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domenica 31 marzo 2019

I giornali di oggi

Il governo degli incompetenti arriva a destinazione ?
Dopo aver appesantito (senza copertura) i conti dello Stato ?






E' domenica.

In questa pagina, per il periodo pre-pasquale, proporremo brevi riflessioni di storia e di contenuti vari sul Cristianesimo.

La fede cristiana 
^^^^^^
Fede e ragione per alcuni, forse per la maggior parte degli occidentali, si escludono a vicenda. 
Leggiamo e apprendiamo -infatti- che esistono filosofi e teologi che per via della ragione hanno trovato Dio, di contro, esistono pensatori che per via razionale hanno abbandonato ogni idea di Lui.
L'affermazione che Fede e Ragione si escludono è sicuramente vera.

E' altrettanto scontato comunque che il Dio dei pensatori non ha nulla a che fare con la vita di ciascuno. Per i credenti Dio agisce nella loro vita, per gli atei la loro vita è guidata esclusivamente dalla ragione. 
La Fede comincia quando si riesce ad accettare, a concepire, la partecipazione di Dio nella vicenda umana.
I cristiani, i credenti, concepiscono Dio che tocca la loro vita, non come una categoria di pensiero che riguarda il loro ragionamento.
    
La Bibbia (il libro della Legge)
Chiamata e Fiducia
E' capitato che Dio si sia rivelato in forma eclatante a certi personaggi bibblici e non. La manifestazione mai -tuttavia- è stata della stessa maniera.
Nella Scrittura si è manifestato a Mosè, sul Sinai.  Nel Vangelo si è rivelato nella persona del Figlio, il Nazareno.
Tanti credenti leggono la sua manifestazione in quelle persone che dedicano la loro vita per il prossimo: come avvenuto con Madre Teresa, la santa di origine albanese.
Secondo gli uomini di fede la società di oggi ha perso molta sensbilità alla lettura dei segni che accadono attorno a noi.

Papa Ratzinger in un suo noto libro si interroga sul perché  Dio non abbia creato un mondo in cui la sua presenza fosse più evidente e poi si risponde che proprio su questo punto sta il mistero, impenetrabile per l'uomo.
Poi prosegue affermando che gli uomini vivono in un mondo nel quale Dio non ha l'evidenza di una cosa che si può toccare con mano, ma può essere cercato e trovato con lo slancio del cuore, con l'esodo dall'Egitto, ossia sfuggendo dalle schiavitù che nel mondo ci avvingono. 

sabato 30 marzo 2019

Cultura e politica. Correnti di pensiero dell'Occidente

Avevamo inziato nel testo pubblcato sul Blog il 16 marzo scorso a riportare alcune delle critiche (o meglio avversioni) che i romantici di inizio Ottocento addebitano all'Illuminismo; in questa pagina continueremo sulla stessa scia.

Una ulteriore avversione dei romantici nei confronti della società ereditata dagli illuministi è la "meccanizzazione"  del mondo,  meglio del contesto Nord Europeo e Nord Americano. Profonda era la loro avversione nei confronti di tutto ciò che era meccanico, artificiale, costruito. 
Nel Settecento, in particolare nella seconda metà
del secolo, si verificò in Europa una forte crescita
demografica; infatti in cento anni la popolazione
europea crebbe di circa 70 milioni di individui,
un aumento superiore a quello verificatosi
nei tre secoli precedenti.

Con la rivoluzione demografica
del Settecento, che può essere
paragonata a quella prodotta dalla
scoperta dell'agricoltura nell'età
neolitica, ebbe inizio un processo
irreversibile di crescita della popolazione,
tipico dell'età contemporanea.
George Bataille, un antropologo famoso della prima metà del Novecento,  su questo proposito ha messo a confronto la protesta dell'inziale forza "proletaria" da un lato e quella del "romanticismo" dall'altro, entrambi fortemente critici in quell'inizio dell'Ottocento verso il processo di "meccanizzazione" dell'attività lavorativa e soprattutto verso il sistema dell'<accumulazione capitalistica>. 
L'antropologo giustifica l'avversione in questine del proletariato perchè in quella fase esso era sostanzalmente ingabbiato entro la rete del profitto personale dei capitalsti. La protesta dei romantici ha invece tutt'altra orgine; essi quasi rimpiangono la fne degli splendori del vecchio "regime" entro cui essi vedevano solamente opere gloriose a fronte della nuova società lasciata dall'Illuminismo che restava (e resta) basata sull'utilitarismo.
Per uscire dal nuovo quadro il "proletariato", stretto -come detto- dall'accumulazione capitalistica, proverà a creare il "movimento operaio" il cui fine e la cui prospettiva sarà la liberazione dell'uomo dalla schiavitù del lavoro. I romantici svilupparono da parte loro la negazione ed il rfiuto a che l'uomo, l'essere umano, venga ridotto a 'valore utilitario'. Fino ad allora gli unici valori utilitari che la società ammetteva erano quelli esclusivi dell'aristocrazia (militari, religiosi, erotici).

Tempi moderni
Sulla scorta di quanto abbiamo finora riportato, i romantici osservano e fanno emergere nelle loro opere letterarie, con malinconia e desolazione, l'armonia perduta fra l'uomo e la natura e l'avanzare del macchinismo, dell'industrializzazione e l'oggettivazione dell'ambiente.
Gli opifici ai loro occhi  sono dei "luoghi infernali" e gli operai dei "dannati" obbligati a seguire i ritmi delle macchine. Essi leggono l'avanzare dei macchinari come un rovesciamento dell'essere umano; essere umano che quelle macchine ha creato.

venerdì 29 marzo 2019

Hanno detto ... ...

NON E' FACILE CAPIRE COME A ZINGARETTI SIA VENUTA L'IDEA DI
NOMINARE TESORIERE DEL PD IL SENATORE LUIGI ZANDA.
NON E' FACILE NEMMENO CAPIRE PERCHE' LO TENGA ANCORA IN QUEL POSTO.

Nel Pd -a quanto sembra-  non si interrogano 
sul perchè il loro partito non  garbi all'Italia 

MATTIA FELTRI, girnalista de La Stampa

Fino a ieri, per sparare a un ladro, dovevi prima intervistarlo per indagare le sue reali intenzioni.
Da oggi non devi più neanche farti una domanda.
Mi pare che la differenza sia tutta qui

NICOLA ZINGARETTI, segretario pd
--È lo Stato che deve garantire la nostra sicurezza, non devono essere i cittadini a difendersi da soli. L'idea che una persona compri la pistola per difendersi è da Far West. Non è questa l'Italia che amiamo

GIULIA BONGIORNO, ministro p.a.
Chi entra in una casa per violentare, uccidere o rubare deve mettere in conto che ci possa essere reazione da parte della vittima. Ma non è far west, non si può sparare a ladro in fuga o che magari sviene nel salotto di casa.
Si può solo respingere l’aggressione.

FEDERIICO MELLO, giornalista
L'economia va a picco? "Le cose andranno meglio", rispondono dal governo. Peccato che pochi mesi fa dicevano esattamente la stessa cosa: crescita al 2%, già dal primo trimestre, 2019 "anno bellissimo".
Come si può continuare a credere a chi ogni giorno se ne inventa una?

PAOLO GENTILONI, già premier
Non vi sentite sicuri? Compratevi un’arma. Ma non dipende dal Governo la nostra sicurezza? Il Governo ha altri impegni, è in campagna elettorale.

ETTORE ROSATO, Vice presidente della Camera dei deputati
Bisogna ammetterlo, il posto in questo governo se lo guadagna ogni giorno !
Dopo il tunnel del Brennero, l'aeroporto del Mela.
Toninelli parla, come se esistesse, di un aeroporto che non c'è, e gli da anche una natura sociale !

EMANUELA FALCETTI, giornalista

Quanta gente che conosco dovrebbe nascondersi sotto un divano per sfuggire alle proprie responsabilità.

MASSIMO GIANNINI, editorialista de La Repubblica
Il “nuovo” pd parte male: Zanda propone l’aumento degli stipendi dei parlamentari, il vertice prende le distanze, Nicola Zingaretti tace.
Avanti così, e Matteo Salvinimi e Luigi Di Maio vanno in carrozza per i prossimi 20 anni.
NICOLA ZNGARETTI, segretario Pd
Abbiamo già chiarito e confermo: non c’è nessuna proposta del Pd per un aumento degli stipendi dei parlamentari. C’è una proposta di legge presentata da Luigi Zanda, che ha tutta la mia stima, prima della nomina a tesoriere e addirittura prima delle primarie. No ai polveroni.

Vita amministrativa e compiti della politica locale


Nei prossimi giorni a Firenze si svolgerà il "Festival dell'Economia Civile", una occasione di formazione e di riflessione per i politici e gli amministratori locali.
Il tema di quest'anno è  “Non solo PIL. Persone, felicità e futuro".

La città simbolo, di buona e competente amministrazione, secondo uno studio appostamente curato "Ben Vivere: l’Avvenire dei territori” è Bolzano; seguita quindi da Trento, Pordenone e Firenze.
Il resto d'Italia, dalle grandi città, da Roma a ... , pare sia in mano a gente che raramente ha in precedenza provato a gestire una Associazione, un Comitato, una Cooperativa o forse la propria famiglia. Oltre all'incompetenza -lo sappamo bene in Italia- trionfa, la corruzione ed il clientelismo.


I fattori dei quali si tiene conto -nello studio sopra richiamato- per dire che una Amminstrazione cura gli interessi cittadini sono: 
---la qualità dei servizi alla persona, 
---la possibilità di dar vita a nuove iniziative economiche, ossia a nuove occupazioni produttive,
---l’offerta formativa, 
---la salvaguardia dell’ambiente, 
---la capacità di accogliere e tutelare la vita nelle sue varie forme.

Dai recenti studi sulla soddisfazione e senso della vita è stato dimostrato che 

--la felicità deve precedere ed essere subito seguita dai fattori quali la ricchezza procapite, lo sviluppo economico e le opportunità occupazionali, che generalmente vengono presi in considerazione in studi di questo tipo.

Enti inutili. Ci avevano promesso l'estinzione delle Province

Le ex Province siciliane era stato detto che dovevano essere cancellate e le incombenze sarebbero passate in capo ad altri Enti. Il tutto in una logica di razionalità e di efficienza, ed ovviamente di risparmio per i contribuenti. I politicanti scherzavano. Le Province tornano e con tutti i loro  politicanti, quelli siciliani che già conosciamo, da sempre. 
ll 30 giugno si svolgeranno le elezioni per le nuove Province. Elezione degli organismi delle ex Province che sono state commissariate da più di 6 anni.
Il calendario degli adempimenti contempla l’elezione dei presidenti e dei consigli di 6 Liberi consorzi e dei consigli metropolitani di Palermo, Catania e Messina, nonché del Consiglio consortile. Il tutt da svolgersi il 30 giugno prossimo.
Si tratta di elezioni di secondo livello e gli aventi diritto al voto sono i consiglieri comunali e i sindaci dei comuni delle province siciliane, ad eccezione di quelli sciolti per mafia.
Il 30 giugno è il giorno del voto dalle ore 7 alle ore 22, mentre, lo spoglio delle schede inizierà il giorno dopo alle 8.

giovedì 28 marzo 2019

Hanno detto ... ...

L'Italia sembra intrisa di contraddizioni, 
dallo stare insieme, ma divisi al tempo stesso. 
Nord e un Sud, dimensioni locali, regionali o cittadine e dimensiione nazionale. 
La politica da noi gioca su questa scacchiera

VITTORIO ZUCCONI, giornalista
Il bello della Sinistra è che tutti sanno che cosa dovrebbe fare per risorgere e nessuno lo fa. Tutti insegnanti, nessun allievo.

GENNARO CAROTENUTO, storico
La clinica Ruesch, storica eccellenza della sanità privata a Napoli, festeggia i suoi 100 anni offrendo 100 interventi chirurgici gratuiti a pazienti indigenti, che mai ne avrebbero potuto varcare le sale operatorie.
È il segno dei tempi, dal diritto alla salute al caritatevole.

ANNA MARIA FURLAN, segretario Generale Cisl
Da Confindustria e Banca d’Italia dati allarmanti sullo stato della nostra economia e dell’occupazione.Senza una svolta del Governo nella politica economica e con la recessione ormai alle porte i primi a pagare saranno i deboli, i lavoratori, i pensionati,i giovani disoccupati.

CISL SICILIA
In Sicilia la crisi, tra il 2008 e il 2014, ha bruciato 160 mila posti di lavoro. E quest’esercito di espulsi dal mercato, «solo per un quarto» è stato riassorbito nel quadriennio successivo. È un passaggio di Zoom Sicilia, il report Cisl-Diste di analisi congiunturale, approfondimento e outlook, che esamina l’economia siciliana alla luce delle fondamentali variabili macroeconomiche: Pil, occupazione, investimenti, consumi, export. 
Con riferimento all’andamento provincia per provincia. E anche con riguardo ad aspetti spesso ignorati. Così, è in aumento o in calo in Sicilia la nascita di start up innovative? 
E le aziende siciliane, in che misura sono in grado di onorare le fatture nei termini di legge? Domande sulle quali il rapporto semestrale che nasce dalla partnership tra Cisl Sicilia e Diste Consulting, fa luce. 
Il primo numero, La marcia del gamberosarà presentato martedì 2 a Palermo dalle 9,30 nell’aula consiliare del Comune, in piazza Pretoria.

MASSIMO GIANNINI, gornalista de La Repubblica
Il “nuovo” pd parte male: Zanda propone l’aumento degli stipendi dei parlamentari, il vertice prende le distanze, Nicola Zingaretti tace.
Avanti così, e Matteo Salvinimi e Luigi Di Maio vanno in carrozza per i prossimi 20 anni.

MATTEO RENZI, già premier
Salvini dà dei “gufi” a Confindustria che prevede per l’Italia crescita ZERO. Di Maio lo attacca: «Noi non siamo Renzi!» Stavolta ha ragione Di Maio, voi non siete Renzi. Gufi o non gufi, con noi infatti l’Italia faceva +1,5, con voi ZERO.
Non siete Renzi, lo dicono i dati ISTAT

DAVIDE ALLEGRANTI, giornalista 
Si chiama Matteo, dice che la crescita zero è una previsione dei "gufi", tra poco ci sono le Europee e il suo partito potrebbe essere primo. Ora gli manca solo un referendum costituzionale.

GIANDOMENCO CAIAZZA. Presidente dell'Unione Camere Penali
Sulla legittima difesa
"E' una legge inutile e pericolosa che interviene su un'emergenza virtuale e inesistente".
"Questa norma non può evitare la valutazione discrezionale di un giudice su un omicidio avvenuto in casa e diffonde la convinzione che si possa agire in condizioni di impunità".

Villaggio globale. Cosa vuole dire ?

Il francese Robert Schuman, 

il tedesco Konrad Adenauer, 

l'italiano Alcide De Gasperi sono 

i padri fondatori dell'Unione europea


Non vi è dubbio che la cultura dell'Occidente è profondamente cambiata dal secondo dopoguerra ad oggi. 
Specificatamente l'Italia proveniva da un ventennio di regime fascista e la formazione nazionalistica nelle scuole, nelle parrocchie e nelle istituzioni pubbliche era diffusissima. Il nostro paese era uscito con le ossa rotte dalla seconda guerra mondiale; eppure il nostro paese e la stessa Germania che era stata completamente annientata e rasa al suolo, hanno prontamente saputo trovare la strada per non ricadere negl errori trascorsi.

Tre grandi politici degli anni cinquanta hanno trovato la strada per evitare ulteriori  catastrofi all'Europa.
Un francese, un tedesco, un italiano. Tre perseguitati dal nazifascismo. Tre statisti. 
Si adoperarono per far compiere all'Europa i primi passi verso l'unità, fermo restando che l'amor patrio va conciliato con la dignità di qualunque essere, indipendentemente che sia un bianco, un nero o un giallo, indipendentemente che sia un cristiano, un ateo, un islamico, un buddista o altro.

I tre grandi che seppero trovare una strada di civltà e di umanità furono tre cristiani Robert Schuman, Konrad Adenauer e Alcide De Gasperi.  Mai sul continente europeo c'è stato un periodo così lungo (75 anni) di pace e di non guerra combattuta, tranne la folle inziativa di matrice Nato degli anni novanta di bombardare una delle più belle e storiche città del continente: Belgrado.

A parte quella che è stata chiamata la guerra del Kossovo prodotto della coda identitaria nei Balcani, la rinuncia allo spirito nazionalistico (sovranista, come oggi viene chamato) è diffuso ed è fonte del benessere e del progress del vecchio Coninente. Peraltro il "sovranismo" oggi è assolutamente minoritario in tutti i paesi democratici. 

In Italia tuttavia spunta, strumentalmente e demagogicamente, ad opera dei due partiti populisti oggi al governo, una sorta di avversione verso il diverso (diverso perchè col colore della pelle nera/gialla, diverso perchè di religione e/o cultura minoritaria etc.). Questa avversione è bene coglierla al di là del gioco delle parti che le due formazioni di vota in volta giocano.
Come trascurare la visita di un nostro ministro in carica in Francia, per trattare strategie e accordi con agitatori e umini violenti che mettevano a ferro e fuoco la capitale di un paese amico ? 

Non condividere il sovranismo, va ancora detto, non significa non amare la propria cultura, la propria Storia, la propria identità. Tutt'altro, significa amarla e possibilmente farla condividere a chi è stato formato in contesti diversi. Il tutto nella convinzione che il mondo appartiene a tutti.

Vita Amminiistrativa e incombenze patrimoniali


lunedì 25 marzo 2019

Hanno detto ... ...

Il PD perde e perde ormai da molti anni.
Perchè non dovrebbe perdere se ha ben poco di Sinistra 
I renziani si agitano.
II Movimento 5Stelle perde la metà dei voti delle politiche; ma ...è soddisfatto. 
Salvini si atteggia a  ....


GIANFRANCO PASQUNO, politologo  
Il PD?, cioè, il partito che candida ed elegge senatore di Bologna centro Pierferdy Casini? e lei è a favore di quel PD ... sempre.

LUIGI DI MAIO, leader M5S
 I giornali sono liberi di scrivere ciò che credono; quel che conta è che il MoVimento, oggi, è più forte di prima in Basilicata: passa dall'8% delle regionali 2013 a oltre il 20% di oggi. 
E questa non è la nostra storia, è la realtà!

MATTEO SALVINI, leader della Lega
Nella conferenza stampa in cui ha analizzato l’esito del voto. 
«A livello di governo non cambia nulla, l’ho detto prima lo ribadisco ora, ma è chiaro che è una soddisfazione per la Lega e per il centrodestra»,  
«Gli unici veri sconfitti sono gli amici del Pd che continuano a festeggiare anche dopo la sconfitta. E allora auguro una lunga serie di onorevoli sconfitte con festeggiamenti», 
«Non è un voto di pancia e rabbia, ma di speranza, futuro e prospettiva». 
«Non commento i dati altrui, ma comunque non mi preoccuperei al posto di Di Maio. Non hanno tradizione di governo a livello locale e regionale, e comunque hanno ottenuto un buon risultato. Gli sconfitti sono altri. Direi che si va avanti tranquillamente così». 

NICOLA ZINGARETTI, segretario Pd
"La Basilicata conferma che l'alternativa a Salvini e al centrodestra siamo noi. 
Neanche questo era scontato".

ANNA ASCANIvice presidente dell'Assemblea del Pd, renziana di ferro
"Friuli, Trento, Molise, Abruzzo, Sardegna e #Basilicata. Alla sesta volta credo che persino il grande Toto Cutugno abbia smesso di esultare per il 2º posto. Noi abbiamo intenzione di andare avanti parecchio?"

LUCIANO NOBILI, parlamentare Pd, renziano
“Da quando Matteo Renzi si è dimesso abbiamo perso Friuli, Molise, Abruzzo, Sardegna, Basilicata, Trento e Bolzano. Ma il problema era il carattere di Renzi, ovvio. 
E finalmente oggi, senza di lui, tutti felici per il secondo posto in Basilicata: felici e perdenti”.

Elezioni Basilicata. A sentire le voci dei vari fronti hanno vinto tutti
















BASILICATA: dal centro-sinistra transita nel cenro-destra. 
Ormai queste due aggregazioni, il Centro-Sinistra ed il Centro-destra,  controllano la quasi totalità delle regioni taliane in numero sostanzialmente pari.
I populisti del M5S per la terza volta, nelle recenti tornate elettorali in Abruzzo, Sardegna, Basilicata, più che dimezzano i voti conseguiti nelle politiche di un anno fa. 
Percentuali
Bardi, Centro-Destra al 42.4%; Trerotola, Centro-Sinistra al 34.2%; Mattia (M5s) al 19.3% e Tremutoli (Possibile) al 3.9%

Rapporti di forza dentro la maggioranza
L'estremista di destra, Matteo Renzi, così ha commentato la vittoria del Centro-Destra, che ormai ha ben poco di moderato dal momento che Forza Italia è stata sorpassata dalla Lega:  «La Lega in un anno triplica i voti, vittoria anche in Basilicata! 7 a 0, saluti alla sinistra e ora si cambia l'Europa».
Pure il populista M5S Luigi Di Maio si dichiara soddisfatto -beato lui-  pur essendo passato il suo Movimeno dal 44% delle politiche al 20% di adesso: «Il Movimento 5 Stelle è la prima forza politica in Basilicata. Gran parte della stampa parla di "voti dimezzati in un anno" e di "crollo", ma la verità è che abbiamo battuto tutte le liste, anche quelle con gli impresentabili dentro».
A Sinistra continua il disastro Pd
La sinistra, o meglio il Pd, perde il governo della Basilicata dopo venticinque anni. Perde, e male, anzi malissimo. La lista col simbolo raggiunge il misero 8% (dimezzando la propria percentuale di consensi rispetto al 16% delle politiche) e si gioca un testa a testa con una lista locale di centro-sinistra Avanti Basilicata dell’ex presidente Marcello Pittella (al 7%). La coalizione di Centro-Sinistra complessivamente è arrivata al 34,2%.
Segno che la novità Zingaretti è tutta da scoprire. O forse è arrivato il momento di scaricare tutte, proprio tutte, le figure di vertice del Partito che provengono dalla Prima/Seconda Repubbllica.

sabato 23 marzo 2019

Italia e Cina. Gli affari vanno fatti, ma attenzione al prezzo politico, culturale e di civiltà.

La Cina è la nazione più popolosa del pianeta con quasi 1,4miliardi di persone, il cui vasto territorio comprende praterie, deserti, montagne, laghi, fiumi e più di 14.000 km di costa. 
E' retta da un regime comunista, ma -pur conservando il dirigismo in economia- ha adottato il sistema di libero mercato, ed i suoi manufatti, che vengono realizzati a basso costo della manodopera, stanno ormai invadendo il mondo. Non solo, ma moltissime aziende europee chiudono le fabbriche per far realzzare i propri prodotti lì, in Cina. 
I giornali cinesi di oggi, gli accordi economici
che in queste ore vengono firmati dal loro
presidente, li presentano come espressione
di intesa con l'Unione Europea.  
Un regime siffatto continuiamo a chiamarlo comunista, tuttavia in Europa le Università insegnano che dirigismo in economia+libero mercato=fascismo.
La Cina, ancora oggi che è assurta a prima potenza del pianeta, al proprio interno non ha affatto risolto i problemi sociali, al punto che milioni di contadini  al suo interno sopravvivono nella miseria assoluta.

ATTENZIONE:
L'iniziativa cinese di effettuare grandi investimenti in Italia, soprattutto nei porti di Genova e Trieste, dà la sensazione, specialmente fra chi ha votato per i populisti -oggi al governo in Italia- che avremo ricadute positive nel nostro paese. 
La verità è, e resta, che la Cina ha trovato nel nostro Paese l'anello più debole, politicamente ed economicamente, per penetrare con i suoi prodotti a basso costo nel cuore dell'Europa. I due porti italani infatti sono a breve distanza dal resto dei paesi europei.
Questa circostanza spiega il perchè gli altri paesi europei preferirebbero che l'interlocuzione fra il gigante cinese e l'Europa debba avvenire mediante e attraverso le istituzioni UE.

Altra circostanza che stranizza nel modo di concludere affari della Cina è che essa, che finora ha preferito concludere accordi con singoli paesi (Germania, Francia e Gran Bretagna compresi), da paese che ufficiamente si professa comunista è invece -ed in realtà- un campione del libero mercato, mentre l'Occidente intero, (Stati Uniti compresi) che il libero mercato l'hanno sempre associato alle libertà politiche sono piuttosto diffidenti a  intrattenere flussi commerciali a 360° con essa. 
Perchè ? 
Perchè da perfetto paese dirigista in economia ma fautore del libero mercato esso è catalogabile come il paese oggi più autoritario del pianeta, dove gli avversari del regime non devono e non possono esistere. E' una dittatura fra le pù spietate dei nostri giorni, oggi egemone in Asia e Africa e spera di condizionare, domani, l'Europa.
E Trump si innervosisce, ma questa è un'altra storia.

venerdì 22 marzo 2019

Meridione ed elettorato. E' da credere che il Sud -dopo la sbornia grillina- possa passare a preferire il populismo leghista ?

Domenica si vota in Basilicata. Tutti danno per scontato il crollo del M5S che, alle scorse politiche, era assestato ad oltre il 42%.
Lo scontro elettorale avverrà -a quanto pare- fra il Centro-Destra, non più trainato da Berlusconi bensì da Salvini, ed il Centro-Sinistra. 
La Sinistra locale -che governa da oltre venticinque anni- si ritrova a sostenere Carlo Trerotola, che è miracolsamente riuscito a ricostruire un’alleanza ampia di centrosinistra che tiene dentro Mdp-Art. 1, i Verdi, i socialisti, Liberi e Uguali, Rifondazione ed altre sigle, compreso il centro progressista accanto al Pd; Pd qui maciullato negli ultmi anni da pesanti indagini giudiziarie.
L’obiettivo è lo svuotamento del bacino dei grillini, che qui il 4 marzo del 2018 ha fatto il pieno di voti e che oggi vive una sorta di sciogliete le righe.
La preoccupazione dominante, però, è che nel bacino del crollo grillino possa pescare – e anche parecchio – il Salvini con la felpa.
Molti a sinistra per esorcizzare il rischio Salvini, in Basilicata, rispolverano l’antico adagio di Pietro Nenni: “piazze piene e urne vuote”. 

La verità vera è che la gente del Sud ieri (2018) ha protestato contro le chiacchiere di Renzi, oggi (2019, Abruzzo, Sardegna) contro l'inconcludenza grillina e pensa adesso di vendicarsi votando il partito più nordista che esista: La Lega Nord che fu di Bossi e che adesso è di Salvini.

Il Pd, che adesso Zingaretti e ieri D'Alema, Prodi ed altri esponenti ancora vorrebbero resuscitare senza dargli un chiaro e credibile programma per il Meridione, ha sempre e purtroppo sistematicamente ignorato, nel senso di sconoscere, la realtà del Sud. 
I tanti politicanti del Sud (di tutti i versanti) sono da tempo più cercatori di favori che gente che tiene in testa esigenti progetti di rinascita e/o passionale senso civico di riscatto. 
Nella regione meridionali lo spopolamento ha assunto una velocità che solamente i politicanti che vediamo in giro (del pd, di Fi, della Lega e del m5s) non notano, non vedono e non sanno leggere.

Pure noi che viviamo, qui, attorno a Monti Sicani, ci stupiamo come i politicanti che gestiscono la Regione Sicilia e/o i piccoli centri dell'interno non si accorgono che nei nostri paesini in grandissma percentuale vivono solamente vecchi, con pensioni spesso misere. Non si accorgono, tanto è vero che piuttosto che attenzionare lo sviluppo socio-economico dei territori badano a finanziare feste, balli, palchi e suoni come se non valesse la pena occuparsi di ben altro, mentre purtroppo la barca umana e culturale del vivere locale affonda. Operano in pratica con strumenti atti a distrarre l'attenzione della gente, piuttosto che con quelli atti a svegliarla e chiamarla all'impegno civico e a quello dei diritti che competono ai cittadini della Repubblica. 

La Politica, di Destra e/o Sinistra, dovrebbe cominciare a capire che essa sta seduta sulla bomba a deflagrazione, ossia sul disinteresse civico, l'assenteismo dalle urne e pure sui voti di protesta (che -anche questi-  in forma illogica rischiano persino di favorire il nordismo della Lega e il populismo di estrema destra).

Italia-Cina. Da italiani ancora poco sappiamo su cosa stiamo offrendo alla Potenza che ignora i "diritti umani"

I rapporti tra Italia e Cina sono "eccellenti", ha detto Mattarella poche ore fa incontrando il Presidente-dittatore a vita della Cina, e l’intenzione è quella di "imprimergli sviluppo ulteriore" e di rafforzarli "nell'ambito del nostro partenariato strategico globale, sottoscritto dai due governi nel 2004", ha aggiunto il presidente. 

MATTARELLA:
VIA DELLA SETA -
"L'antica Via della Seta - ha proseguito Mattarella- fu strumento di conoscenza fra popoli e di condivisione di reciproche scoperte. Anche la Nuova deve essere una strada a doppio senso di percorrenza e lungo di essa devono transitare, oltre alle merci, anche idee, talenti, conoscenze, soluzioni lungimiranti a problemi comuni e progetti di futuro".
"Il contributo italiano alla 'Nuova Via della Seta della Conoscenza' ha un significato cruciale in un percorso che ambisce al confronto su nuove idee, progetti, scambi di conoscenze, opportunità scientifiche e tecnologiche e tendenze della contemporaneità" ha ribadito il presidente della Repubblica.
Secondo il capo dello Stato, "in vista del 50° anniversario delle nostre relazioni diplomatiche, che celebreremo nel 2020, occorre favorire dinamiche che consentano di dispiegare appieno il loro straordinario potenziale. La cultura è volano di un inesauribile arricchimento. Il suo contributo alla reciproca crescita è destinato ad aumentare ulteriormente, di pari passo con un'auspicabile, equilibrata espansione degli scambi economico-commerciali".

Il porto di Triesterientra in uno dei 30 accordi con cui inizia
il  Memorandum of undertanding che
sarà firmato in queste ore a Roma
dal Presidente cinese 
Xi Jinping e
dal Presidente del Consiglio 
Giuseppe Conte.
L'accordo è diviso in tre parti. La prima
riguarda un intervento sul nodo ferroviario
triestino che per il 70% fa capo a Rete Ferroviaria
 Italiana. Il progetto ha un valore di 200 milioni di euro,
dei quali 160 già finanziati, e comprende anche una
serie di investimenti ferroviari nelle aree di Trieste,
Villa Opicina, Monfalcone e Cervignano del Friuli.

La seconda parte riguarda un grande impianto
logistico da milioni di metri quadrati che i cinesi
stanno costruendo in Slovacchia, a Kosice.
Oggi, ogni giorno dal porto di Trieste partono treni
merci con destinazione la Slovacchia per cui l'Autorità
Portuale potrebbe entrare nel nuovo interporto slovacco
con una quota di minoranza.

La terza parte prevede lo sviluppo 
di progetti in Cina, per esempio,
piattaforme logistiche che potrebbero facilitare
 l'esportazione di prodotti italiani in Cina.

IL MEMORANDUM - E ancora: "La firma del Memorandum d'Intesa in materia di collaborazione tra Italia e Cina nell'ambito dell'iniziativa Belt & Road è un segno dell'attenzione da parte del governo italiano verso tale iniziativa, cornice ideale per un incremento delle collaborazioni congiunte tra imprese italiane e cinesi, per stimolare l'interesse di importanti realtà imprenditoriali cinesi ad effettuare investimenti produttivi in Italia e per realizzare concrete forme di apertura del mercato cinese in favore di operatori italiani" ha detto Mattarella, secondo il quale l'Italia auspica che si trovi un'intesa tra Usa e Cina "per ripristinare un commercio davvero aperto a livello internazionale" ha sottolineato il capo dello Stato nei colloqui con il presidente Xi Jinping. "Noi - ha spiegato - crediamo nel multilateralismo basato su regole e la Cina contribuisce anche grazie alle riforme interne".
DIRITTI UMANI - Inoltre, "anche alla luce del mandato italiano nel Consiglio dei Diritti umani delle Nazioni unite - ha aggiunto -, desidero auspicare che, in occasione della sessione del dialogo Ue-Cina sui diritti umani, che si svolgerà a Bruxelles, dopo quella che si è svolta a Pechino lo scorso luglio, si possa proseguire un confronto costruttivo su temi così rilevanti" ha affermato il Presidente della Repubblica.


Inoltre, occorre sviluppare ulteriormente i rapporti tra Cina e Ue "attraverso il dialogo commerciale e politico, per rafforzare la pace e la stabilità mondiale". "Il dibattito all'interno dell'Ue la sta rafforzando: nonostante contraddizioni e lacune, la dimensione europea è penetrata stabilmente nella vita dei cittadini".

XI JINPING:

Riferendosi a Roma e Pechino, Xi Jinping ha assicurato che "tra noi non c'è alcun conflitto di interesse, sappiamo come rispettare gli interessi della controparte".

COLLABORAZIONE - "Sono fiducioso che le prospettive di collaborazione" tra Italia e Cina abbiano "un futuro brillante" ha aggiunto, davanti ad una platea di rappresentanti italiani e cinesi dell'economia e della cultura. Roma e Pechino, ha sottolineato, "sono amici da lungo tempo, facendo sforzi continui per la collaborazione comune e approfondire l'amicizia tra i nostri due Paesi". 
Italia e Cina debbono "rafforzare le sinergie per valorizzare la collaborazione nel settore delle infrastrutture, nei settori logistici e portuali e dei trasporti marittimi, per costruire una serie di progetti qualificati lungo la Via della Seta".
Che, nella storia, "ci ha unito e ciò ha portato benefici, che funzionano sempre e questo sarà un ulteriore sviluppo per la collaborazione tra Stati" ha sottolineato. "Con l'Italia - ha aggiunto - non c'è mai stato nessun conflitto, vogliamo consolidare la fiducia politica" e valorizzare "la collaborazione nei trasporti, nei porti, nelle infrastrutture. Siamo disponibili a importare sempre di più prodotti italiani di qualità".


Inoltre, "i rapporti tra Cina e Ue sono molto importanti, guardiamo con favore a una Unione europea unita, stabile, aperta e prospera" ha detto parlando con Mattarella, sottolineando di guardare con rispetto al dibattito in corso all'interno dell'Europa. Xi Jinping si è detto comunque ottimista circa la possibilità che l'Ue riesca a superare i problemi attuali, anche perché la strada da percorrere per cercare un accordo tra 27 Stati è "complessa", ma la direzione è quella "giusta". 
E la Cina è pronta a dialogare con l'Ue sul tema dei diritti umani, ha assicurato Jinping.