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sabato 30 aprile 2022

Post Covid. Il sistema economico stava riprendendosi bene ...

 La gente ha ripreso a viaggiare.

Ma Putin rischia di ... rovinare la ripresa ...

   Gli aeroporti italiani costituiscono uno dei sensori dello stato del sistema economico di un paese. Nello scorso mese di marzo sono transitati quasi 10 milioni di passeggeri negli scali italiani. Un numero che si è accostato  ai dati pre-pandemia, anche se inferiore rispetto allo stesso mese del 2019. Gli analisti, osservando i dati che Assaeroporti proprio ieri -29 aprile — ha diffuso hanno notato una sorpresa. Gli aeroporti del Sud Italia hanno registrato volumi addirittura maggiori di quelli pre-Covid, Palermo compreso (anche se di poco).

  Dei 41 aeroporti vagliati sotto il profilo statistico dall'associazione di categoria 12 presentano flussi addirittura maggiori di quelli del terzo mese di tre anni fa. E secondo il Corriere della Sera sui posti messi in vendita a marzo 2022 il tasso di riempimento medio dei voli è stato dell’84,3%.

  In dettaglio, sugli scali con voli di linea, rispetto a marzo 2019 spicca (fra gli aeroporti minori) l’exploit di Crotone (+102,4%), Cuneo (+71,1%), Perugia (+21,6%), Alghero (+20,4%), Lampedusa (+16,9%) e Trapani (+11,5%).

   Fra i grandi aeroporti — che pesano con  volumi di traffico importanti — gli scali pugliesi e siciliani fanno meglio del periodo pre Covid: Brindisi +4,7%, Bari +2,5%, Palermo +0,6%.  Questo +0,6% di Palermo si aggiunge ai buoni livelli raggiunti -appunto- nel marzo pre Covid.


Italia e credibilità. Riuscirà il Paese a realizzare il PNRR ? (2)

L'opinione collettiva si è distratta, a causa della guerra in Ucraina,

dagli impegni che l'Italia si è assunta col PNRR. 

Riuscirà il nostro paese a mantenere quegli impegni? Possiede le professionalità?

 L’obiettivo del Pnrr è rilanciare la crescita e abbassare il debito pubblico.

Nella consapevolezza che già in partenza sarebbe stato improbabile per il nostro Paese rispettare la tempistica si è fatto un compromesso: 

= = = dei 122,6 miliardi di prestiti, 51,4 verranno destinati a rifinanziare progetti già in essere prima della pandemia:

1)  15 miliardi per la mobilità sostenibile (compresa l’alta velocità), 

2) 0,3 per Ecobonus e Sismabonus, 

3) 8,8 per la rigenerazione urbana, 

4) 5,5 per la didattica digitale e l’edilizia scolastica, 

5) 3,1 come credito d’imposta per la transizione digitale 

6) 3,2 miliardi per la digitalizzazione della sanità. 

Su queste opere in pratica si è cambiata la fonte di finanziamento: da debito pubblico a prestiti europei. Fra gli obblighi da rispettare nei confronti dell'Europa c'è che bisogna ridurre il debito pubblico e ciò spiega la ragione per cui si è deciso di finanziare con parte dei fondi PNRR progetti pregressi già finanziati in deficit. E ciò consentirà alcuni risparmi.















La regola a cui l'Italia deve attenersi col PNRR è: 
O rispetti le tappe o si ferma tutto


L'Italia è già in ritardo sull’avanzamento della spesa e sono, soprattutto i Comuni che si stanno rivelando, in parecchi, incapaci di rispettare la tabella di marcia prescritta. Circostanza peraltro prevedibile se si pensa che  il 69% dei comuni ha meno di 1000 abitanti e non ha adeguate strutture tecniche per portare avanti le opere: -progettazione, 

bandi, 

realizzazione. 

Ai Comuni sono stati assegnati 48,5 miliardi di tutto il piano mentre alle Regioni 14,5 miliardi. Ovviamente le Regioni hanno uffici e competenze strutturate, mentre la gran parte dei Comuni hanno già chiesto di essere sostenuti nell’attuazione delle iniziative del Pnrr. 

Il Mef ha istituito un tavolo di monitoraggio per «verificare che la pioggia di fondi sia ben utilizzata», mentre il Ministero Funzione Pubblica si propone di dare supporto tecnico.

L’Ance (Associazione Comuni) ha analizzato finora 596 progetti presentati da 177 amministrazioni, per un totale di 1,2 miliardi di euro. Il che significa che l’80% non ha un progetto esecutivo che consenta di aprire il cantiere, il 66% ha solo un progetto di fattibilità tecnica ed economica, il 72% dei progetti non è stato aggiornato rispetto agli incrementi di prezzi dei principali materiali da costruzione. 

*  *  *  *  *

Dati e traccia di questo testo provengono da un interessante e molto ampio articolo di Milena Gabanelli, diffuso dal Corriere della Sera.

Poniamoci domande ... ... lo insegnava Sergio Zavoli

Scoprire il "vero" è possibile ? (5)

= = = Seguendo i telegiornali sembrerebbe, lo lasciano intendere i corrispondenti dall'Ucraina ed i commendatori, che la pace -nell'immediato- sia impossibile. Eppure nessuno di noi ha chiesto il dono della vita, motivo per cui ad essa bisogna rispondere lealmente, senza mai stringere l'animo, lasciandolo aperto a tutto, anche alla speranza.

= = = I media condizionano la nostra vita, creano fenomeni imitativi, danno luogo a veri e propri, oltre che consolidati, costumi anche nei modi di pensare. Una guerra nel cuore dell'Europa -a settant'anni dalla precedente- ci sta coinvolgendo tutti, dai "poteri forti" alla politica, dall'economia alla cultura e all'informazione, all'uomo della strada.

= = = Esiste l'indebolimento etico, culturale e persino interiore in ciascuno di noi in questa parte del pianeta, in Occidente, e ciò alimentare inquietudine. E ... incredibilmente si comincia a credere che la pace sia impossibile. 
Tutto ciò è grave!

E fu dittatura (6)

La giornata della Liberazione. Quale significato?

Ci piace ripercorrere alcune tappe del ventennio di dittatura.

 Le elezioni del 1924 si svolsero all'insegna della violenza e dell'intimidazione contro i partiti che non facevano parte del "Listone" capeggiato dai fascisti. Estrapoliamo da un testo di Arrigo Petacco (Storia d'Italia) Armando Curcio Editore, come gli Storici Salvatorelli e Mira (Ed. Einaudi) riportano il corso della campagna elettorale del 1924.  Il testo è riportato su tre pagine a due colonne.







Era il 30 Aprile

1945

Due capsule di cianuro e un colpo di pistola mettono fine alla vita di Adolf Hitler e di sua moglie Eva Braun. I due si erano sposati il giorno prima. Si chiudono così più di vent'anni di storia che sono costati enormi sacrifici all'umanità per riconquistare la pace e la giustizia.

1975 

Guerra del Vietnam: le truppe nordvietnamite occupano Saigon, ponendo fine alla guerra.

Piccola, grande Riflessione

 Crudeltà del mondo e della vita?

Solo le forze della cooperazione, della comunicazione, dell'amicizia, del senso della comunità, dell'amore, continuano a resistere (...) sono queste deboli forze che ci permettono di credere alla vita, ed è la vita che ci permette di credere a queste deboli forze. Nell'uomo convivono la crudeltà e la bontà del mondo: così il Vangelo del perdersi dà vita all'etica della solidarietà, che è l'etica della resistenza all'immensa crudeltà del mondo. Il suo eccesso nutre, per saturazione, l'egoismo, il disincanto (...). Così la tecnica, la burocrazia producono un'umanità di ghiaccio, meccanica, disintegrando con le aride misure quantitative le realtà vissute dagli esseri pensanti, in carne ed ossa. Ma il pensiero complesso non cancella lo stupore,  soprattutto lo stupore della coscienza che si ridesta dinnanzi all'ignoto.

Sono circondato dal mistero.

Edgar Morin  pseudonimo di Edgar Nahoum, 

Filosofo e sociologo francese. È noto soprattutto per l'approccio transdisciplinare con il quale ha trattato un'ampia gamma di argomenti, fra cui l'epistemologia.

nt. 8 luglio 1921

 

venerdì 29 aprile 2022

Diocesi Monreale. Un nuovo Vescovo

Proviene dalla diocesi di Albano

 Monsignor Gualtiero Isacchi è il nuovo arcivescovo di Monreale. È stato nominato dopo che Mons. Michele Pennisi, ha presentato la rinuncia al governo pastorale e - all’età di 75 anni - si appresta ad andare in pensione.  

 Monsignor Isacchi è nato a Lecco nel 1970 ed ha ricoperto finora: vicario parrocchiale di S. Eugenio I Papa (1994-1999); direttore del Centro Diocesano Oratori e Direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Giovanile (1997-2006); direttore dell’Ufficio di Pastorale Vocazionale (1998-2000); parroco di S. Eugenio I Papa (1999-2004); membro del Consiglio Presbiterale Diocesano (dal 2003); membro del Consiglio Pastorale Diocesano (dal 2004); direttore del Seminario Vescovile (2004-2006); direttore ad interim dell’Ufficio Comunicazioni Sociali (2005-2006). 

 Dal 2006 finora è stato Vicario Episcopale per il Coordinamento della pastorale e dal 2010 Economo Diocesano.

Italia e credibilità. Riuscirà il Paese a realizzare il PNRR ?

L'opinione collettiva si è distratta, a causa della guerra in Ucraina,

dagli impegni che l'Italia si è assunta col PNRR. 

Riuscirà il nostro paese a mantenere quegli impegni? Possiede le professionalità?

 L'Europa col PNRR ha assegnato all'Italia 191,5 miliardi:

== 122,6 sono prestiti e 68,9 sono sovvenzioni a fondo perduto. 

L'Italia, da sola, si è impegnata a saper gestire il 38% di tutto il piano per rilanciare l’economia europea colpita dalla Pandemia. Impegnata!

Quello di rispettare rigorosamente tempistica e finalità non consente deroghe (ossia ritardi), altrimenti i soldi non arrivano. 

Ovviamente esiste un Osservatorio che monitora il procedere. Ed emerge già .... che soprattutto i Comuni non riescono a rispettare ...

 Vediamo qui di seguito quali sono (o forse quali dovrebbero essere le destinazioni).


















Cosa ha fatto finora l'Italia? E per Italia intendiamo dai vertici governativi, al Parlamento fino ad arrivare al Sindaco del più piccolo Comune della penisola?

1) Il Parlamento  ha varato alcune riforme e norme. E sotto questo  profilo pare che si stia marciando entro la tempistica.

2) Ci sarebbero da approntare i progetti, modulati su 527 traguardi e obiettivi da chiudere entro il 2026, distribuiti su 10 semestri. 

3) Entro giugno 2022 vanno effettuate le assunzione di 168 funzionari nei tribunali per velocizzare i processi. E qui leggiamo sui giornali non sono previsti ritardi,

4) Dove si rischia grosso, invece è sui progetti da allestire, ed infatti siamo già fuori tempo. 

5) Entro il 2021 si dovevamo spendere 15,4 miliardi ed invece a fine febbraio 2022 si erano spesi 5,1

---2,5 miliardi di euro sono stati messi nel settore ferroviario; 

---1,2 per l’ecobonus; 

---990 milioni per la transizione digitale 

---395 milioni per la digitalizzazione della Scuola e la messa in sicurezza degli edifici scolatici.

Fortunatamente la tappa concordata con Ue per fine 2021 non era vincolante perché riguardava progetti che scadranno nei prossimi anni. Tuttavia si tratta di un brutto segnale dice la brava Milena Gabanelli.

 Entro fine 2022 dovremo mettere in campo progetti per 27,5 miliardi e 37,4 entro fine 2023. I tre quarti riguardano digitalizzazione, green, e istruzione e ricerca.



Circolare Brunetta. Mascherine sul posto di lavoro

Riteniamo utile riportare il testo della "Circolare Brunetta" circa l'uso delle mascherine negli ambiti degli uffici pubblici (mascherina Ffp2 anche dopo l’1 maggio).

In tutti gli altri luoghi di lavoro (aziende private) è previsto che saranno i protocolli stipulati tra aziende e sindacati a stabilire le nuove regole sull’uso delle mascherine.

=  =  =  =
= = = = = = 

 Il Ministro per la pubblica amministrazione 

Alle amministrazioni di cui all’articolo 1, 

comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001,

 n. 165 Circolare n. 1/2022 

Oggetto: indicazioni sull’utilizzo dei dispositivi individuali di protezione delle vie respiratorie. 

   Con l’ordinanza del Ministro della salute del 28 aprile 2022 sono state impartite le nuove prescrizioni in ordine all’utilizzo dei dispositivi in oggetto nei vari ambienti con efficacia dal 1° maggio 2022 e fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, e comunque non oltre il 15 giugno 2022. 

  In particolare, l’utilizzo dei dispositivi individuali di protezione delle vie respiratorie è stato raccomandato nei luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico. 

   Non sussiste, tuttavia, alcun obbligo specifico al loro utilizzo da parte del personale. 

   Nondimeno, si ritiene necessario fornire, con la presente circolare, alcune indicazioni di carattere generale per una corretta ed omogenea applicazione della citata ordinanza nei luoghi di lavoro pubblici.   

   Si è dell’avviso, infatti, che ciascuna amministrazione, nella responsabilità del datore di lavoro, debba impartire, tempestivamente, le necessarie indicazioni al riguardo, tenendo conto delle concrete condizioni dei luoghi di lavoro e delle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa dei propri dipendenti. 

   Si riportano, di seguito, alcuni esempi (non esaustivi) sull’uso delle mascherine (FFP2): 

 UTILIZZO RACCOMANDATO: 

- per il personale che si trovi a contatto con il pubblico (c.d. sportello) e che sia sprovvisto di altre idonee barriere protettive; 

- per il personale che svolga la prestazione in stanze in comune con uno o più lavoratori, anche se si è solo in due, salvo che vi siano spazi tali da escludere affollamenti;

- nel corso di riunioni in presenza; 

- nel corso delle file per l’accesso alla mensa o altri luoghi comuni (ad esempio bar interni, code per l’ingresso in ufficio); 

- per coloro che condividano la stanza con personale c.d. “fragile”; 

- in presenza di una qualsiasi sintomatologia che riguardi le vie respiratorie; 

- negli ascensori; 

- in ogni caso in cui, anche occasionalmente, si verifichi la compresenza di più soggetti nel medesimo ambiente; 

UTILIZZO NON NECESSARIO 

- in caso di attività svolta all’aperto; 

- in caso di disponibilità di stanza singola per il dipendente; 

- in ambienti ampi, anche comuni (ad es. corridoi, scalinate) in cui non vi sia affollamento o si mantenga una distanza interpersonale congrua; Ciascuna amministrazione dovrà quindi adottare le misure che ritiene più aderenti alle esigenze di salute e di sicurezza sui luoghi di lavoro, tenendo ovviamente conto sia dell’evoluzione del contesto epidemiologico che delle prescrizioni di carattere sanitario eventualmente adottate, anche a livello locale, dalle competenti autorità.

Roma, 29 aprile 2022 

On. Prof. Renato Brunetta


E fu dittatura (5)

La giornata della Liberazione. Quale significato?

Ci piace ripercorrere alcune tappe del ventennio di dittatura.

Episodi sanguinosi e fratture dei partiti democratici.

Durante i primi mesi del governo Mussolini, già all'inizio del 1923 si ebbero i primi omicidi a sfondo politico. Una delle prime vittime è stato un sacerdote cattolico, l'arciprete Giovanni Minzoni (don Minzoni). 

Per le elezioni del 6 aprile 1924
Mussolini, allo scopo di trovare il
maggior numero possibile di alleati,
preparò il cosiddetto "listone", cioè una lista
elettorale comprendente non solo candidati
fascisti, ma anche uomini politici liberali e
democratici disposti a collaborare con il
fascismo.
Durante una passeggiata serale -era il 24 agosto 1923-  ad Argenta (provincia di Ferrara) insieme ad un suo giovane collaboratore, il quale così descriverà: "Ci assalirono fulmineamente tanto che l'arciprete ebbe appena il tempo di dire: -Ma cos'è questo?- , e poi si trascinò sino alla canonica, dove cadde a terra. Io ferito alla testa, ero riuscito a vedere i due assassini. Fuggirono in fretta, verso il bivio della circonvallazione, dove un altro teneva pronte tre biciclette. Quando cadde per terra, l'arciprete lasciò l'impronta della sua mano insanguinata sul muro della canonica. Disse ancora, con un filo di voce, alcune parole in latino, che non capii. Due ore dopo era morto".

Il giorno dopo, Mussolini sfrontatamente telegrafa al prefetto di Ferrara: "Questa notte arciprete di Argenta, don Minzoni, cappellano militare e medaglia d'argento, proditoriamente ammazzato. Feroce soppressione del sacerdote universalmente apprezzato per azione parrocchiale e civica, largamente benefica, disinteressata et patriottica ha suscitato città e diocesi commozione vivissima. Gravità caso imponemi segnalare Vostra Eccellenza necessità urgenti provvedimenti contro colpevoli sacrilego efferato omicidio".

 Sul territorio tutti conoscevano i due assassini, tutti ne parlavano: erano due squadristi che sfondarono il cranio di don Minzoni, appartenevano alla squadra del quadrunviro Italo Balbo; eppure quell'inchiesta fu archiviata.

 Lo squadrismo di quei primi mesi di governo mussoliniano non distingueva fra politici di destra o di sinistra. L'ex presidente del Consiglio Francesco Saverio Nitti ebbe l'abitazione romana devastata da una squadra per avere scritto un articolo su un giornale americano dove descriveva la crescente illegalità fascista. Nitti sfuggì alla spedizione punitiva perché era assente.

 Amendola, esponente liberale, venne aggredito a colpi di bastonate pure al capo il 26 dicembre del 1923 a pochi passi da casa sua. Il giorno dopo, Il Popolo d'Italia, giornale del Partito fascista commentava: "l'opposizione al governo fascista è un atto di criminalità politica ben più grave della deplorevole aggressione".

 Il 25 gennaio successivo (1924) Mussolini scioglie la Camera. Ed inizia subito una campagna intimidatoria in tutta Italia. E' comunque ancora il periodo durante il quale Mussolini usa il bastone (nelle piazze del Paese) e la carota in Parlamento per conservare il sostegno dei partiti conservatori e moderati, compreso il Partito Popolare che si è liberato di Don Sturzo. In vista delle elezioni punta a preparare un "listone" con tutti i partiti di destra dentro, lasciando fuori i socialisti. Questi seppure tutti schierati contro il fronte mussoliniano si presentano però all'elettorato frammentati su varie liste; liste dove spunta pure il nascente partito comunista.

 Il progetto mussoliniano del potere assoluto -in quel contesto- non può che riuscire nell'intento della vittoria. La gran parte della classe politica liberale, varie personalità indipendenti accolgono il progetto mussoliniano. Il partito popolare, con altrettante fratture interne, presenta una propria lista.

Tratteremo ancora del clima entro cui si svolsero le elezioni, dalla Sicilia al Nord Italia.

(Segue)

Poniamoci domande ... ... lo insegnava Sergio Zavoli

Scoprire il "vero" è possibile ? (4) 

= = = La minaccia di una terza, e forse definitiva, guerra mondiale in queste ore riempie le pagine dei giornali e richiama alla riflessione di chi ancora si ostina a "riflettere" la millenaria lezione dell'Etica perché siano definite e regolate le dispute tra gli Stati, perché diventi un dovere, un obbligo risolvere le controversie sui tavoli del confronto.

= = = Oggi viviamo ancora  sotto quel "principio" delle caverne secondo cui tutto ciò che è possibile ottenere con la forza delle armi lo si può imporre a chi è ritenuto più fragile. Segno questo che l'attuale struttura dell'ONU è assolutamente inefficiente, inadeguata a mantenere la pace sul pianeta.

= = =  Dopo duemila anni di Cristianesimo ci ritroviamo a non saper distinguere tra Bene e Male, perchè il "fondamentalismo" di ciascuno continua ad essere la bussola del vivere.

Era il 29 Aprile

 1429 

Giovanna D’Arco guida un esercito di 4 mila uomini presso Orléans per porre fine all’assedio da parte delle truppe inglesi, episodio cruciale della Guerra dei Cent’anni. La vittoria francese sarà una delle prime conseguite dall’eroina francese.

1906

Nasce ad Acqualagna Enrico Mattei.


Ecco il genio della ricostruzione italiana. Sotto la pelle della goliardia, si agita il progetto di Mattei. Il «disegno che si sovrapponeva e, a un tempo, influenzava la politica economica italiana» funziona come un servizio autonomo, impegnato in negoziazioni non subordinate con le strutture dello Stato. Soverchiante «amministrazione parallela», per dirla con una categoria studiata da Sabino Cassese dopo la sua esperienza all’Eni dal 1957 al 1962. Per Cassese, l’Eni di Mattei ha vissuto un rapporto con la burocrazia statale improntato sulla sfiducia verso le lentezze e le inefficienze da aggirare, e insieme sulla «sfida continua» che accentuava la novità e la modernità della creatura del partigiano cattolico 4 e dei suoi dirigenti trentenni. In che modo tale sfida è indipendente dallo Stato? Quanto è stata parallela la diplomazia di Mattei? Impossibile dare una risposta definitiva in questa sede. Non c’è consenso né tra gli storici né tra i testimoni. Consideriamo solo qualche spunto.

(Rivista Limes) 

Piccola, grande Riflessione

 La viltà (ancora)

La Storia dimostra che troppe volte nel corso dei secoli proprio l'appello al coraggio, o viceversa l'accusa di codardia, sono serviti ai gruppi dominanti per dare fondamenta "morali" al loro potere e per imporre sacrifici a coloro che sottostavano ai loro ordini.

Peppino Ortoleva

Già Professore di Storia e teoria della Comunicazione, curatore di musei e mostre sulla società, la cultura, le tecnologie del mondo contemporaneo

nt. 29 Agosto 1948

giovedì 28 aprile 2022

Gianluca Mercuri: Giuliano Amato sull'Ucraina

Stralcio Corriere della Sera

Giuliano Amato è uno dei molti leader europei — praticamente tutti — che avevano creduto nella possibilità di dialogare con Putin.

 «Oggi vedo questo Putin irriconoscibile, gonfio, che dice delle cose deliranti e compie azioni terribili. Mi ricordo quando nel giugno del 2000 il neopresidente della Federazione russa mi venne a trovare a Palazzo Chigi: era giovane e parlava degli interessi comuni che avremmo dovuto valorizzare per organizzarci insieme. Ecco, quell’opportunità è andata perduta. Lui ora sta sbagliando tutto e trovo intollerabile qualsiasi tentativo di giustificazione. Ma io avverto il peso di un fallimento europeo e dell’intero Occidente».

..

Putin «sta sbagliando tutto, «qualsiasi tentativo di giustificazione è intollerabile». E però: c’è «un fallimento europeo e dell’intero Occidente».

Vale la pena parlarne, mentre Putin invade, bombarda e uccide? Con queste premesse sì, con questa chiarezza certo. Amato fa una distinzione netta: è stato giusto allargare a Est l’Unione europea, è stato sbagliato allargare a Est la Nato, allargarla così tanto, «fino ai confini».

Lo spiega così: «L’Ue non poteva lasciare fuori Paesi che facevano parte della storia dell’Europa. Come si fa a escludere la Polonia? Le ballate di Chopin sono un nostro patrimonio. In Lettonia è stato scritto Il Gattopardo».

Al tempo stesso, «alla metà degli anni Duemila non era più pensabile un rapporto tra la Nato e la Russia modellato sul rapporto tra la Nato e l’Unione Sovietica. Una volta terminata la guerra fredda, era necessario identificare gli interessi comuni tra europei e russi. E visto che loro erano alla ricerca di una collocazione, bisognava creare un sistema di sicurezza e di difesa comune fondato sugli interessi vitali di europei, russi e americani». Cosa lo impedì? «Diffidenze di ordine politico, sia in Europa che in America. E diffidenze militari nell’organizzare la difesa in modo diverso dall’assetto lungamente sperimentato. Quindi l’errore non fu ampliare i margini dell’Unione fino alla Russia come fece Romano Prodi. Al contrario, l’errore fu essere rimasti chiusi in noi stessi. E aver portato la vecchia Nato ai confini

Spopolamento siciliano. Può uno slogan rianimare la Vallata del Belice?

Comprare casa ad 1 Euro 

Lo slogan «case a 1 euro» ha un certo fascino, è persino orecchiabile.

 Con una moneta si può diventare proprietari di un appartamento in un antico paese di provincia, e persino in una città se pare che pure Taranto si stia, o forse si è mossa, in questa direzione.

 E' bene che chi si lascia affascinare dallo slogan si dia da fare anzitutto per conoscere le regole del gioco. Ciascun Comune ha diffuso  bandi per le case a un euro ed è la loro lettura il primo passo da fare. Il secondo? Leggere attentamente i regolamenti comunali che stanno alla base del bando.

 Nella maggior parte dei casi, se non nella totalità, l’abitazione va ristrutturata e frequentemente è necessario diventare residenti del comune interessato. Oltre all'euro, bisogna disporre di un capitale iniziale di migliaia di euro per coprire i costi di una ristrutturazione. 

 In una prossima pagina riporteremo l'elenco dei circa 70 Comuni che hanno lanciato l'iniziativa.

 La Sicilia è comunque  una delle regioni protagoniste del progetto Case a 1 euro e tra le città coinvolte troviamo anche la vicina, a Contessa Entellina, Sambuca.

Covid 19 e Sicilia. Stando ai rilievi della Fondazione Gimbe nella nostra Regione pare stia calando l'indifferenza

E noi di Contessa non siamo affatto fuori

  Presi come siamo dalla vicenda ucraina, molti di noi siciliani ci siamo dimenticato che ancora non siamo usciti dalla vicenda "Covid".

I casi sono aumentati del 29 per cento in Sicilia rispetto alla settimana precedente. Siamo posizionati sopra alla media nazionale ed i posti letto in area medica (22,6%) e in terapia intensiva (6,2%) hanno percentuali non trascurabili.

 La fondazione Gimbe fa sapere che la percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 9,6% (media Italia 7,2%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da COVID-19 da meno di 180 giorni, pari al 4,7%; ancora fa sapere che la percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 7,7% (media Italia 3,9%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni che non può ricevere la terza dose nell’immediato, pari al 13,2%; ed il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (persone immunocompromesse) è del 9,3% (media Italia 13,1%). 

 Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (over 80, ospiti RSA e fragili fascia 60-79) è del 1% (media Italia 2,8%). La popolazione 5-11 che ha completato il ciclo vaccinale è pari 26,7% (media Italia 34,3%) a cui aggiungere un ulteriore 3,2% (media Italia 3,6%) solo con prima dose, riporta Gimbe.

Sfaccettature delle culture

Carrellata sul sapere umano (4)

Dai greci al XXI secolo

La spiritualità degli antichi greci. 

= = = Prima che nascesse la filosofia, gli educatori, i maestri incontrastati nelle comunità greche furono i poeti, Omero fra tutti, le cui opere costituirono ciò che la Bibbia è ancora oggi nel mondo cristiano.

= = = Da Omero i greci attinsero alimento spirituale, modelli di vita, materia di riflessione, stimolo alla fantasia, elementi educativi e formazione spirituale.

= = = I poemi omerici portano contenuti completamente diversi da tutti i poemi che stanno alla base delle origini dei vari popoli. Quei contenuti posseggono già germi dello spirito greco, quei germi che condurranno alla nascita della mentalità speculativa e filosofica dell'Occidente.

E fu dittatura (5)

La giornata della Liberazione. Quale significato?

Ci piace ripercorrere alcune tappe del ventennio di dittatura. 

Da subito, ovunque, pure
nei più piccoli paesi di provincia
come Contessa Entellina il Fascismo
fece uso della violenza contro gli
avversari.

In Parlamento finse
di lasciare intendere che
le violenze generalizzate nel
Paese avvenissero senza o contro
la volontà di Mussolini.

Dietro questo falso presupposto
la dittatura nel Paese si è
consolidata anche grazie a gran
parte del mondo liberale e di
quello cattolico. Non di tutto
il mondo cattolico, molti
sacerdoti pagarono pesantemente
la loro opposizione ed il
coraggio della denuncia.
 Fermo restando che quello fascista era un indirizzo autoritario e non disponibile al confronto con il punto di vista "diverso", nella prima fase di governo la politica socio-economica fu sempre incerta e contradittoria. Immediatamente nel 1922 viene creato un proprio sindacato (Confederazione nazionale delle corporazioni sindacali) guidato da un ex sindacalista rivoluzionario comunista, Edmondo Rossoni. L'idea di fondo, utopistica, era che tutti, datori di lavoro e lavoratori, avrebbero dovuto confluire secondo il modello medievale in una serie di "corporazioni" di settore. Nel corso del ventennio tutte le discussioni che gravitavano attorno all'economia sui presupposti corporativi si dimostrarono ora inconsistenti ed ora fallimentari. Gli stessi lavoratori, nella fase in cui non erano ancora stati sciolti i partiti ed i sindacati della Sinistra (Cgil) non mostrarono alcun interesse. Mussolini -constatata la più o meno fallimentare idea corporativa- prova persino a strizzare l'occhio ai sindacalisti della Cgil per dissociarli dal fronte socialista, ed in qualche limitato caso riesce.

 Oltre che al mondo del lavoro, in quella iniziale fase di governo a presidenza fascista con appoggio clericale e di ambienti liberali, Mussolini prova ad attrarre a sé il mondo della cultura e soprattutto il mondo della scuola. Sempre nel 1922 -con semplici decreti- sfruttando una evanescente delega parlamentare- stravolge il sistema scolastico, dalla scuola materna all'Università. Il fine che guida il tutto è la centralizzazione del mondo dell'Istruzione, da guidare con mano autoritaria.

 Il comportamento di quell'iniziale periodo di governo fascista era teso ad accreditare il partito presso i ceti sociali moderati. Mussolini governava come espressione di una piccolissima forza parlamentare (la fascista) ma con i voti dei liberali e dei clericali (questi ultimi preferiscono liberarsi di Don Sturzo pur di avversare l'opposizione socialista e della parte più consistente della Cgil). Molte delle forze liberali avranno bisogno di tempo per accorgersi della doppia-faccia e della strumentalizzazione che Mussolini utilizzava per imporre in Parlamento la sua linea. Da un lato incentivava sulle piazze del Paese lo squadrismo, dall'altro, in Parlamento si presentava da "moderatore".

 Ed intanto la violenza colpiva ovunque le Camere del Lavoro ed i tanti sacerdoti cattolici di cui diremo in prosieguo.

Poniamoci domande ... ... lo insegnava Sergio Zavoli

Scoprire il "vero" è possibile ? (3)

= = = La vicenda ucraina ci richiama ancora una volta a riflettere sulle questioni mondiali irrisolte nel passato che si ripresentano insorgenti nel cuore della complessa vicenda umana, peraltro nel cuore dell'Europa.

= = = Il cosiddetto secolo breve, il Novecento, ci ha lasciati irrisolte molte promesse: (1) "la giustizia sociale" per la quale tanti uomini consapevoli negli anni quaranta hanno dedicato le loro migliori energie ed ogni sforzo. (2) Ed ancora per chi è credente è rimasta nel dimenticatoio pure la promessa della "amore" esteso all'intera umanità quale "virtù" da non dimenticare nella soluzione dei problemi.

= = = Le bombe atomiche sul Giappone ed i 52 milioni di morti nel corso della seconda guerra mondiale pare che siano passati nel dimenticatoio. Scienza ed umanesimo, Fede e ragione pare che siano state nuovamente, nel cuore dell'Europa, sopraffatte dall'egoismo di parte, dalle divisioni e dal sangue. La Giustizia e l'armonia sconfitte dall'arroganza e da presunti privilegi.

Era il 28 Aprile

 1940 

Roma: papa Pio XII manda un messaggio a Benito Mussolini, chiedendogli di non entrare in guerra. Galeazzo Ciano scriverà sui suoi diari: «l'accoglienza del Duce è fredda, scettica, sarcastica».

1945 

Benito Mussolini e l’amante Clara Petacci vengono fucilati a Giulino, in provincia di Como. La morte verrà annunciata e rivendicata dal Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia con un comunicato il giorno successivo.


Piccola, grande Riflessione

 La viltà

Sono vili quei comportamenti caratterizzati da un cedimento (alla paura, all'opportunismo, all'avidità, al puro e semplice egoismo), che implicano un andare al di sotto dei valori dichiaratamente accolti, di quei valori che meritano il pieno rispetto. I comportamenti vili sono inoltre spesso (ma non sempre) accompagnati da un venir meno al proprio rispetto per se stessi.

Peppino Ortoleva

Già Professore di Storia e teoria della Comunicazione, curatore di musei e mostre sulla società, la cultura, le tecnologie del mondo contemporaneo

nt. 29 Agosto 1948

mercoledì 27 aprile 2022

Il cognome dei figli. Il mondo verso cui andiamo sarà più giusto ed egualitario

 Pronuncia della Corte Costituzionale 

sul cognome da attribuire ai figli. 

Una rivoluzione!: ai figli pure il cognome della moglie

Arriva dalla Corte Costituzionale una spinta concreta verso l'eguaglianza, all'interno della famiglia, fra uomo e donna.

 Sono illegittime -ci fa sapere la Corte- tutte le norme che attribuiscono automaticamente soltanto il cognome del padre con riferimento ai figli nati nel matrimonio, fuori dal matrimonio e ai figli adottivi. Si tratta di una sentenza che ha definito «discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio la regola che attribuisce automaticamente il cognome del padre e ha precisato che «... regola diventa che il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell’ordine dei medesimi concordato, salvo che essi decidano di comune accordo, di attribuire soltanto il cognome di uno dei due».

La sentenza sarà depositata nelle prossime settimane - dalla Consulta fanno sapere che le norme censurate sono state dichiarate illegittime per contrasto con gli articoli 2, 3 e 117, primo comma, della Costituzione, quest’ultimo in relazione agli articoli 8 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo

Il tutto rientra nel principio di eguaglianza e nell’interesse del figlio. Entrambi i genitori devono poter condividere la scelta sul suo cognome, che costituisce elemento fondamentale dell’identità personale. È compito -adesso- del Parlamento regolare tutti gli aspetti connessi a questa decisione della Corte Costituzionale presieduta da Giuliano Amato.


Il caso è stato sollevato da una famiglia della Basilicata per una storia di tre fratelli, i primi due  registrati col cognome della madre perché ancora non sposata e il terzo registrato automaticamente con il cognome del padre perché nato dopo il matrimonio tra i due genitori. 

I due genitori avrebbero voluto registrare con il cognome della madre anche il terzo figlio - per renderli tutti uguali - ma gli uffici comunali si sono opposti e i magistrati in primo grado hanno dato ragione al Comune. 

La questione è stata quindi sottoposta alla Corte d’appello di Potenza dichiarando «rilevante e non manifestamente infondata» la questione di legittimità costituzionale delle norme in materia.

In Parlamento esistono già cinque proposte di legge che prevedono che con un accordo tra genitori ci sia la possibilità di scegliere di attribuire un solo cognome, quello del padre o della madre o di entrambi nell’ordine che si ritiene. In caso di conflitto tra i genitori, tra le ipotesi c’è che il doppio cognome venga attribuito in ordine alfabetico. 

Russia - Ucraina. Putin ritiene di poter piegare l'Ucraina

Gazprom, società russa gas, interrompe le forniture 
per il rifiuto dei Paesi di pagare in rubli.

 Fiamme in un deposito di munizioni in territorio russo.

 Bombardati nella notte con munizioni a
grappolo il villaggio di Zaitseve e Svitlodarsk,
nel Donetsk.

Scontro tra Russia e Regno Unito 
per le armi fornite a Kiev.

Putin: "Senza un accordo su Crimea e Donbass
non è possibile firmare garanzie di sicurezza sull'Ucraina".

Per l'evacuazione della Azovstal a Mariupol,
Putin accetta collaborazione Nato e Croce rossa.



  A sfogliare i giornali si coglie la sensazione che la Russia non intende risolvere i problemi che la separano dall'Ucraina sui tavoli delle trattative, bensì con l'uso delle armi. Così è pure convinta l'America di Biden che le tre notizie più importanti della giornata come  conferme dell’assunto di fondo: Putin crede ancora a una vittoria sul campo; non è interessato alla trattativa

Le notizie della giornata sarebbero:

  1. il taglio della fornitura di gas alla Polonia;
  2. le «minacce nucleari» del ministro degli Esteri Sergei Lavrov;
  3. l’esito della missione a Mosca di Antonio Guterres, segretario Generale dell'Onu.

Zelensky, presidente ucraino, pare abbia  criticato apertamente la missione del Segretario dell’Onu perchè sterile. Gli Usa invece non sono intervenuti in segno di rispetto istituzionale nei confronti di Guterres, figura che dovrebbe parlare a nome dell’intera comunità internazionale (l'Onu). 

 A prescindere dalle valutazioni di parte, sembra di capire che la visita a Mosca del segretario Onu, Guterres, non abbia sortito nulla di buono in direzione della pace fra i contendenti.

 Putin ha mostrato tranquillità, usando ai fini propagandistici, la visibilità del «tavolone» con il Segretario dell’Onu ed ha accusato l’Occidente, nella sua intera complessità, ed ha negato l’eccidio di Bucha.  Ha anche posto tra altre condizioni per un negoziato la cessione alla Russia di Crimea e Donbass

A questo punto -lascia intendere la stampa mondiale- toccherà agli europei provare a rilanciare il dialogo. Il presidente francese Emmanuel Macron, appena rieletto, avrebbe già manifestato intenzione di riprovarci a breve.