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mercoledì 8 aprile 2020

8 Aprile

8 Aprile 2010
Il presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama e il presidente russo Dmitri Medvedev firmano nella sala Spagnola del Castello di Praga il trattato sulla riduzione delle armi strategiche.

Il Trattato di Praga dell'8 Aprile 2010 è il più importante accordo per la riduzione della minaccia nucleare degli ultimi 20 anni. E’ il primo accordo ufficiale sulle armi nucleari che include verifiche tra gli Stati Uniti d’America e la Federazione Russa, il precedente accordo si riferiva infatti ancora all’Unione Sovietica.

 L’accordo può per chiarezza essere definito come START 3 o Trattato di Praga per distinguerlo dal Trattato START del 1991 e dal Trattato START II del 1993. 

 Cosa prevede il Trattato di Praga 
L’accordo non è relativo al disarmo nucleare in senso stretto inteso come eliminazione di un sistema d’arma, ma riguarda misure per la riduzione e la limitazione degli armamenti strategici offensivi. 
L’accordo riguarda esclusivamente la riduzione del limite massimo del numero di testate nucleari e di vettori di lancio operativi che ciascun paese può possedere. I vettori di lancio saranno eliminati o riconvertiti a usi militari convenzionali, mentre le testate nucleari saranno messe in riserva, ma saranno comunque utilizzabili in caso di conflitto. In alcuni casi non è prevista nessuna reale riduzione o limitazione in quanto il numero di componenti dell’arsenale nucleare militare è già oggi al di sotto dei limiti imposti dal Trattato di Praga. 
L’accordo non riduce del 30 per cento, o di un terzo le testate nucleari, né i rispettivi arsenali nucleari. Gli arsenali nucleari degli Stati Uniti d’America e della Federazione Russa rimangono inalterati da questo Trattato, i due paesi continuano ad avere tra le 19.400 e le 21.400 testate nucleari circa, che risalgono alla Guerra Fredda. 

Il numero è una stima esposta all’incertezza, poiché il numero esatto non è noto. 
I governi dei due paesi (e in particolare la Russia che si distingue per la mancanza di trasparenza) rifiutano di rendere pubbliche anche le informazioni più elementari e non rilevanti per la sicurezza come il numero aggregato di testate nucleari in attesa di smantellamento, il numero di testate nucleari non strategiche e il numero di testate nucleari smantellate ed eliminate ogni anno. 

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