In vista della prossima "riapertura" del Paese, prevista per il quattro maggio, i Comuni tramite le organizzazioni rappresentative hanno presentato al Governo una serie di richieste.
1) "Assicurare a Comuni e Città metropolitane risorse congrue per la spesa corrente alla luce della imponente riduzione di gettito fiscale, con particolare riferimento all'azzeramento delle imposte di soggiorno e di occupazione del suolo pubblico e alla forte riduzione della Tari".
2) "rifinanziare i cosiddetti buoni spesa già erogati dai Comuni e assegnare ai Sindaci un plafond di risorse per il sostegno al reddito strettamente legato agli effetti sociali ed economici dell'emergenza".
3) "Ripartire con gradualità secondo regole certe e chiare e misure attuabili si deve ed è possibile.
-Servono linee guida nazionali sui vari ambiti e settori.
-Serve definirle ed avere il tempo congruo per prepararsi.
-Serve più di tutto massima chiarezza e condivisione fra i vari livelli di governo - Comuni - Regioni - Stato- su chi fa che cosa e con quali risorse".
4) "Ripartire con certezze in sicurezza" composto di 10 punti.
5) I comuni chiedono anche di «Migliorare il coordinamento delle misure di sostegno economico per i numerosi settori produttivi colpiti duramente dall'emergenza in modo da assicurare a tutti liquidità in tempi rapidi ed effettivo sostegno con particolare attenzione al settore turistico e balneare».
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