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lunedì 10 novembre 2025

Assistiamo all’inconcludenza di tanti politicanti

Per Aristotele politica significava
l’amministrazione della polis per
il bene di tutti, uno spazio
pubblico al quale tutti i cittadini
partecipano, secondo  un
concetto di 
 politica
come bene comune.

Per Max Weber la politica è 
intesa come
aspirazione al potere 
esercitato all’interno di
uno stato riuscendo
a legittimarsi creando
forme di consenso.





Cosa e’ fare politica, secondo il blog?

Per chi a questo blog  dedica parte del suo tempo e della sua passione ideale, la politica può essere definita come quell'arte e quella scienza del governo e dell'amministrazione di una collettività. In un senso più ampio, indica l'attività umana finalizzata a incidere sulla distribuzione di risorse materiali e immateriali all'interno di una aggregazione umana. Questo modo di intendere la politica include sia l'insieme delle decisioni prese da chi ha l’onere di  guidare la comunità per affrontare problemi specifici, sia il confronto e l'attività di chi partecipa alla vita pubblica e all'opposizione.

E’ ovvio e conseguente a quanto sopra riportato che la politica la si riscontra nel complesso di attività, teorie e pratiche volte all'organizzazione, al governo e all'amministrazione di una comunità o di uno stato e può essere letta come l'attività umana che mira a influenzare la distribuzione delle risorse (materiali e immateriali) all'interno della collettività.

Nell’opera svolta all’interno della collettività, la politica può  essere tratteggiata come l'insieme delle azioni intraprese da attori pubblici per affrontare problemi e interessi che investono la comunità.
Per Max Weber, che osserva da una angolazione molto diversa da quella fin qui tratteggiata, la politica è l'aspirazione al potere e al monopolio legittimo del suo uso. Per altri, ancora, è l'allocazione di valori imperativi all'interno di una comunità.
Potremmo aggiungere per noi che viviamo nelle aree interne della Sicilia,  in un’area priva di “cultura politica”, essa (frequentemente) è saper scaldare una sedia di proprietà collettiva.
Per chiudere la riflessione che ci siamo proposta, aggiungiamo che la parola deriva dal greco "pólis" (città-stato), e vuole evidenziare le sue origini legate all'organizzazione della vita pubblica in una comunità, che sia di livello comunale, provinciale, regionale, statale, comunitaria o presso l’Onu. Ed ancora: e’, ovviamente pure, politica quella studiata come l'insieme delle relazioni di potere, dei conflitti e delle dinamiche di identificazione che caratterizzano la coesistenza umana.

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