Vittorio, un contessioto, riportera’ impressioni, commenti e riflessioni che puntano a riconoscere alla Sicilia un qualsivoglia primato o nell’arte o nella natura o nel clima e persino nella cucina. Si tratterà di brani enunciati da personaggi che hanno ammirato la Sicilia come un incantevole, profondo e coinvolgente luogo dell’anima.
La Sicilia ha sempre ispirato ai figli e ai suoi più famosi visitatori versi e parole che ne esaltano il fascino e la bellezza.
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Alla domanda “come si può essere siciliani”, Sciascia collega una lingua parlata priva del tempo futuro:
“La paura del domani e l’insicurezza qui da noi sono tali che si ignora la forma futura dei verbi. Non si dice mai “Domani andrò in campagna”, ma “dumani, vajiu in campagna”, domani vado in campagna. Si parla del futuro al presente. Così, quando mi si interroga sull’originario pessimismo dei siciliani, mi viene voglia di rispondere: “come volete non essere pessimisti in un paese dove il verbo al futuro non esiste?”.”

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