Se scegliamo di avvalerci del 730 precompilato servendocici dello SPID o della Carta d’identità elettronica (Cie) o ancora della Carta nazionale dei servizi (Cns) è bene soffermarci su:
Le spese da detrarre
Il 730 precompilato può -anche- non essere del tutto aggiornato. I dati provengono dai diversi percettori delle spese indicate nel quadro E — strutture sanitarie, singoli professionisti, amministratori di condominio, banche, compagnie di assicurazioni, università, Inps, casse previdenziali e via continuando — ma potrebbero non essere del tutto completi: non tutti, sebbene tenuti a farlo, potrebbero aver trasmesso all’Agenzia delle Entrate i dati relativi agli importi incassati a fronte delle prestazioni, senza trascurare, peraltro, che anche i contribuenti hanno avuto la possibilità di opporre esplicito rifiuto all’invio dei dati che, in tal caso non vengono riportati nel precompilato, ma possono essere aggiunti dal contribuente.
Gli sgravi per i mutui prima casa e le spese d’istruzione
Discorso analogo vale per i mutui ipotecari: non sempre risultano precisi i dati relativi alla tipologia di finanziamento concesso, generando il dubbio se questo possa definirsi detraibile o meno. E possono sussistere dati non ancora incrociabili originati da vari "soggetti": alcune erogazioni liberali alle Onlus, spese d’istruzione (corsi a pagamento, viaggi d’istruzione), spese per l’attività sportiva dei figli o quelle per la badante o per gli assegni di mantenimento all’ex coniuge.
Può capitare, in pratica che se non si è "vigili", di perdere qualche sconto fiscale.
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