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sabato 23 marzo 2019

Italia e Cina. Gli affari vanno fatti, ma attenzione al prezzo politico, culturale e di civiltà.

La Cina è la nazione più popolosa del pianeta con quasi 1,4miliardi di persone, il cui vasto territorio comprende praterie, deserti, montagne, laghi, fiumi e più di 14.000 km di costa. 
E' retta da un regime comunista, ma -pur conservando il dirigismo in economia- ha adottato il sistema di libero mercato, ed i suoi manufatti, che vengono realizzati a basso costo della manodopera, stanno ormai invadendo il mondo. Non solo, ma moltissime aziende europee chiudono le fabbriche per far realzzare i propri prodotti lì, in Cina. 
I giornali cinesi di oggi, gli accordi economici
che in queste ore vengono firmati dal loro
presidente, li presentano come espressione
di intesa con l'Unione Europea.  
Un regime siffatto continuiamo a chiamarlo comunista, tuttavia in Europa le Università insegnano che dirigismo in economia+libero mercato=fascismo.
La Cina, ancora oggi che è assurta a prima potenza del pianeta, al proprio interno non ha affatto risolto i problemi sociali, al punto che milioni di contadini  al suo interno sopravvivono nella miseria assoluta.

ATTENZIONE:
L'iniziativa cinese di effettuare grandi investimenti in Italia, soprattutto nei porti di Genova e Trieste, dà la sensazione, specialmente fra chi ha votato per i populisti -oggi al governo in Italia- che avremo ricadute positive nel nostro paese. 
La verità è, e resta, che la Cina ha trovato nel nostro Paese l'anello più debole, politicamente ed economicamente, per penetrare con i suoi prodotti a basso costo nel cuore dell'Europa. I due porti italani infatti sono a breve distanza dal resto dei paesi europei.
Questa circostanza spiega il perchè gli altri paesi europei preferirebbero che l'interlocuzione fra il gigante cinese e l'Europa debba avvenire mediante e attraverso le istituzioni UE.

Altra circostanza che stranizza nel modo di concludere affari della Cina è che essa, che finora ha preferito concludere accordi con singoli paesi (Germania, Francia e Gran Bretagna compresi), da paese che ufficiamente si professa comunista è invece -ed in realtà- un campione del libero mercato, mentre l'Occidente intero, (Stati Uniti compresi) che il libero mercato l'hanno sempre associato alle libertà politiche sono piuttosto diffidenti a  intrattenere flussi commerciali a 360° con essa. 
Perchè ? 
Perchè da perfetto paese dirigista in economia ma fautore del libero mercato esso è catalogabile come il paese oggi più autoritario del pianeta, dove gli avversari del regime non devono e non possono esistere. E' una dittatura fra le pù spietate dei nostri giorni, oggi egemone in Asia e Africa e spera di condizionare, domani, l'Europa.
E Trump si innervosisce, ma questa è un'altra storia.

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