Presupposti trattati brevemente
e riviando analisi approfondite
A) Il bilancio degli enti pubblici, quindi del nostro Comune, della Regione Sicilia e dello Stato, è triennale. Con questo tipo di proiezione il legislatore europeo e quello nazionale vorrebbero additare una programmazione di lungo periodo e di ampio periodo per alimentare la crescita e la vivibilità locale. Ovviamente annualmente si procede a tarare il quadro economico-finanziario per renderlo aderente ai giorni che la comunità sta vivendo e a riproiettarlo di un ulteriore anno.
B) Ricordiamo ancora che è obbligatorio prevedere il Fondo crediti di dubbia esigibilità, una sorta di “paracadute” a garanzia degli equilibri, cioè una somma “messa da parte” per coprire i rischi derivanti da entrate accertate e iscritte a bilancio (crediti) ma di dubbio e/o difficile incasso; (esempio, molto frequentemente le sanzioni amministrative per violazione del codice della strada, la tassa per la raccolta e smaltimento dei rifiuti, ecc., diventano irrecuperabili per disparate ragioni).
C) Le entrate
-Il Bilancio nella sua più ampia distinzione contempla nella prima parte le ENTRATE e poi, successivamente distintamente tutte le voci delle uscite. Proprio come in un teorico bilancio familiare, dove consideriamo pure le giacenze (o i depositi bancari). Grosso modo tutte le pubbliche amministrazioni articolano i loro bilanci allo stesso modo, fermo restando i tantissimi vincoli legislativi da tenere in considerazione.
-L’analisi delle entrate (=risorse finanziarie di cui il Comune può disporre), è importante. Una politica corretta delle entrate migliora, rende credibile, la possibilità di perseguire gli obiettivi che l’Amministrazione comunale, regionale o statale propone e si propone per accrescere il benessere dei cittadini. L'obiettivo non è quello di essere fiscali con la gente, ...cattivi, l'obiettivo delle amministrazioni pubbliche è di sviluppare il potenziale di benessere della collettività, ovviamento provando ad essere equi nel distribuire il peso delle entrate.
-Le voci di entrata sono tantissime. I politici su ciascuna voce, nei dibattiti preliminari all'approvazione trovano più motivi per dibattere, evidenziare, dissentire (o convenire). Ogni voce va infatti a gravare su segmenti precisi della societa', della gente. Come evitare il dibattito su questi versanti ? Gli argomenti vanno sviluppati anche nel caso che le voci restano immutate rispetto all'anno precedente. L'analisi va fatta riverificando condizioni, aspettative e quadro sociale.
Tante sono le voci di entrata
ma per essere "entrate" vere prima occorre che siano "accertate"
-L’entrata di un Comune o di qualsiasi ente nasce (nel senso che comincia a concretizzarsi) quando si perviene all’accertamento, cioè quando sono individuate: (a) la persona debitrice, (b) la cifra dovuta, (c) la ragione (o la motivazione) e (d) la scadenza. La fase dell'accertamento, con le motivazioni ricordate, servirà riprenderla in seguito nella logica del ragionamento che ci stiamo proponendo. Per adesso basta ricordare che nessun ente può pretendere un incasso se prima non assolve alla fase dell'accertamento.
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Non stiamo divagando. Quanto andiamo accennando via via sono elementi, piccoli tasselli, che ci serviranno quando vogliamo/dobbiamo apprezzare o dissentire dai documenti che le amministrazioni pubbliche presentano sotto la voce "Bilancio di Previsione". Ogni voce del Bilancio deve infatti essere letta e filtrata attraverso alcuni concetti. Perora abbiamo messo in luce i concetti di:
--Entrate (non distinguendo se sono imposte, tasse o tariffe ...)
--Accertamento (appurando di che natura è quell'entrata: imposta, o tassa o tariffa .... e chi è il debitore, nonchà l'entità dell'entrata).
Proseguiremo senza fretta e in forma elementare. A chi non piace il metodo "elementare" suggeriremo in appresso alcuni testi di finanza pubblica.
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