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venerdì 27 maggio 2022

Il Blog e le diverse vie per conoscere il mondo: L'Arte (1)

La Galleria Borghese

   Ci capita di leggere che nel 1902 lo Stato Italiano fece quello che con buona ragione viene, può essere, definito l'affare del secolo. Riuscì ad acquistare, dopo dieci anni di estenuanti trattative, la villa Borghese -a Roma- assieme al suo vasto parco.  La cifra sborsata fu ritenuta relativamente bassa: tre milioni e seicentomila lire di allora, comprensivi di tenuta, villa padronale e tutti i capolavori d'arte in essa contenuti. Ci basta riferire che lo Stato acquisì quel contesto nel dicembre del 1902 e che l'anno seguente, nel 1903,  il parco venne donato dallo Stato al Comune di Roma perché ritornasse al pubblico godimento del popolo romano, come aveva a suo tempo manifestato di volere il fondatore, il cardinale Scipione Borghese.

Davide con la testa 
di Golia
(Opera deòl Caravaggio, 1610 ca.)
  Avremo modo di raccontare come i politici di allora sapevano curare i beni comuni nell'interesse di tutti e della "cultura" territoriale. Ci piace per il momento cominciare a riportare qualche dato e qualche descrizione sulla Galleria.

  Una iscrizione riportata sul prospetto del teatrino del parco della sontuosa dimora recita: "Io, custode della Villa Borghese Pinciana, questo pubblicamente dichiaro: chiunque tu sia, purché uomo libero, non temere qui impacci di regolamenti; va pure dove vuoi, domanda quel che desideri; vai via quando vuoi". L'iscrizione fu voluta dal cardinale Scipione Borghese (1576-1633), appassionato collezionista d'arte antica.

  Il pittore Giovanni Baglione così descrive quella villa a metà del Seicento: "Fuori di porta Pinciana fece edificare un bel palazzo in una sua Vigna, o Giardino, o Villa, che vogliamo chiamarla, nella quale si trova ogni sorta di delizia, che desiderare, et havere in questa vita si possa, tutta adornata di bellissime statue antiche, e moderne, di pitture eccellenti, e d'altre cose eccellenti, e d'altre cose preziose con fontane, peschiere, et altre vaghezze (...) ". 

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  Le opere che stanno dentro la Villa vanno dal Rinascimento Italiano ai capolavori di Rubens, Domenichino e del Barocco romano.

  Ai nostri giorni la Galleria  Borghese comprende un nucleo unico al mondo per numero ed importanza di tele del Caravaggio e di sculture del Bernini. Ovviamente è meta turistica di visitatori di tutto il mondo. Dopo l'attento restauro della villa si è provato positivamente di fondere il contesto con le opere conservate per farne un insieme ricco. 

  Sul blog proveremo a soffermarci per qualche tempo su alcune di quelle ineguagliabili opere. 

  Il senso dei nostri testi ha -possono avere- valenza locale per Contessa Entellina. Nostro proposito è sollevare interesse; l'arte ha significato ovunque, pure sul nostro territorio. Bisogna saperne cogliere il messaggio. E noi a Contessa qualcosa a cui dare significato lo possediamo, se solo riusciamo a saperlo cogliere e soprattutto a saperlo gestire.

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