Leggiamo sui giornali e apprendiamo dalla tv che la Cina sta ampliando "notevolmente" il suo arsenale nucleare dopo aver curato (=studiato) una sua "valutazione" sulla minaccia posta dagli Stati Uniti.
Il giornale prosegue evidenziando che l'atteggiamento Usa, teso ad evitare un coinvolgimento diretto nel conflitto ucraino, avrebbe convinto Pechino a dare maggiore enfasi allo sviluppo di proprie armi atomiche come deterrente.
La valutazione di Pechino è -in buona sostanza- che nel caso si aprisse un fronte analogo a quello Ucraino su Taiwan, gli Stati Uniti eviterebbero il coinvolgimento diretto (come accade in Ucraina) venendosi a trovare di fronte a una potenza in grado di rivaleggiare con loro in termini di arsenale nucleare.
Secondo il giornale statunitense, la Cina ha -quindi- accelerato la costruzione di un centinaio di silos missilistici nelle regioni occidentali del Paese, da cui i proiettili nucleari potrebbero raggiungere gli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti ora temono che Pechino possa attaccare a sorpresa Taiwan. Secondo altri punti di vista l'attuale, rinnovato impegno da parte della Cina, deriverebbe dal fatto che il suo arsenale atomico è considerato ormai datato e inadatto a rappresentare un vero deterrente efficace nei confronti di Washington.
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