Sicilia
Il Presidente Musumeci:
-- "È chiaro che viviamo tutti con sofferenza questa assurda condizione. Mi
sento vicino ai milioni di siciliani costretti a rimanere a casa e che stanno dando una bella dimostrazione di disciplina e di civismo a tutti gli italiani".
«Se oggi i numeri ci danno ragione è perché sin dall’inizio abbiamo voluto seguire la linea del rigore e della prudenza. Se guardo ai numeri delle altre Regioni mi sento autorizzato a dire che il sistema sanitario siciliano ha retto e sta reggendo abbastanza bene. Ed è merito di una sana programmazione, ma anche di un appassionato impegno dei medici, degli infermieri e di tutti gli operatori sanitari. Anche loro alla prima esperienza. Certo non sono mancati anche in Sicilia episodi di carenze e qualche errore: ne faremo tesoro per il futuro, anche perché, lo ripeto, non è finita qui».
Come si studia e si formano i nostri ragazzi:
La Sicilia, insieme alla Puglia, è la prima Regione del Sud per creazione di classi virtuali, la decima in tutta Italia, un ottimo risultato se si considera che è al penultimo posto per numero di famiglie che non possiedono un computer o un tablet in casa. A dirlo è il prof. Lagalla, assessore regionale all'Istruzione.
La Sicilia si attesterebbe intorno al 44% per numero di nuclei familiari sprovvisti di un computer in casa; e si trova al decimo posto dello scenario nazionale per numero di classi virtuali formate a seguito della sospensione delle lezioni.
La sola piattaforma Fad (continualascuola.it), conta ad oggi 1.505 classi virtuali, create da 268 istituti scolastici, grazie alla registrazione di 2.824 docenti. Ad essa si aggiungono le numerose altre disponibili in rete e l’uso dei più diversi sistemi di collegamento a distanza attivati da scuole e docenti.
Pasquetta a casa
Le forze di Polizia stanno conducendo in tutta l'Isola l'operazione di controllo che vede impegnate polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia locale, esercito e guardia costiera per un servizio definito «non di repressione, ma di protezione» e "a garanzia che nessun altro debba ammalarsi per l'egoismo o la superficialità di pochi".
Quindi il rinnovo dell’invito a «restare a casa».
Contessa
Nella nostra isola di residenza, Contessa Entellina, tutto quanto sta accadendo altrove ha sì aspetti straordinari nel senso che esiste l'obbligo di restare a casa disposto sia dai media che dalle autorità locali.
Ieri sera addirittura una auto con l'altoparlante invitava tutti a restare a casa, come se a Contessa per le strade dell'abitato -in tempi ordinari- c'è mai stato da decenni in quà traffico, o la piazza è mai stata affollata di gente.
Riteniamo, noi, ma ciascuno la pensi come vuole, che crea più animo di "tensione?" o di "ansia?" il muoversi degli organismi pubblici -in una realtà socialmente ed economicamente ferita come la nostra dall'emigrazione e dalla mancanza di futuro- che il coronavirus che sta trovando il paese, e non esageriamo, disabitato. Ci auguriamo che nel post-coronavirus si prenda atto della vera realtà locale. Si, ci auguriamo che almeno chi deve per dovere istituzionale si accorga che accanto alla gravità del coronavirus qui, da noi, da decenni a fare male alla comunità è stata e continua ad essere l'emigrazione.
Buona Pasqua ai nostri pochi, ma fedeli lettori. Buona Pasqua anche a chi non condivide la linea del nostro Blog.
P.s.
La notte di Pasqua, sotto il profilo religioso, ovviamente è trascorsa con le liturgie del rito bizantino e romano privi della partecipazione dei fedeli e trasmessi in streaming e per via degli altoparlanti posti nei campanili delle due parrocchie: S. Annunziata e Maria della Favara.
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