Vittorio, un contessioto, riportera’ impressioni, commenti e riflessioni che puntano a riconoscere alla Sicilia un qualsivoglia primato o nell’arte o nella natura o nel clima e persino nella cucina. Si tratterà di brani enunciati da personaggi che hanno ammirato la Sicilia come un incantevole, profondo e coinvolgente luogo dell’anima.
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“Catania è comunque la mia casa dell’anima. Non si va mai via dalla propria città”.
.. Nella classica piazza siciliana dove s’incontrano gli amici, si parla di cose che possano avere un senso, si raccontano aneddoti. …. …. occasione per riflettere e riprendersi un po’ di quei valori che sono andati perduti. Nel fare questo attraversiamo vari umori: da Tomasi Di Lampedusa a Giuseppe Fava, da Camilleri al grande Ignazio Buttitta. Si parla di emigrazione, il racconto della mia “carusanza” nel quartiere del “Fortino” durante gli anni ’50. Il tutto accompagnato da immagini e dal suono delle fisarmoniche, che sono un po’ l’emblema delle nostre feste, della gioiosità».

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