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mercoledì 29 aprile 2020

Come funzionerà la Fase 2 ? Si starà attenti agli indici statistici e si piglieranno provvedimenti di volta in volta

Nel consentire la libera circolazione all’interno dei comuni, ma non da una regione all'altra, i governanti è segno che si atterranno al  trial & error; provaci e guarda se ci hai azzeccato, o no. 
Il sistema sottintende: se no, riprova di nuovo, finché non ci riesci. 
Si vuole -praticamente-  rassicurare il paese che non si sta procedendo alla cieca. 
Nella fase II, il trial è il tentativo di allargare progressivamente le maglie della rete di contenimento (prendendo tutte le precauzioni possibili), aspettare un certo intervallo di tempo, valutabile in un paio di settimane, e osservare le conseguenze di ogni ulteriore allentamento delle restrizioni. 
La stella polare che guiderà questo cammino sarà quindi il controllo dei nuovi contagi. Che vanno contenuti al di sotto di un “fattore di riproduzione” di 1.

In pratica bisogna tenere presente che
==L’epidemia non è ancora finita, ci sarà un aumento fisiologico dei casi. 
==Si procederà -come riportato sopra- con il metodo del “trial & error”: si vede come va e si decide di conseguenza. Ogni 15 giorni, a partire dal 4 maggio, si farà il punto per capire se continuare ad ampliare le libertà, oppure restringerle. 
== Nessuna ovviamente immagina che non ci saranno nuove infezioni. La statistica, una metodica che sta avendo tanto successo in questi giorni, assicura che ci saranno altre vittime. Ma non si poteva restare ancora chiusi in casa e tenere fermo il Paese.
== L'impegno sarà tutto dedicato a ridurre la circolazione del covid e di valutare il rapporto tra rischi e benefici.

Le novità:
Si potranno fare le visita ai “congiunti” ed è consentita la ripresa delle attività sportive all’aperto.
Le progressive riaperture delle varie attività commerciali sono scadenzate al 18 maggio e al primo giugno.

La Statistica, scienza matematica che ha a che fare con l'epidemia ?
Si presume che Conte, e chi per lui, si sia attenuto alla teoria scientifica per le svariate condizioni. 
La teoria permette di eseguire calcoli necessari alla valutazione degli effetti conseguenti alle possibili azioni che saranno compiute.  Ma non sempre esistono teorie che possano guidare la scelta.  Si possono pertanto avere indicazioni, ma non vie certe.
Si potranno pertanto ancora verificare casi più o meno sporadici, ma essi andranno riducendosi al minimo.

Come capire 
L’evoluzione dell’epidemia di Covid 19 può essere spiegata ipotizzando che all’inizio ogni malato infettasse due soggetti sani (in realtà un po’ di più), corrispondente a un “fattore di riproduzione” R0=2. 
Questo meccanismo di propagazione comportava l’aumento esponenziale dei malati. Se, anziché due persone, un malato ne infettasse tre, ovvero R0=3, l’aumento sarebbe sempre esponenziale e ancora più veloce. 
Al contrario, per un R0 minore di 2, l’aumento esponenziale sarebbe più lento, fino al valore limite di R0=1.
 Il valore 1 è uno spartiacque: per R0 minore di 1 l’epidemia si spegne da sola, perché al virus viene a mancare il terreno di caccia.  
R0 minore di 1 significa che, a ogni passaggio infettivo, il numero dei malati diminuisce e, alla fine, nessuno è più contagiato. 
L’immunità di gregge, che si realizza quando molti soggetti diventano immuni, perché guariti (o, quando possibile, vaccinati), corrisponde proprio a questa condizione: il valore di R0 che, in assenza di soggetti immuni, sarebbe stato maggiore di uno, viene ridotto a un valore inferiore a uno e il contagio, un po’ alla volta, cessa. 
Le misure igieniche, la sanificazione degli ambienti, la separazione tra gli individui e l’adozione dei dispositivi di protezione svolgono una funzione analoga alla presenza dei soggetti immuni, cioè abbassano il coefficiente R0 sotto la soglia critica di 1. 
Viceversa, dove non si dovessero rispettare queste prescrizioni, R0 tornerebbe rapidamente al suo valore naturale e si accenderebbe un nuovo focolaio epidemico.

Cosa si immagina ?
L’Istat stima circa diecimila decessi all’anno collegati all’influenza stagionale, o alle sue complicanze, e alcune di esse sono proprio polmoniti acute. 
Oggi siamo consapevoli della presenza del virus e attentissimi a ogni possibile rischio di nuove insorgenze dell’epidemia. Nel malaugurato caso che dovessero verificarsi, il paese è in grado di circoscriverle ed estinguerle senza dover estendere le misure di contenimento, come è stato necessario fare in queste settimane ultime.

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