Oceano Atlantico: il transatlantico Titanic nel corso del suo viaggio inaugurale cozza contro un iceberg; affonderà nelle prime ore del 15 aprile.
Era il 10 aprile 1912 quando il colosso della White Star Line, il Titanic, salpò per la prima (e ultima) volta. La durata del viaggio inaugurale del grande transatlantico doveva essere di otto giorni: dopo la sua ultimazione, il 31 marzo 1912, la nave partì da Belfast il 2 aprile per giungere a Southampton (Regno Unito) due giorni dopo.
E’ proprio da lì che il Titanic partì per New York, comandato dal capitano Edward John Smith che compiva così il suo ultimo viaggio prima del pensionamento, coronamento di una lunga e brillante carriera durata oltre 40 anni. In una sua celebre dichiarazione aveva affermato di “non riuscire a immaginare alcun tipo d’infortunio che potesse accadere a questi nuovi transatlantici, poiché la tecnica di costruzione era andata ben oltre gli incidenti che si potessero allora immaginare”.
La nave entrò in collisione con un iceberg alle 23:40 (ora della nave) di domenica 14 aprile 1912, quattro giorni dopo la partenza. L’impatto provocò l’apertura di alcune falle lungo la fiancata destra del transatlantico, che affondò 2 ore e 40 minuti più tardi (alle 2:20 del 15 aprile) spezzandosi in due tronconi.
Il Titanic affondò nell’Oceano Atlantico a poche miglia di distanza dalla città di New York. In particolare, poppa e prua vennero ritrovate a 600 metri di distanza tra di loro.
Persero la vita 1.518 dei 2.223 passeggeri imbarcati, compresi gli 800 uomini dell’equipaggio. Solo 705 persone riuscirono a salvarsi (alcune di esse morirono subito dopo essere salvate dal Carpathia), 6 di queste salvate fra la gente finita in acqua.
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