secondo un disegno di Dio. Luca descrive l’arrivo nel luogo della nascita di alcuni pastori, segno che l’evento aveva rilevanza solo per la gente emarginata dalla società di allora. Nel Vangelo di Matteo sono degli uomini sapienti ( i Magi) ad onorare Gesu’ consegnandogli i loro saperi.

Amore per la Storia

(3)

Basandoci su alcune date, che consideriamo fondamentali, di scoperte, di guerre, di eventi basilari, ci piace ripercorrere, di volta in volta sulle pagine del Blog  quelle che fanno:

riflettere

immaginare 

ricordare 

*.  *.  *

Alesia fu l’ultimo fra i grandi scontri tra Galli
e Romani e segnò il punto di svolta delle
guerre galliche in favore di Roma.
Dopo di esso, quelle poche popolazioni
indigene che osarono ribellarsi al volere
del proconsole romano furono schiacciate
in modo definitivo l’anno seguente (51 a.C.).


52 a.C.

In quell’anno si svolge la battaglia decisiva di Roma, di Cesare, per la conquista della Gallia. Il ribelle Vercingetorige, assediato da Cesare nella città di Alesia, viene soccorso da un esercito di Galli che i Romani sconfiggono. Vercingetorige si arrende. 

L'esito della battaglia fu favorevole ai Romani che, al termine dello scontro, poterono annettere tutti i territori alla provincia della Gallia Narbonense (nel 50 a.C.). 

Il cuore dei domini dei Celti, come in precedenza era stato per gli Etruschi ed i popoli italici, per i Greci della Magna Grecia, per  i Cartaginesi ed altri ancora, era così annesso alla Repubblica romana, che diventava di fatto erede dell'intera cultura mediterranea e, soprattutto, matrice dei presupposti di quello che oggigiorno viene chiamato mondo occidentale.

L’ascesa di Cesare  fu lenta ma inarrestabile, costruita tassello dopo tassello, che trovò il suo momento di svolta proprio in quella guerra di conquista scatenata dallo stesso Cesare negli immensi territori della Gallia.


Un Personaggio


Ernesto Maria Ruffini: è avvocato, dal 31 gennaio 2020 direttore dell'Agenzia delle Entrate e dell'Agenzia delle entrate-Riscossione. Ha già ricoperto gli stessi incarichi da luglio 2017 a settembre 2018, dopo essere stato amministratore delegato di Equitalia a partire da giugno 2015. 

Nascita21 giugno 1969 (età 54 anni)



L’uguaglianza in

Costituzione



L’uguaglianza è il diritto di

ognuno di essere diverso da

tutti gli altri e di non essere

discriminato per la propria

diversità. Affermare che siamo

tutti uguali davanti alla legge

deve evitare che le differenze

possano essere motivo di

discriminazione a vantaggio

di chi è più debole o di trattamenti

privilegiati a favore di chi è 

più forte. 



sabato 9 dicembre 2023

Fonti di reddito. Nel Meridione non posti di lavoro (vero), ma . . .

 Con i populisti reddito di cittadinanza, col centro-destra assegno di inclusione, a chi spetta sviluppare il sistema economico in direzione della produzione e del lavoro?


Sicilia a perdere.

 La politica dei chiacchieroni

«In dieci anni, dal 2013 al 2023 i siciliani più giovani, dai 15 ai 34 anni sono diminuiti del 15%, mentre la media nazionale è del 7%, in sostanza quasi un milione di persone in meno».

 Lo si legge in un documento diffuso dalla CGIL-Sicilia. Non vanno via solamente operai e braccianti, vanno via e non tornano da qualche tempo in qua sopratutto studenti, laureati e professionisti.

  Ancora più espliciti e più preoccupanti i dati  Istat secondo cui ogni anno 50mila giovani, in gran parte laureati e pure preparati per compiti impegnativi abbandonano la Sicilia, ritenendola una terra senza futuro. L'esodo fotografato dall'Istat ha numeri impressionanti: nel 2021 si sono cancellati dall'anagrafe 91.274 siciliani, di cui 50.540 under 40.

   Secondo il Rapporto Italia Eurispe di due anni fa’  ben tre  milioni di siciliani hanno lasciato casa, famiglia, amore, amici, certezze, per andare a cercare fortuna altrove, in una terra meno amata ma anche meno difficile. In 146 anni, a partire da pochi anni dopo l’unità d’Italia e sino al 2019, sono stati tanti, tantissimi gli isolani che hanno scelto, per il bene economico della propria famiglia, di trasferirsi al di fuori dei confini nazionali.

  I siciliani attualmente iscritti nelle anagrafi siciliane come (Aire) residenti nella sola Germania sono 250.000.    

Il Pnrr italiano. Dopo recenti modifiche

Il  Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano — in seguito alle modifiche presentate lo scorso 7 agosto dal governo italiano — sale dai precedenti 191,5 miliardi di euro a 194,4 articolate:
== prestiti per 122,6 miliardi 
== sovvenzioni per 71,8 miliardi. 
L’aumento è stato fattibile anche per l’incremento di obiettivi che, dai 527 originari, diventano 614 e saranno rivolti anche a un rafforzamento della preparazione digitale dell’Italia, oltre che a una dimensione sociale. 
Sono state emendate 96 misure. Le maggiori controversie toccavano i progetti di «rigenerazione urbana» da 3,3 miliardi delle città medio-grandi e i «Piani urbani integrati» delle grandi città da 2,5 miliardi.
 Il governo proponeva di farli uscire in blocco dal Pnrr. Alla fine dei primi resteranno progetti per due miliardi e dei secondi per 900 milioni. Bruxelles invece conferma l’uscita dal Pnrr dei progetti per sei miliardi dei piccoli Comuni: per loro serviranno altri fondi. 
 La valutazione ha seguito sempre «circostanze oggettive» (ritardi irrecuperabili, l’esistenza di alternative migliori o costi ormai eccessivi). Cadono nella sfrondatura il progetto «Caput Mundi» di Roma per il turismo, quello per Cinecittà, la «rinaturazione» dell’area del Po e l’eolico off-shore (sostituto, più razionalmente, da fondi da 1,5 miliardi per la manifattura di tecnologie rinnovabili e delle batterie). Esce poi definitivamente il piano dello stadio di Firenze, per effetto di una sentenza dei giudici amministrativi del Lazio.

Su richiesta di emigrati contessioti

 

Panorama di Contessa Entellina
-ripreso dalla c.da Cascia- 


Un anziano lettore che vive da parecchi decenni all'estero ci ha chiesto di pubblicare le foto di alcuni siti di Contessa che egli non ha più rivisto da quando,  ancora ragazzo, è emigrato al seguito dei genitori e di cui conserva nostalgica memoria.  Dei siti  della sua memoria ha inviato un preciso elenco alla posta elettronica  del blog. Per intanto abbiamo, per lui, curato la panoramica dell’intero centro abitato, che dal post terremoto ‘68, risulta parecchio più dilatato rispetto al tempo di sua memoria. Persino Brjgnet appaiono ridimensionate rispetto a come apparivano nelle antiche cartoline del secondo dopo-guerra.

 È con grande piacere che nei prossimi giorni cureremo -via via- la pubblicazione degli altri siti richiestici.

Un Personaggio


Alessandro D’Avenia: è Dottore di ricerca in Lettere Classiche, insegna Lettere al liceo e scrive romanzi e sceneggiature per il cinema.

Nascita: Palermo 1977



Noi, umanità 


Per vivere abbiamo bisogno del mondo: 

ci apriamo a ciò che è fuori di noi 

per necessità. Andiamo incontro a cose e 

persone perché ci sono utili:

 il nostro strato animale è fatto di bisogni. 

Noi umani però non ci apriamo per sola 

necessità: gli animali non apparecchiano 

la tavola, non guardano i tramonti, 

non scrivono lettere d’amore...

Ciò di cui l’animale ha bisogno se lo 

prende dal più debole, con la forza, 

l’uomo invece lo regola attraverso le 

relazioni commerciali, d’amore e di amicizia. 

Ma se le relazioni sono fragili prevale la 

legge di natura, dove domina chi è più 

forte, e la forza diventa violenza quando 

l’altro è percepito come proprietà o minaccia.


Se il 25 novembre si deve ancora celebrare 

una giornata contro la violenza sulle donne 

è perché questa violenza tocca soprattutto la 

relazione primaria. Ma anche qui la natura 

dà indicazioni chiare: mentre gli animali si 

ri-producono (producono l’uguale, la specie), 

gli umani «fanno» l’amore cioè la relazione. 

I primi si accoppiano solo quando è necessario,

 i secondi quando vogliono e, a differenza degli 

animali, guardandosi in viso: se l’evoluzione 

ci ha portato a questo gioco libero e 

«faccia a faccia» è perché la sopravvivenza 

umana non riguarda la specie ma la persona:

 si diventa se stessi solo facendo 

la relazione con l’altro.

E il volto è il luogo di questo gioco. 

venerdì 8 dicembre 2023

Amore per la Storia

 (2)

Basandoci su alcune date, che consideriamo fondamentali, di scoperte, di guerre, di eventi basilari, ci piace ripercorrere, di volta in volta, sulle pagine del Blog,  quelle che fanno:

riflettere

immaginare 

ricordare

*   *   *

323 a.C.

Un anno, il 323 a.C., non mitologico come quello fissato dagli storici sull’avvio della costruzione di Roma.  In quell’anno (323 a.C.) muore in Babilonia Alessandro Magno, il re macedone che aveva abbattuto, senza molte difficoltà, l’impero persiano e si era spinto con le sue “falange” fino all’odierna India.

Grazie alle straordinarie imprese e conquiste del grande macedone nasce, in Europa, la “storicamente esistita” civiltà ellenistica.

Alessandro, oltre che essere stato grande condottiero, possedette l’intuizione circa la potenza  della macchina mediatica (si fece accompagnare per tutta la durata della sua campagna militare da una quantità di storici e redattori di diari giornalieri, tra cui il greco Callistene) e diede grande importanza nel corso di tutta la spedizione a gesti di forte valenza simbolica e alla divulgazione di leggende sulla propria discendenza da eroi mitici (Eracle e Achille) o persino da vere e proprie divinità

 Si sforzò in ogni modo di fondere e amalgamare le culture delle diverse etnie che abitavano le terre che si trovò a unificare sotto il suo impero, dimostrando una disposizione al sincretismo estremamente inusuale per un greco del suo tempo, nonché un profondo rispetto nei riguardi delle culture e delle etnie da lui assoggettate

Le sue innumerevoli conquiste diedero alla cultura greca una diffusione universale, dando così avvio al cosiddetto periodo ellenistico.


Un Personaggio


Piero Gobetti: il giovane genio che il Duce fece zittire a bastonate, alle quali non sopravvisse. È stato un giornalista, filosofo, editore, traduttore e antifascista italiano.

Nascita: 19 giugno 1901, Torino

Morte15 febbraio 1926, Parigi, Francia



Quale Italia


Bisogna amare l’Italia con orgoglio

di europei e con l’austera passione

dell’esule in patria.


Ha riflettuto su quelle parole

Corrado Augias: Passione ma austera; 

orgoglio della propria terra ma in un’ampia visione

europea, esuli in patria, capaci cioè di un amore

che non trascuri il giudizio e la critica. Parole 

scritte da un ventenne, Piero Gobetti, il giovane

genio che il Duce fece zittire a bastonate, alle

quali non sopravviverà.

giovedì 7 dicembre 2023

Gli arbereshe nel cinquecento siciliano

 Contessa Entellina, lo abbiamo segnalato più volte sul blog sulla scorta dei dati ISTAT, è un centro dell’entroterra a forte vocazione di spopolamento. Mese dopo mese l’Istat pubblica dati che non lasciano prevedere nulla di buono sul domani della nostra area. Nei nostri giorni l’Istat assolve ad una funzione a modo di termometro sullo stato di salute delle comunità sparse lungo lo stivale, non solo nell’aspetto demografico, anche è ancora più utilmente sotto il profilo sociale ed umano, li’ dove ci informa che a Contessa E. se non ci fosse il sistema previdenziale ad erogare  risorse saremmo ancor meno di quel migliaio (prevalentemente anziano) che qui vive.

 Se questo è l’impianto di misurazione socio-economica dei nostri giorni, viene da chiedersi come fanno gli storici a ricostruirci il vivere ed il morire delle comunità dell’Isola (la Sicilia) del Cinquecento?

 Esistono ormai parecchi strumenti di conoscenza (con ovvie connesse metodologie) che riescono perfettamente a fotografare le micro realtà sociali ed economiche, come quella di Contessa nei secoli che vanno dal Cinquecento al Settecento. Moltissimi risultano tuttavia ad oggi gli aspetti storicamente rilevanti della Storia locale che continuano a restare inesplorati. Le Università dell’Isola finora hanno posto moltissima attenzione sugli studi demografici in connessione a quelli della crescita socio-economica. Utilissimi, ovviamente, a farci capire cosa è stato il regime feudale è quello successivo latifondista di Contessa, ma non sufficienti per interpretare altri fattori che, in quei secoli (bui?), erano pure essi determinanti, per la crescita umana e culturale dell’uomo. Ci riferiamo ai fattori culturali-religiosi e a quelli di vita politica locale che -come da sempre ed ovunque- hanno dispiegato sostanzialmente la vicenda umana.

 Su questo versante le indagini sono più difficili e comunque lacunose. In più realtà locali dell’Isola  esistono comunque studi curati da appassionati e da professori universitari, che da più che pionieri, sono riusciti là dove frequentemente politici ed amministratori hanno fatto piazza pulita nel distruggere le tracce utili a ricostruire la Storia e le storie.

 Fatta questa premessa valevole per più località dell’Isola, ma non per tutte, proveremo a riempire alcune, poche delle tantissime, caselle della vicenda storica locale.

Su richiesta di emigrati contessioti


 
Un tratto dello Spiazzo Greco e l'Edificio del
già Collegio Suore Basiliane che ospito' l'asilo,
dietro a cui si coglie il campanile della Chiesa Madre

Un anziano lettore che vive all'estero ci ha chiesto di pubblicare le foto di alcuni siti di Contessa che egli non ha più rivisto da quando,  ancora ragazzo, è emigrato al seguito dei genitori e di cui conserva nostalgica memoria.  Dei siti  ha inviato un preciso elenco alla posta elettronica  del blog.
 È con grande piacere che nei prossimi giorni cureremo -via via- quanto segnalato.


Scadenze: Entro il 16 dicembre l'Imu

 Entro lunedì 18 dicembre (la scadenza ordinaria del 16 cade di sabato) deve essere versato il saldo 2023 dell’Imu, l’imposta municipale unica sugli immobili. Come ormai è noto l'IMU va versata in due rate, il 16 giugno e il 16 dicembre, ma si può decidere anche di pagare in un'unica soluzione entro il 16 giugno.

 È confermata l’esenzione anche per quest’anno per le abitazioni principali e relative pertinenze, escluse quelle di lusso. È pure confermata la riduzione del 25% dell’Imu per gli immobili affittati a «canone concordato».  

  Tra le novità, non positiva, per il 2023, è l’applicazione della riduzione Imu al 50% (invece che al 37,5% come avvenuto nel 2022) dell’Imu sull’abitazione posseduta dai cittadini italiani non residenti nello Stato, se titolari di pensione estera in regime di convenzione internazionale con l’Italia, purché la casa non sia locata o data in comodato d’uso.

Un Personaggio


Abraham Heschel: è stato un rabbino e filosofo polacco naturalizzato statunitense. 

Nascita: 11 gennaio 1907, Varsavia, Polonia
Morte: 23 dicembre 1972, New York, New York, Stati Uniti


L'uomo


Il vuoto di molti uomini d'oggi

è dovuto al fatto che essi hanno

cessato d'interrogarsi sulla natura

dei gesti che compiono.

L'essenza dell'uomo sta nel valore

di ciò che compie per diventare uomo.

mercoledì 6 dicembre 2023

Il discorso del papà di Giulia, Gino Cecchettin come riportato dai media

Carissimi tutti, abbiamo vissuto un tempo di profonda angoscia: ci ha travolto una tempesta terribile e anche adesso questa pioggia di dolore sembra non finire mai. Ci siamo bagnati, infreddoliti, ma ringrazio le tante persone che si sono strette attorno a noi per portarci il calore del loro abbraccio.

Mi scuso per l’impossibilità di dare riscontro personalmente, ma ancora grazie per il vostro sostegno di cui avevamo bisogno in queste settimane terribili. La mia riconoscenza giunga anche a tutte le forze dell’ordine, al vescovo e ai monaci che ci ospitano, al presidente della Regione Zaia e al ministro Nordio e alle istituzioni che congiuntamente hanno aiutato la mia famiglia. 

Mia figlia Giulia era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria. Allegra, vivace, mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma. Oltre alla laurea che si è meritata e che ci sarà consegnata tra pochi giorni, Giulia si è guadagnata ad honorem anche il titolo di mamma. Nonostante la sua giovane età era già diventata una combattente, un’oplita, come gli antichi soldati greci, tenace nei momenti di difficoltà: il suo spirito indomito ci ha ispirato tutti. Il femminicidio è spesso il risultato di una cultura che svaluta la vita delle donne, vittime proprio di coloro che avrebbero dovuto amarle, e invece sono state vessate, costrette a lunghi periodi di abusi fino a perdere completamente la loro libertà prima di perdere anche la vita. 

Come può accadere tutto questo? Come è potuto accadere a Giulia? Ci sono tante responsabilità, ma quella educativa ci coinvolge tutti: famiglie, scuola, società civile, mondo dell’informazione.

Mi rivolgo per primo agli uomini, perché noi per primi dovremmo dimostrare di essere agenti di cambiamento contro la violenza di genere. Parliamo agli altri maschi che conosciamo, sfidando la cultura che tende a minimizzare la violenza da parte di uomini apparentemente normali.

Dovremmo essere attivamente coinvolti, sfidando la diffusione di responsabilità, ascoltando le donne e non girando la testa di fronte ai segnali di violenza, anche i più lievi. La nostra azione personale è cruciale per rompere il ciclo e creare una cultura di responsabilità e supporto.

A chi è genitore come me, parlo con il cuore: insegniamo ai nostri figli il valore del sacrificio e dell’impegno e aiutiamoli anche ad accettare le sconfitte. Creiamo nelle nostre famiglie quel clima che favorisce un dialogo sereno perché diventi possibile educare i nostri figli al rispetto della sacralità di ogni persona, ad una sessualità libera da ogni possesso e all’amore vero che cerca solo il bene dell’altro. Viviamo in un’epoca in cui la tecnologia ci connette in modi straordinari, ma spesso, purtroppo, ci isola e ci priva del contatto umano reale. È essenziale che i giovani imparino a comunicare autenticamente, a guardare negli occhi degli altri, ad aprirsi all’esperienza di chi è più anziano di loro. La mancanza di connessione umana autentica può portare a incomprensioni e a decisioni tragiche. Abbiamo bisogno di ritrovare la capacità di ascoltare e di essere ascoltati, di comunicare realmente con empatia e rispetto. La scuola ha un ruolo fondamentale nella formazione dei nostri figli. Dobbiamo investire in programmi educativi che insegnino il rispetto reciproco, l’importanza delle relazioni sane e la capacità di gestire i conflitti in modo costruttivo per imparare ad affrontare le difficoltà senza ricorrere alla violenza. La prevenzione della violenza inizia nelle famiglie, ma continua nelle aule scolastiche, e dobbiamo assicurarci che le scuole siano luoghi sicuri e inclusivi per tutti.

Anche i media giocano un ruolo cruciale da svolgere in modo responsabile. La diffusione di notizie distorte e sensazionalistiche non solo alimenta un’atmosfera morbosa, dando spazio a sciacalli e complottisti, ma può anche contribuire a perpetuare comportamenti violenti. Chiamarsi fuori, cercare giustificazioni, difendere il patriarcato quando qualcuno ha la forza e la disperazione per chiamarlo col suo nome, trasformare le vittime in bersagli solo perché dicono qualcosa con cui magari non siamo d’accordo, non aiuta ad abbattere le barriere. Perché da questo tipo di violenza che è solo apparentemente personale e insensata si esce soltanto sentendoci tutti coinvolti. Anche quando sarebbe facile sentirsi assolti.

Alle istituzioni politiche chiedo di mettere da parte le differenze ideologiche per affrontare unitariamente il flagello della violenza di genere. Abbiamo bisogno di leggi e programmi educativi mirati a prevenire la violenza, a proteggere le vittime e a garantire che i colpevoli siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Le forze dell’ordine devono essere dotate delle risorse necessarie per combattere attivamente questa piaga e degli strumenti per riconoscere il pericolo. Ma in questo momento di dolore e tristezza, dobbiamo trovare la forza di reagire, di trasformare questa tragedia in una spinta per il cambiamento.

La vita di Giulia, la mia Giulia, ci è stata sottratta in modo crudele, ma la sua morte, può anzi deve essere il punto di svolta per porre fine alla terribile piaga della violenza sulle donne. Grazie a tutti per essere qui oggi: che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme per creare un mondo in cui nessuno debba mai temere per la propria vita.

Vi voglio leggere una poesia di Gibran che credo possa dare una reale rappresentazione di come bisognerebbe imparare a vivere. «Il vero amore non è né fisico né romantico./Il vero amore è l’accettazione di tutto ciò che è,/è stato, sarà e non sarà./Le persone più felici/ non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto,/ma coloro che traggono il meglio/da ciò che hanno./La vita non è una questione/di come sopravvivere alla tempesta,/ma di come danzare nella pioggia!».

Cara Giulia, è giunto il momento di lasciarti andare. Salutaci la mamma. Ti penso abbracciata a lei e ho la speranza che, strette insieme, il vostro amore sia così forte da aiutare Elena, Davide e anche me non solo a sopravvivere a questa tempesta di dolore che ci ha travolto, ma anche ad imparare a danzare sotto la pioggia. Sì, noi tre che siamo rimasti vi promettiamo che, un po’ alla volta, impareremo a muovere passi di danza sotto questa pioggia.

Cara Giulia, grazie per questi 22 anni che abbiamo vissuto insieme e per l’immensa tenerezza che ci hai donato. Anch’io ti amo tanto e anche Elena e Davide ti adorano. Io non so pregare, ma so sperare: ecco, voglio sperare insieme a te e alla mamma, voglio sperare insieme a Elena e Davide e voglio sperare insieme a tutti voi qui presenti: voglio sperare che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite e voglio sperare che un giorno possa germogliare. E voglio sperare che produca il suo frutto d’amore, di perdono e di pace.

Addio Giulia, amore mio.

La società in cui viviamo

Quando gli ideali trovano giustificazione

nel portafoglio

Gli ucraini di qualche tempo fa hanno attratto le simpatie di più parti del pianeta; un popolo compatto si ritrovò a difendere la propria indipendenza di fronte alle minacce di un paese “imperialista” (la Russia) che non tollerava l’intenzione di vedere Kiev dialogare e simpatizzare con l’Occidente. E però -si capisce molto apertamente- le intenzioni dell’Occidente sono variabili (mutevoli); d’altronde sul pianeta spuntano ovunque situazioni che l’Occidente di oggi -da solo- non riesce più a tenere sotto controllo.

La Casa Bianca ha notato che il Congresso USA mostra segni di indifferenza o comunque di distacco dal destino di Kiev.  Un alto funzionario, vicino al presidente Biden ha scritto ai leader repubblicani e democratici del Congresso per spiegare che «non esiste una pentola magica». Nel senso che «i soldi per Kiev sono finiti ed è quasi finito anche il tempo». «Se il Congresso non si muove entro fine anno, esauriremo le risorse» con il risultato di «possibili vittorie militari russe» e… il ritorno dell’Ucraina nell’orbita russa.

I soldi sono finiti ed il Congresso (=un ramo del Parlamento USA)  non ha approvato finora gli aiuti da 106 miliardi di dollari chiesti da Biden due mesi fa, che includono 60 miliardi per Kiev e il resto per Israele, l’Indo-Pacifico (=questione Taiwan) e la sicurezza al confine Usa-Messico. I repubblicani, in cambio degli aiuti all’Ucraina, vorrebbero provvedimenti  più duri sull’immigrazione. La Casa Bianca ha provato a sottolineare che una buona parte dei fondi va a beneficio dell’economia americana, infatti: dei 111 miliardi approvati per Kiev dal 2022, ben oltre il 60% è stato speso nell’industria della Difesa americana.

Amore per la Storia

Patrick Boucheron, professore di Storia medievale all’Università Paris I Panthéon-Sorbonne sostiene che «la storia è anche, e soprattutto, l’arte di riservare delle sorprese».

Noi tutti abbiamo l’abitudine da sempre, di ricordare fatti ed eventi che hanno caratterizzato il passato. La nostra cultura, quella occidentale, nello studiare la Storia scandisce i tempi della memoria del pianeta e dell’uomo, e nel nostro piccolo lo facciamo tutti noi singole persone nell’ambito dei nostri ricordi individuali. 

Basandoci su alcune date, che consideriamo fondamentali, di scoperte, di guerre, di eventi basilari, ci piace ripercorrere, di volta in volta sulle pagine del Blog,  eventi che fanno riflettere, immaginare e ricordare

Lo faremo avvalendoci ovviamente di libri, riviste e inserti vari, compreso il libro di Boucheron.

*.  *.  *.  *.  *

753 a.C.

Si tratta verosimilmente di una data,(di un tempo), di impronta mitologica, fissata in periodi storici di molto successivi ad essa, che intende individuare persino il giorno (21 aprile) della fondazione della città eterna (Roma) ad opera di Romolo. A dare una postuma attendibilità sono stati due storici del mondo antico:  Tito Livio -romano- e Dionigi di Alicarnasso -greco-.


Su richiesta di emigrati contessioti

 

Il Bevaio “Canale” e l’inizio della Via San Nicolò, strada
intestata al protettore del paese, di cui oggi -6 dicembre- cade
la ricorrenza della festività.

Un anziano lettore che vive all'estero ci ha chiesto
di pubblicare le foto di alcuni siti di Contessa che
egli non ha più rivisto da quando,  ancora ragazzo,
è emigrato al seguito dei genitori ma di cui conserva 
nostalgica memoria riportandoli in un preciso elenco
per il blog.

Un Personaggio


George George Simpson: è stato un paleontologo statunitense. È considerato come uno dei più importanti paleontologi statunitensi. Era esperto di mammiferi estinti e delle loro migrazioni intercontinentali. 

Nascita16 giugno 1902, Chicago, Illinois, Stati Uniti
Morte6 ottobre 1984, Fresno, California, Stati Uniti




Chi è l’uomo.


Sarebbe un grossolano errore

pensare che l’uomo sia soltanto

un accidente o soltanto un animale:

fra tutte le miriadi di forme di

materia e di vita sulla Terra -per

quanto sappiamo, finora, 

dell’universo- l’uomo è unico. Gli

è toccato di rappresentare la forma

più alta di organizzazione della

materia e di energia che sia mai

apparsa. Il riconoscimento di

questa sua parentela con il resto

dell’universo è necessario, ma

la sua natura essenziale è definita

da qualità che l’uomo non ha in

comune con le scimmie, i pesci,

gli alberi, il fuoco, o qualsiasi

cosa che non sia se stesso.

martedì 5 dicembre 2023

Valorizzare l'arbereshe

Volentieri pubblichiamo il Regolamento della XXIX Rassegna per la Valotizzazione delle minoranze etniche.

A tutte le istituzioni scolastiche che hanno plessi di lingua minoritaria (arbereshe, occitana, grecanica ecc )


Si trasmette, in allegato, il regolamento della "XXIX Rassegna Culturale Folkloristica per la valorizzazione delle minoranze etniche:
Sono allegati anche le schede per l'adesione alla rassegna e per la trasmissione dei materiali.

      

Istituto Comprensivo "G Sabatini" Borgia
Via A. Moro, 10
88021 Borgia (CZ)
Email czic839008@istruzione.it
Pec:  czic839008@pec.istruzione.it
Web: www.icsabatiniborgia.edu.it 
Tel.  0961 068072 

L’ASSOCIAZIONE CULTURALE “PROGETTO CARAFFA”
Shoqata kulturore “Projekti Garrafa”
LA SCUOLA DI CARAFFA - ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G. SABATINI” DI BORGIA (CZ)
Shkolla e Garrafës - Instituti Përmbledhës Shtetëror “G. Sabatini” i Borxhës CZ
FONDAZIONE UNIVERSITARIA ”PROF. PAPAS FRANCESCO SOLANO” – UNICAL
Fondacioni Universitar “Francesco Solano”
PRESENTANO
Paraqesin
SHFAQJEN E XXIX KULTURORE FOLKLORIKE PËR VLERESIMIN E PAKICAVET ETNIKE
XXIX RASSEGNA CULTURALE FOLCLORISTICA PER LA VALORIZZAZIONE DELLE MINORANZE ETNICHE

La “RASSEGNA CULTURALE FOLCLORISTICA PER LA VALORIZZAZIONE DELLE MINORANZE ETNICHE” è riservata agli studenti delle Scuole appartenenti a Comunità contraddistinte da minoranza storica etnicolinguistica presenti nel territorio nazionale. Alla manifestazione potranno partecipare le Scuole ubicate in territori caratterizzati da minoranza linguistica. La XXIX Edizione della Rassegna si svolgerà sabato 25 maggio 2024 nella prestigiosa sede dell’Università della Calabria di Rende (Cosenza), e sarà dedicata allo scrittore giornalista Anselmo Lorecchio nella ricorrenza del 1° Centenario della sua scomparsa avvenuta a Roma il 22 marzo 1924. L’avvocato Anselmo Lorecchio, autore di numerose pubblicazioni sulla questione albanese, che furono decisive per il riconoscimento dell’indipendenza dell’Albania, diresse per oltre ventisette anni il periodico politico-letterario-culturale La Nazione Albanese, che uscì prima in Calabria e poi a Roma come e numero dei professori accompagnatori e insegnanti che hanno curato le attività legate alla ricercaconcorso (ricerca bilingue, folclore, pittura, cortometraggio);
-Nome e numero degli Amministratori che ogni Scuola dovrà invitare, garantendo la partecipazione del Sindaco e/o suo delegato quale membro di diritto della giuria, e del rappresentante della Polizia Municipale che dovrà recare il gonfalone comunale lungo la sfilata per le vie del paese dovranno essere recapitati entro il 20 aprile 2024 a:
-Istituto Comprensivo Statale “G. Sabatini” Borgia CZ, email: czic839008@istruzione.it
- Referente del progetto prof.ssa Cettina Mazzei: mazzei.cettina@alice.it
Un'apposita giuria di esperti valuterà il materiale di ricerca prodotto dalle Scuole ed assegnerà ai primi tre classificati un attestato di merito.

LA GIORNATA CONCLUSIVA della Rassegna, si svolgerà il 25 maggio 2024 e si articolerà come segue:
- Ore 9,30 Raduno dei gruppi partecipanti presso l'Università della Calabria.
- Ore 10,30 Conferenza presso il Piccolo Teatro dell’Università (PTU), sito in contrada Molicelle, nei pressi del Centro Congressi – Aula Magna.
- Ore 13,00-14:00 Pranzo offerto dalla Fondazione Universitaria “prof. Papas Francesco Solano”.
- Ore 15,00 Sfilata dei gruppi Scuola lungo il Ponte “Pietro Bucci”
- Ore 16,30 Manifestazione Folcloristica presso il Piccolo Teatro dell’Università(PTU)

LA CONFERENZA
Primo appuntamento della giornata avrà come tema: “Anselmo Lorecchio e il suo tempo: Italia, Arbëria e mondo albanese tra fine Ottocento e inizi del Novecento”.
Sono previste relazioni da parte di studiosi e cultori delle etnie partecipanti.
La Conferenza è rivolta alle Istituzioni scolastiche che aderiscono alla Rassegna, agli studenti, agli insegnanti, agli amministratori locali, ai sindaci o loro delegati e ai cultori.
A conclusione della Conferenza saranno assegnati gli attestati di merito alle tre Scuole, prime classificate per la Ricerca-Concorso, per il Cortometraggio e per il pannello trasportabile.

LA MANIFESTAZIONE FOLCLORISTICA
La partecipazione alla manifestazione folcloristica è riservata a gruppi scolastici composti da un massimo di 25 alunni e cinque accompagnatori e la durata di ogni esibizione non può superare i 20 minuti.
Ogni gruppo Scuola dovrà garantire la presenza fino alle premiazioni.
In apertura dello spettacolo folcloristico saranno eseguiti gli inni - quello italiano e a seguire quello albanese e quelli delle altre minoranze linguistiche presenti - e l’inno della Rassegna alla cui esibizione dovranno partecipare almeno cinque alunni per ogni Scuola partecipante, preventivamente preparati.
Ogni gruppo Scuola dovrà esibirsi con i costumi tradizionali, valorizzare la propria lingua minoritaria e attenersi a un repertorio etno-musicologico possibilmente collegato al tema della Rassegna.
Il soggetto che i ragazzi dovranno rappresentare sotto forma di musical o di recital nella performance conclusiva della manifestazione folcloristica dovrà riprendere le tematiche sviluppate nella ricerca concorso. 
La presentazione dei vari gruppi è demandata a un presentatore ufficiale, che ne coordinerà le esibizioni, garantirà i tempi e introdurrà anche i programmi specifici delle singole Scuole; si richiede pertanto, una breve presentazione del repertorio che dovrà essere trasmessa entro il 18 maggio 2024; la modalità di esibizione dei gruppi folcloristici non seguirà una scaletta preordinata ma avverrà tramite sorteggio che, di volta in
volta, designerà la Scuola da esibi 
-Nome e numero dei professori accompagnatori e insegnanti che hanno curato le attività legate alla ricercaconcorso (ricerca bilingue, folclore, pittura, cortometraggio);
-Nome e numero degli Amministratori che ogni Scuola dovrà invitare, garantendo la partecipazione del Sindaco e/o suo delegato quale membro di diritto della giuria, e del rappresentante della Polizia Municipale che dovrà recare il gonfalone comunale lungo la sfilata per le vie del paese.
dovranno essere recapitati entro il 20 aprile 2024 a:
-Istituto Comprensivo Statale “G. Sabatini” Borgia CZ, email: czic839008@istruzione.it
- Referente del progetto prof.ssa Cettina Mazzei: mazzei.cettina@alice.it
Un'apposita giuria di esperti valuterà il materiale di ricerca prodotto dalle Scuole ed assegnerà ai primi tre classificati un attestato di merito.
LA GIORNATA CONCLUSIVA
della Rassegna, si svolgerà il 25 maggio 2024 e si articolerà come segue:
- Ore 9,30 Raduno dei gruppi partecipanti presso l'Università della Calabria.
- Ore 10,30 Conferenza presso il Piccolo Teatro dell’Università (PTU), sito in contrada Molicelle, nei pressi del Centro Congressi – Aula Magna.
- Ore 13,00-14:00 Pranzo offerto dalla Fondazione Universitaria “prof. Papas Francesco Solano”.
- Ore 15,00 Sfilata dei gruppi Scuola lungo il Ponte “Pietro Bucci”
- Ore 16,30 Manifestazione Folcloristica presso il Piccolo Teatro dell’Università(PTU)
LA CONFERENZA
Primo appuntamento della giornata avrà come tema: “Anselmo Lorecchio e il suo tempo: Italia, Arbëria e mondo albanese tra fine Ottocento e inizi del Novecento”.
Sono previste relazioni da parte di studiosi e cultori delle etnie partecipanti.
La Conferenza è rivolta alle Istituzioni scolastiche che aderiscono alla Rassegna, agli studenti, agli insegnanti, agli amministratori locali, ai sindaci o loro delegati e ai cultori.
A conclusione della Conferenza saranno assegnati gli attestati di merito alle tre Scuole, prime classificate per la Ricerca-Concorso, per il Cortometraggio e per il pannello trasportabile.
LA MANIFESTAZIONE FOLCLORISTICA
La partecipazione alla manifestazione folcloristica è riservata a gruppi scolastici composti da un massimo di 25 alunni e cinque accompagnatori e la durata di ogni esibizione non può superare i 20 minuti.
Ogni gruppo Scuola dovrà garantire la presenza fino alle premiazioni.
In apertura dello spettacolo folcloristico saranno eseguiti gli inni - quello italiano e a seguire quello albanese e quelli delle altre minoranze linguistiche presenti - e l’inno della Rassegna alla cui esibizione dovranno partecipare almeno cinque alunni per ogni Scuola partecipante, preventivamente preparati.
Ogni gruppo Scuola dovrà esibirsi con i costumi tradizionali, valorizzare la propria lingua minoritaria e attenersi a un repertorio etno-musicologico possibilmente collegato al tema della Rassegna.
Il soggetto che i ragazzi dovranno rappresentare sotto forma di musical o di recital nella performance conclusiva della manifestazione folcloristica dovrà riprendere le tematiche sviluppate nella ricerca concorso.
La presentazione dei vari gruppi è demandata a un presentatore ufficiale, che ne coordinerà le esibizioni, garantirà i tempi e introdurrà anche i programmi specifici delle singole Scuole; si richiede pertanto, una breve presentazione del repertorio che dovrà essere trasmessa entro il 18 maggio 2024; la modalità di esibizione dei gruppi folcloristici non seguirà una scaletta preordinata ma avverrà tramite sorteggio che, di volta in volta, designerà la Scuola da esibirsi. 
La GIURIA, è composta:
-dal PRESIDENTE DELLA GIURIA, che non esprime voti ma dovrà garantire la regolarità delle votazioni, l’imparzialità, l’osservanza del regolamento e della durata dell’esibizione che non dovrà superare i 20 minuti.
Se per motivi inderogabili un giurato deve temporaneamente allontanarsi deve segnalarlo al Presidente della Giuria che provvederà alla momentanea sostituzione.
- DALLA GIURIA DEI SINDACI O LORO DELEGATI a votazione palese, PUNTEGGI DA ATTRIBUIRE DA 1 A 5
- DALLA GIURIA TECNICA a votazione palese, PUNTEGGI DA ATTRIBUIRE DA 6 A 10
Al termine di ogni esibizione la Giuria sarà chiamata ad esprimere la propria valutazione per ognuna delle tre categorie del concorso e cioè:
-Interpretazione tematica
-Coreografia
-Canto
IL PUNTEGGIO OTTENUTO DA CIASCUNA SCUOLA, PER OGNI CATEGORIA, RISULTERA’ DALLA SOMMA DEI VOTI DEI SINDACI E DEI COMMISSARI TECNICI.
Si evidenzia che per garantire l’equanimità della votazione, la presenza dei giurati (Sindaci o loro delegati) deve essere garantita per tutta la durata della manifestazione, pena esclusione delle Scuole concorrenti che essi rappresentano.
A conclusione della serata alle Scuole partecipanti, sarà conferita una targa ricordo e un attestato di partecipazione e saranno assegnati i premi per le seguenti quattro categorie:
❑ Miglior Canto 1° 2° e 3° premio (coppa)
❑ Migliore Coreografia 1° 2° e 3° premio (coppa)
❑ Miglior Interpretazione tematica 1° 2° e 3° premio (coppa)
Risulterà, prima assoluta della manifestazione folcloristica, la Scuola che si aggiudicherà il premio per la
❑ Migliore Esibizione 1° premio (coppa)
La manifestazione sarà filmata per intero e le riprese verranno pubblicate su You Tube, su Facebook nella pagina dell’Associazione Progetto Caraffa.
Le riprese filmate e fotografiche, se comunque divulgate, dovranno risultare ufficialmente intestate col nome dell’evento, giorno, anno e logo della Rassegna.
Per qualsiasi Comunicazione rivolgersi alla referente: Prof.ssa Cettina Mazzei, cell. 3496350760 - e mail:
mazzei.cettina@alice.it.
Caraffa di Catanzaro, 04 dicembre 2023

La Referente
F.to Prof.ssa Cettina Mazzei
Il Dirigente Scolastico I.C. “Sabatini” Borgia
Prof.ssa Marialuisa Laggani