Sui Giornali
=. =. = L’Italia che dona risorse umane, già formate. Tanti nostri connazionali, tanti siciliani, tanti contessioti (aggiungiamo noi) emigrano, vanno via, in Germania, Svizzera, Francia, Nord Italia. Alcuni fanno fortuna e conseguono tanto successo nelle più svariate aree di attività. Tanti di loro possiedono studi seguiti nelle nostre scuole e università pubbliche e vengono apprezzati, ricercati e additati come modello.
= = = L’Italia degli indifferenti. L'emigrazione di laureati italiani e’ ormai un fenomeno in forte aumento, con 16.000 partenze nel solo 2023, un record che ha portato ad una perdita netta di circa 97.000 laureati negli ultimi dieci anni. Le cause principali includono salari bassi, contratti precari, mancanza di prospettive professionali e ambienti di lavoro percepiti come tossici. Molti laureati si trasferiscono in Paesi europei come Germania, Francia e Regno Unito, dove trovano migliori opportunità di carriera, stipendi più alti e migliori condizioni di vita.
=. = . = Viene da chiedersi: se questi (contessioti), siciliani, italiani conseguono affermazioni e successo all’estero, perché la terra nativa non consente loro di esplicare ogni energia a beneficio della Sicilia, dell’Italia?
=. =. = Per formarsi i tantissimi giovani che emigrano hanno usato le nostre scuole e le nostre università e però nel tempo in cui devono dispiegare il loro sapere e la loro professionalità i benefici, i frutti della loro formazione, vanno ai paesi esteri che li ospitano.
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Qualcuno spiega e giustifica quanto accade nel fenomeno migratorio come declino del Paese Italia.
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