Stesso
giorno di morte degli scrittori William Shakespeare, Miguel
de Cervantes e Garcilaso
de la Vega motivo per cui l’UNESCO ha proclamato questo
giorno “Giornata
mondiale del libro e del diritto d’autore”.
Il piacere della lettura di un buon libro è una ricchezza da riscoprire. Tanto più in tempi di quarantena. La 25ma Giornata mondiale del libro del diritto d’autore si celebra quest’anno in piena emergenza coronavirus.
Una rosa e un libro
Fissata fin dalla sua proclamazione, nel 1995 da parte dell’Unesco, al 23 aprile, data della morte di Cervantes, Shakespeare e Inca Garcilaso de la Vega, questa ricorrenza affonda le radici in Catalogna nella memoria liturgica di San Giorgio, sant Jordi, patrono della regione. Qui, secondo la tradizione, le donne rispondono al dono delle rose da parte dei loro innamorati, con un libro.
Non a caso i librai di Barcellona sono soliti regalare una rosa per ogni volume venduto. Quest’anno a causa delle misure per contenere il Covid-19 il “Dia del llibre” non sarà caratterizzato come di consueto dai colori delle bancarelle che riempiono di vita la Rambla de Cataluña; tuttavia non mancano le iniziative per celebrare online questa giornata ideata dallo scrittore ed editore valenciano Vincent Claves Andrés, celebrata per la prima volta in Spagna dal re Alfonso XIII il 7 ottobre 1926, giorno della nascita di Cervantes, e spostata dal 1930 al 23 aprile.
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