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| Se nel secolo precedente al ‘900 iniziarono a tracciarsi le prime strade rotabili più che altro per carrozze, corrieri postali e carretti, all’alba del Novecento iniziarono a progettarsi i tracciati ferroviari che collegheranno le grandi città fra loro e poi i centri minori. E’ memoria di chi a Contessa E. e’ oggi settantenne che treno e “vettorina” arrivavano -fino agli anni ‘50 del Novecento- da Palermo alla stazione prossima alla c.da Batellaro e da qui proseguivano per raggiungere Burgio. |
Evocazioni da ricordi, letture e racconti.
All’inizio del Novecento l’avvento della fotografia tra i giornali ed i libri amplia i confini della storiografia facendo entrare nelle sfere dell’attenzione pubblica dai costumi, ossia dagli abbigliamenti, alla moda, ma sopratutto entrano nel raggio di attenzione mediatica le masse col loro modo di vivere e di sopravvivere.
La gente comune viene alla ribalta nel suo aspetto reale, senza passare attraverso la fantasia dei romanzieri o dalla razionalità degli antropologi. Attraverso l’introduzione della fotografia alla fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento sul mondo contadino e sui diseredati della Storia non è più la retorica a tracciare le figure a beneficio dei posteri ma la macchina fotografica. Uno strumento di verità e sopratutto testimone del proprio tempo.
L’inizio del Novecento è inoltre il tempo che mostra avviata la progressiva tecnologicizzazione della vita sociale e di quella quotidiana. Comincia pure nella nostra Contessa Entellina a sapersi dell’energia elettrica.

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