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martedì 12 aprile 2022

Era il 12 Aprile

 1204

Quarta crociata: le truppe di crociati e veneziani capeggiate da Enrico Dandolo, Baldovino e Bonifacio I di Monferrato, riescono a penetrare le mura di Costantinopoli posta in assedio da due giorni. Prima che la città cada e con l’imperatore Alessio V Ducas fuggito in Tracia, Costantino XI Lascaris viene eletto imperatore bizantino nella cattedrale ortodossa di Santa Sofia. Fuggirà anch’egli per rifugiarsi a Nicea (sede del concilio ecumenico del 325) dove fonderà l’omonimo impero, il quale durerà fino al 1261.

In quel 1204, ai tempi della quarta crociata indetta da Innocenzo III e dirottata su Costantinopoli, si è verificato un assedio ancor più vile e infido giacché opera di correligionari, di cristiani. Sulla via del Levante, i veneziani e gli altri crociati, assetati di conquiste e di bottino, avevano pensato di prendersi anche Zara, un’altra città cristianissima.

Nel grande sacco di Costantinopoli che seguì agli eventi dalmati, i crociati si lasciarono andare agli istinti più bradi, massacrando gente inerme, tingendo di rosso le acque del Corno d’Oro e violando le stesse monache nei conventi. Con ogni probabilità, i cittadini di Costantinopoli vissero allora, alla vigilia della fondazione dell’impero latino (1204-61), i giorni più terrificanti della loro storia.


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