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lunedì 17 novembre 2025

Politica, economia, sociologia e diritto

 

Il welfare state (o Stato sociale)
è un modello di Stato che
interviene per garantire il
benessere e la sicurezza
economica dei cittadini,
fornendo servizi e assistenza
in vari ambiti come la sanità,
l'istruzione, le pensioni e i
sussidi di disoccupazione

L'obiettivo è proteggere i
cittadini dai rischi sociali e
promuovere l'uguaglianza e
il benessere sociale.


Il sociale ridotto a privilegio. 
Il welfare state, ovvero il
sistema sociale Italiano, come
un ghiacciaio, scivola a valle.
I fondi diminuiscono e
caleranno ancora. Il diritto alle
prestazioni sociali è tra i più
importanti tra tutti i nostri diritti,
ma al tempo stesso è il più
fragile e il più evanescente.
Ad aumentare le
disuguaglianze, ci pensa la
legge di b
ilancio. Meno cinque
miliardi di euro in pochi anni.
 I “sacrifici” vengono chiesti alle
fasce deboli del Paese: minori,
 anziani, non autosufficienti e
poveri. 
Una morsa: una legge
di bilancio che non interviene
sulle priorità del Paese, cioè
sconfiggere le disuguaglianze,
ma le aumenta. 
La legge di
bilancio 2025-27 evidenzia una
significativa riduzione delle
risorse destinate a settori
chiave delle politiche sociali.
 I tagli colpiscono il fondo per
le politiche sociali, la lotta
alla povertà e il sostegno
agli Enti del Terzo Settore






Cosa intendiamo per Welfare State 

Poco dopo che Adolph Hitler nel gennaio 1932  era diventato cancelliere, Franklin D. Roosevelt nel marzo di quello stesso anno assunse la presidenza negli USA. Collegandosi alle correnti del progressismo democratico americano e al riformismo portato avanti  da Theodore Roosevelt e di Wilson, il nuovo presidente avviò con il lancio di un “nuovo patto” politico e sociale (New Deal), un corso di rinascita del Paese,  basato sul controllo dello Stato sulle imprese, su rapporti di fiducia tra potere pubblico, imprenditori e organizzazioni dei lavoratori, sul varo di una legislazione sociale a sostegno degli strati più deboli. Roosevelt riuscì a strappare la popolazione americana allo stato di depressione spirituale e a ridarle la fiducia nel proprio futuro. Nella sua opera egli fu favorito dal fatto che in America  le forze antidemocratiche di sinistra e di destra restarono marginali, mentre la tradizione democratico-liberale aveva radici assai forti, analoghe a quelle che essa possedeva in Gran Bretagna; e che quindi la crisi del 1929 non attivo’ movimenti anticapitalistici in alcun modo paragonabili a quelli esistenti in Europa. Seppure non fu in grado nel decennio precedente la seconda guerra mondiale di attuare una robusta ripresa economica, Roosevelt conseguì un grande successo con l’assicurare la ripresa politica e spirituale dell’America nel quadro delle istituzioni democratiche. In questo senso il caso americano costituì l’esatto rovescio di quello tedesco.

Di grande importanza e strettamente collegate alle risposte date in Europa e in America  agli effetti della crisi del 1929, fu lo sviluppo imponente dell’intervento statale nell’economia e delle politiche sociali pubbliche a sostegno degli strati sociali più disagiati che presero poi il nome di Welfare State o “Stato del benessere”. Nei paesi capitalistici la crisi economica e il discredito del laissez-faire portarono lo Stato ad intervenire largamente nell’economia sia stabilendo nuove forme di controllo sulla finanza e sull’industria, e sia costituendo aziende pubbliche e ponendo sotto la propria responsabilità la gestione di fondamentali servizi di interesse collettivo. Questa tendenza si fece particolarmente forte in Italia. Naturalmente la forma estrema di statalismo economico era quella esistente nell’Urss, dove era stata abolita la proprietà privata. Contemporaneamente, tanto nei paesi democratici  quanto in quelli non democratici lo Stato prese a varare, anche per esigenze di consenso politico, significative misure di legislazione sociale a sostegno degli strati più deboli. Il benessere materiale dei cittadini -cui vennero così riconosciuti dei “diritti sociali”- fu sentito come una responsabilità pubblica. Esistevano da tempo dei precedenti in materia, ma la catastrofe del 1929 accelerò tali misure e ne ampliò l’ambito. I governi che dapprima andarono più avanti in questa direzione furono quelli a direzione socialdemocratica specie nei Paesi scandinavi. Nel corso della Guerra liberali di sinistra e laburisti inglesi misero a punto un organico piano di welfare che dopo il 1945 avrebbe costituito un modello per la Gran Bretagna e molti altri paesi.

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