Al solito, titoloni da giorni per la rissa pubblica Lega-5S intorno all’intesa con la Cina. In realtà in parlamento lavorano in silenzio da giorni buoni buoni per la mozione di martedì quando Conte va in parlamento. Tuttafuffa, e in troppi danno loro mano a spargere fumo.
ETTORE ROSATO, parlamentare pd
Mentre da Parigi arrivano scene di violenza e saccheggi da parte dei gilet gialli, non posso non ripensare alla foto di gruppo di Di Maio con Chanlençon, uno dei leader dell’ala più estremista del movimento.
ETTORE GIGLIOLI, docente di Letterature Comparate all'Università di Bergamo, collabora con "Il Corriere della Sera"
La bellezza è sempre un’apparizione.
MATTEO RENZI, già premier
Oggi Nicola Zingaretti inizia il suo lavoro come Segretario Nazionale del Pd. Un abbraccio a lui e a tutta la squadra che lavorerà con lui. L’Italia si aspetta dal PD una risposta allo sfascio di Salvini e Di Maio, non più polemiche interne. Avanti tutta! Buon lavoro, Nicola.
ENZO BIANCHI, già priore di Bose
Per aderire alla realtà, vivere la vita in pienezza e non essere preda delle illusioni che ingannano occorre accettare innanzitutto se stessi, il proprio corpo, ma anche chi ci ha messo al mondo, la nostra storia, i nostri limiti e le nostre fragilità.
FERRUCCIO DE BORTOLI, giornalista e scrittore
Abbiamo tutti negli occhi i volti dei ragazzi che venerdì scorso hanno manifestato per difendere l’ambiente nel quale viviamo. Alcune delle risposte alle loro giuste preoccupazioni non potranno che venire dall’Europa. Nessuno si illude che un Paese possa fare da solo in una materia, il clima, così drammaticamente complessa. A fine maggio si andrà al voto in 27 nazioni europee. Forse anche nel Regno Unito ma è un’altra storia. La Brexit, ricordiamo, è stata più una scelta degli anziani. Mentre cartelli e striscioni vengono riposti, la domanda che tutti dovremmo porci — se avessimo un po’ più di rispetto per le prossime generazioni — è una sola. Quanto giovane sarà il nostro voto europeo? Le istanze di quei meravigliosi ragazzi saranno ascoltate e, soprattutto, rappresentate? L’età minima per votare è 18 anni in quasi tutti i membri dell’Ue, Italia compresa. Ma c’è chi l’ha abbassata a 16 (gli anni di Greta Thunberg) come l’Austria. Il tema dell’elettorato attivo e passivo è, in molte parti d’Europa, un argomento d’attualità. Da noi no. L’età minima per essere eletti a Strasburgo è 18 anni, in alcuni casi 21. Indovinate però quali sono i Paesi con il limite più elevato per l’elettorato passivo? Italia e Grecia, tanto per cambiare insieme, con 25 anni. Ad Atene però votano i diciassettenni. Insomma, tra i tanti primati negativi, siamo anche i più disattenti ai diritti politici dei giovani. Con un paradosso. Molti ragazzi, costretti a emigrare e a lavorare all’estero, godono di diritti politici come residenti (articolo 39 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea) che in patria sono loro negati. Ovvero esistono cittadini italiani con diritti diversi sia per l’elettorato attivo sia per quello passivo.
Ora, non sarebbe male dare una risposta concreta alla voglia di partecipazione dei ragazzi dei cortei di venerdì. Il minimo, dovremmo dire. Non è ancora in vigore una vera e propria legge elettorale europea. Esistono per ora solo principi comuni sul sistema elettorale. L’Italia ha semplicemente esteso alla consultazione europea i limiti previsti per la composizione della Camera. Basterebbe una legge ordinaria. Forse non si fa più in tempo per fine maggio, ma il discuterne sarebbe almeno la prova di una sensibilità culturale negli anni colpevolmente assente. La democrazia rappresentativa è anche, e soprattutto, loro. A maggior ragione in un’epoca ricca di suggestioni per le scorciatoie pericolose della democrazia diretta digitale. «Nel nostro Paese si può diventare sindaci a diciott’anni, consigliere regionale ma non eurodeputato — spiega Paolo Balduzzi, docente alla Cattolica che ha appena pubblicato uno studio sull’argomento per Lavoce.info — abbiamo poi la quota più bassa nell’Unione europea di cittadini sotto i 40 anni sul totale della popolazione (il 40 per cento contro il 54 dell’Irlanda, la meno anziana). Tenendo conto delle barriere all’ingresso nelle istituzioni, si può dunque concludere che l’Italia è di gran lunga il Paese dell’Unione dove i giovani hanno meno potere politico potenziale»
LUIGI DI MAIO, Vice-premier
Oggi si celebra l’anniversario dell'Unità d'Italia, con la nascita dello Stato italiano. Mai occasione è stata migliore per ricordare l’importanza di un Paese unito e forte. Come rappresentanti dello Stato abbiamo chiare responsabilità e io non lo dimentico.
CARLO COTTARELLI, economista
Soldi pubblici buttati via: oggi sul Corriere Briatore dice che le concessioni balneari costano troppo poco.
E, come scrive Stella, il governo invece “ha donato ai vecchi concessionari-elettori una maxi proroga di 15 anni fino al 2034”. Guadagni privati, spese pubbliche. Perchè ?
ANNAMARIA FURLAN, segretaria nazionale Cisl
Auguri di buon lavoro a Zingaretti e Paolo Gentiloni eletti oggi Segretario e Presidente del Pd.
Speriamo che il nuovo gruppo dirigente metta al centro il tema del lavoro, del fisco e di una crescita equa del paese, valorizzando il ruolo indispensabile delle parti sociali.
NICOLA ZINGARETTI, neo segretario Pd
Facciamo una battaglia sulla scuola pubblica, chiediamo l'aumento degli stipendi dei e delle maestre, teniamo aperte le scuole anche il pomeriggio.
Puntiamo sul welfare e sulla sanità pubblica italiana.
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