Sui Giornali
=. =. =. = Terzo millennio: suicidio assistito. In base a una sentenza della Corte Costituzionale tedesca del 2020, intervenuta sulla materia stabilendo criteri generali, ogni individuo — ha deciso la magistratura — può autodeterminarsi nella scelta di porre fine alla propria vita e chiedere aiuto per farlo, a patto che la decisione sia autonoma e responsabile.
= =. =. = La Corte ha stabilito che il suicidio assistito deve esser frutto di un percorso ponderato, che ha affidato al legislatore; ma due bozze arrivate al Bundestag nel 2023 non si sono tramutate in legge, e sulla materia resta un vuoto normativo. Esistono comunque limiti che non possono essere valicati. In Germania è vietata l’eutanasia attiva, cioè la morte su richiesta. Nessuno può somministrare a una persona gravemente malata un farmaco letale.
=. =. =. = È invece ammessa l’eutanasia passiva: il malato può chiedere ai medici, per iscritto o davanti a testimoni, di interrompere la somministrazione di misure che lo tengono in vita. L’eutanasia indiretta indica una morte anticipata come conseguenza della somministrazione di farmaci. Nel caso del suicidio assistito (legale) una persona che desidera morire può chiedere aiuto, ma deve essere in grado di assumere il farmaco letale autonomamente.
=. =. =. =Le gemelle Alice e Ellen Kessler, se ne sono andate. Da cinque anni, una sentenza della Corte costituzionale tedesca ha reso possibile l’eutanasia passiva — o meglio non punibile — in determinate condizioni, a differenza dell’eutanasia. E loro quelle condizioni le hanno rispettate tutte, preparando l’ultimo passo come un rito, come una doppia cerimonia d’addio.
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