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lunedì 11 aprile 2022

Draghi ed i fornitori. Mai legarsi ad un solo "forno"

Quando ci si lega ad un solo interlocutore

 L'Europa ha disposto -alla luce della recente politica putiniana-che essa deve sottrarsi dalla dipendenza del gas importato dalla Russia. Non si vuole concretamente che Putin possa finanziare la guerra in Ucraina con gli euro degli europei occidentali.

L’Italia ha scelto in queste ultime settimane la strategia di diversificazione dei fornitori, regola elementare che insegnano nei primi mesi di università e pure nelle scuole superiori di qualsiasi paese del mondo.

 Mario Draghi -alla luce dello scenario venutosi a creare nel continente europeo- ha tracciato la prima tappa di questa "nuova?" strategia recandosi ad Algeri, capitale dell’Algeria, dove avrà un incontro col presidente Abdelmadjid Tebboune, nell'intento di siglare un accordo che porterà in Italia almeno 9 miliardi di metri cubi di gas algerino in più.

 Attraverso il gasdotto Transmed, che dalla Tunisia arriva su territorio nazionale dalle coste di Mazara del Vallo, l'Italia potrà -dagli attuali 21 miliardi di metri cubi- disporre 31 miliardi di metri cubi sin dal prossimo inverno. Il potenziamento della rete potrebbe far arrivare altri 11 miliardi di metri cubi di gas provenienti dalla Libia.

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