Gli scienziati provano a smorzare gli entusiasmi sulla quasi completa riattivazione del Paese che (ipoteticamente) viene fissata al 4 maggio.
Ad accelerare sulla ripartenza sono stati nei giorni scorsi, paradossalmente, i governatori dei territori messi peggio sotto il profilo sanitario. Il presidente del Veneto, Zaia, "dichiara guerra" al Sud perché il campano De Luca ha "osato" parlare di chiusura dei confini a fronte dell'evidenza che i contagi nel Meridione sono venuti dal Nord. Il leghista lombardo Fontana viene accusato di "mistificazioni" sulle Rsa (residenze sanitarie anziani).
In Sicilia Musumeci si affida agli esperti: ripartenza "con le attività a più basso rischio" rafforzando le misure di distanziamento sociale e i dpi
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