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mercoledì 22 aprile 2020

22 Aprile

22 Aprile 1994
Muore Richard Nixon37° presidente degli Stati Uniti dal 1969 fino al 9 agosto 1974. Finora è l’unico presidente dimissionario della storia degli Stati Uniti.

Come lo vedeva Henry Kissinger 
Ho sempre pensato che per spiegare la personalità di Richard Nixon sarebbe stata necessaria l’abilità di Shakespeare.
Prima di tutto, c’erano così tanti Nixon! Deve essersi sentito rifiutato da qualcuno in giovane età. […] Nixon non aveva grandi amici, neanche io gli ero molto amico. Non aveva vita sociale. Non si vedeva con nessuno. […]
Bisogna ricordare che non era dotato per fare il politico. Odiava conoscere nuova gente, era un timido. Si sentiva sempre minacciato. […] Dopo ogni discorso, pretendeva che i suoi assistenti lo chiamassero per dirgli che era stato bravo, il che lo convinceva di non essere stato poi così male.
La mia influenza dipendeva dal rapporto con Nixon. Lo chiamavo 10 volte al giorno e lo incontravo ogni volta che potevo. Passavamo molto tempo a conversare con ardore. […]
Nel gennaio 1969, gli Stati Uniti erano in una condizione particolarmente complicata. / Erano passati 3 anni dall’inizio della Guerra in Vietnam. In quell’anno, la protesta era diventata agguerrita e violenta. / A livello internazionale, non aveva mo rapporti con la Cina. / I rapporti con l’Unione Sovietica erano congelati / e i russi stavano costruendo una base sottomarina a Cuba. / Quindi il presidente non era paranoico quando parlava di un problema di matrice comunista nel mondo.[…].
L’amministrazione Nixon iniziò il 20 gennaio. Tre settimane dopo i vietnamiti diedero inizio a un’ offensiva che uccise tra i 4 e i 500 americani in una settimana. / La nostra strategia prevedeva il ritiro delle truppe e, allo steso tempo, la protezione dei nostri alleati nel sud del Vietnam. […] Il Vietnam del nord pretendeva il ritiro incondizionato delle truppe americane. / In pratica si parlava di una resa / cosa che non era, ovviamente accettabile. / Un conservatore con una storia politica personale più che (ic) ventennale, non avrebbe mai inaugurato la sua amministrazione annunciando una resa incondizionata. Era l’unica possibilità che avevamo, ma era inconcepibile. […]
 Nell’agosto del ’69 iniziammo una serie di incontri segreti a Parigi con i nord vietnamiti. / Ero giunto alla conclusione che la guerra non potesse essere vinta sul campo, per questo volevo negoziare. Il mio principale oppositore era Le Duc Tho. / Nonostante mi abbia fatto invecchiare prematuramente, debbo dire che era un uomo notevole. Veniva dalla capitale di un paese lontano e non aveva esperienza in campo internazionale. Aveva vissuto come un rivoluzionario e ora si trovava davanti l’opposizione di una superpotenza, eppure non perse mai la sua compostezza. Era tenace e sempre educato. Era ostinato e impeccabile. […] Il suo compito non era negoziare. Il suo compito era spezzare la nostra volontà, sfruttando le nostre divisioni interne. In America venivamo costantemente accusati di non volere un accordo...

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