
Riflessioni sull’entroterra siciliano
La risposta che con immediatezza ha fornito Pino, un contessioto, alla domanda: Perché’ non si sanno spendere produttivamente i soldi pubblici? e’ stata: Perché ai posti dei politici siedono i politicanti.
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4) Il Mezzogiorno italiano, la Sicilia su cui ci interessa riflettere, sono caratterizzati a vista d’occhio di noi che qui risiediamo da :
=a) un sistema produttivo sopratutto agricolo che non crea lavoro e dall’inefficienza di tutti i servizi pubblici. Bastano questi due indici per giungere a drasticamente giudicare negativamente l’intero assetto produttivo e quello civile. Sotto il profilo civile e sociale il quadro in verità è ancora più ampio. All’interno dello stesso Mezzogiorno si registrano differenze sensibili, per esempio tra la fascia tirrenica e adriatica, con quest’ultima che sta decisamente meglio rispetto all’altra. Ciò che invece può essere visto come fenomeno complessivo è la costante distanza rispetto al resto del Paese, ossia la nostra arretratezza complessiva.
=b) l’Italia intera che rallenta e il divario Nord/Sud che non si assottiglia ma permane uguale. Segno che il Meridione soffre dei propri problemi e di quelli della realtà nazionale di cui è parte. Peoccupanti sono soprattutto e purtroppo le prospettive. C’è un punto dal quale non si può prescindere: così come nell’Ottocento a trainare l’economia era la campagna, l’agricoltura, e nel Novecento l’industria, oggi a fare da motore è il terziario avanzato (= Non è più il pubblico, la Pubblica Amministrazione) sono i servizi privati avanzati ai nostri giorni a creare sviluppo, crescita ed occupazione. E pero’ è molto difficile per chi in passato non ha avuto un’industrializzazione avanzata avere oggi un terziario avanzato.
=c) Il Meridione che non cresce" e’ ancora, dovuto a una serie di altri fattori strutturali, demografici ed economici, tra cui lo spopolamento, la perdita di capitale umano (in particolare i giovani laureati) e un divario economico e sociale persistente rispetto al resto d'Italia. Questo fenomeno è alimentato da bassa fecondità, scarsa immigrazione, e un saldo migratorio negativo che vede un esodo verso il Nord del Paese.
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