| Il territorio dell’attuale Contessa Entellina possiede STORIA Nel 1875, il comune di Contessa assunse il nome di Contessa Entellina in onore dell'antica città di Entella, che oggi giace in rovina. Le ricerche archeologiche nel sito, avviate a seguito del ritrovamento dei decreti di bronzo di Entella, hanno rivelato importanti informazioni sulla vita nell'antica città. Ricerche che tuttavia procedono molto, molto a rilento. La Rocca d’Entella si erge isolata a dominio del territorio, raggiungendo la quota di 545 m s.l.m. sul versante meridionale, mentre il versante settentrionale, oltre la c.da Petrarca va digradando con pendii più o meno ripidi e scoscesi verso il fiume Belice, oggi sbarrato dalla diga, la cosiddetta Diga Garcia, dedicata al giornalista Mario Francese. |
Nella storia civile della Sicilia esistono contributi dati alla storia europea sin dal Medio Evo. Il primo Parlamento del mondo è stato quello islandese “Althing”, ma si trattò in realtà di un organismo con funzioni solamente giudiziarie. Il primo vero Parlamento con funzioni legislative è stato quello siciliano. Nel 1129 re Ruggero II (il Normanno) convocò il suo primo parlamento del Regno di Sicilia e nel 1239, per disposizione dell’Imperatore Federico II di Svevia vennero convocati i rappresentanti parlamentari sia del braccio militare (gli aristocratici) che del braccio ecclesiastico. E non solo essi. Fu istituito pure, ovviamente in un contesto sociale che era quello “feudale”, il braccio parlamentare demaniale, ossia dei cittadini delle citta’ che non sottostavano ad alcuna giurisdizione feudale, ma dipendevano direttamente dalla monarchia. Si trattò del Primo Parlamento nella Storia; il Parlamento inglese che in più sedi e in più testi viene ritenuto “primo”, fu invece convocato per la prima volta nel 1264, ossia venticinque anni dopo.
Proposito dei conduttori del blog e’ di rendere quotidiana, o quasi, questa pagina. Pagina su cui si tratterà sì di Storia, ma anche di pagine specifiche su mafia, su superstizioni, su economia e su politica (quella vera e quella dei politicanti) e perché no, pure sull’ignoranza. In Sicilia, infatti e purtroppo, non è tutto oro quello che luccica o che si suppone luccichi.
Inizieremo, comunque, da lontano: dai siculi e dai sicani. Finora abbiamo voluto presentare tratti e metodica del nostro procedere. Un procedere che ci intratterrà -ci auguriamo- per lungo tempo.
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