Nuove pagine sul blog (1)

Gli eletti nei consessi
deliberativi non hanno
vincolo di mandato.
Però hanno una
responsabilità 
di tipo politico nei
confronti dei loro elettori.

Enigmi di vita pubblica

L’Economia, la disciplina economica, rappresenta ai nostri giorni la dimensione fondamentale della società del terzo millennio. Chi oggi intende partecipare in modo attivo e consapevole all’evoluzione della società deve possedere una adeguata, anche se non di tipo specialistico, preparazione in materia.

 Sul blog, a modo di osservatorio, di riflessione e di partecipazione alla conduzione della vita pubblica, ci piace -con relativa frequenza- tracciare confini e riportare brevi panoramiche  sia storiche che di attualità, ed anche analisi di contributi teorici, per saperci in conseguenza tutti orientare nella mappe della vita pubblica e svelare quelli che a tanti sembrano misteri della finanza pubblica. 

 Capita qualche volta di assistere a sedute consiliari o assembleari all’Ars e ci pare evidente che tanti rappresentanti dei siciliani (magari eletti con vasti consensi) siano presenti ai lavori, ma assenti ai contenuti che vengono trattati e sviluppati, assenti perché non colgono la materia (e le conseguenze) su cui sono chiamati ad esprimere il voto.

Vorremmo spiegare qual’e’ e come funziona il sistema finanziario pubblico, o, se si vuole, offrire ai lettori una bussola che sia di utilità pratica sia agli eletti che agli elettori che scelgono i loro rappresentanti. Andare a scaldare le sedie negli organismi collegiali deliberativi, o andare a votare ai seggi elettorali senza avere cognizione di come funzionano i congegni della Pubblica Amministrazione non ha molto senso se poi si decide col proprio voto di eleggere, in conseguenza, rappresentanti pure essi digiuni sul funzionamento della macchina pubblica o peggio ancora interessati a farla funzionare nell’interesse personale o di parte.

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Intendiamo intraprendere un “viaggio” all’interno della disciplina e del funzionamento del sistema economico dell’Occidente. Vorremmo capire e riflettere sulla “politica economica”, ossia sui modi in cui i nostri sindaci, politici regionali e nazionali spendono i soldi pubblici. Chiunque si reca alle urne nelle tornate elettorali dovrebbe essere consapevole della rilevanza del proprio voto ai fini del destino che poi toccherà al futuro economico dei propri figli e dei propri nipoti. Il voto dato ad un pessimo politico si riverberera’ infatti ai danni delle famiglie e dei cittadini che vivono del proprio lavoro.