I Comuni hanno già in cassa i soldi arrivati dalla Protezione Civile, dalla Regione e pure dallo Stato per pianificare l'erogazione da far pervenire alle famiglie che versano in situazione disagiata.
Molti Comuni hanno già messo nero su bianco le linee di condotta su cui intendono muoversi ed hanno fissato criteri e documentazione che intendono acquisire: infatti il denaro è "pubblico" ed il Sicilia non ci vuole molto a che l'intervento pubblico diventi clientelismo.
In linea generale i Comuni hanno bisogno di acquisire da ciascun richiedente una autodichiarazione, che in taluni luoghi può arrivare anche per via telematica, sul reddito e altri contributi eventualmente acquisiti.
Non basta la richiesta, l'ente dovrà inoltre valutare la posizione familiare di coloro che hanno fatto la domanda e risultano contemporaneamente beneficiarie del Reddito di cittadinanza.
Non è detto che debbano essere escluse a priori, ma si dovrà valutare caso per caso lo stato di reale necessità. Serve in sostanza una istruttoria dell'ufficio che deve restare agli atti.
L'emergenza si protrarrà ancora per alcune settimane e con essa -specialmente nel Meridione- si accompagna il bisogno alimentare di tante famiglie.
Così la pensa il sindaco di Palermo Orlando. In città sono 15mila le famiglie che hanno chiesto il sostegno ed il sindaco ha dichiarato: “Quello che è certo è che già da giovedì molte famiglie saranno contattate per procedere nell’accesso a questo innovativo sistema di assistenza. Un vero e proprio miracolo organizzativo se si considera che stiamo parlando della gestione di migliaia di persone e che solo domenica sera il Governo nazionale ha reso noto il proprio provvedimento e solo oggi si sono definiti una serie di parametri con la Regione. Quello che vorrei fosse chiaro a tutti è che al di là dei toni polemici degli agitatori e degli sciacalli, in questo momento vi è un incredibile e straordinario sistema istituzionale che con grande sinergia sta lavorando per alleviare le difficoltà delle famiglie".
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