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domenica 30 novembre 2025

La domenica è fatta anche per riflettere

Atti degli Apostoli
Il libro descrive
come la parola di Dio
si diffonde da
Gerusalemme a
Giudea, Samaria,
fino a raggiungere
Antiochia, l'Europa
e infine Roma.

Figura centrale nel libro,
che agisce per dare forza
 e potenza ai discepoli per
diffondere la buona
notizia e’ lo 
Spirito Santo.
Autore tradizionalmente
riconosciuto e’
l’evangelista San
Luca, collaboratore
di San Paolo.

Letteratura cristiana. Gli "Atti degli Apostoli" costituiscono un libro del Nuovo Testamento che racconta la nascita del Cristianesimo e la conseguente diffusione del messaggio di Gesù attraverso i suoi apostoli, in particolare Pietro e Paolo, e l’opera dello Spirito Santo. Scritto da Luca, come continuazione del suo Vangelo, il libro descrive eventi cruciali come la Pentecoste, i viaggi missionari di Paolo, la persecuzione dei cristiani e la nascita delle prime comunità, dal 70-80 d.C. circa.

Si tratta di uno scritto importante sia culturalmente che religiosamente, un’opera letteraria, eppure non molto nota fra i credenti, certamente meno nota dei Vangeli, e in particolare meno del Vangelo di Luca, a cui e’ legata nelle intenzioni dell’autore (che, appunto, dovrebbe essere lo stesso Luca).

A leggere cosa riportano Giovanni Crisostomo  e Martin Lutero si tratta di un “tesoro nascosto e negletto” per il primo e di un libro con cui “Luca istruisce la cristianita’ fino alla fine del mondo” per il secondo. Per il cardinale G. Ravasi si tratta di “un quinto Vangelo”.

Gli episodi più conosciuti sono: l’Ascensione, la Pentecoste, la chiamata di San Paolo sulla via di Damasco, il martirio di Santo Stefano. Si tratta di episodi che sono stati ripresi sopratutto dalla storia dell’arte, dalla pittura e persino dal cinema.

(Segue)

-   -   -   -

-   -   -   -La frase 

Poiché molti hanno posto mano a stendere  un racconto degli avvenimenti che si sono compiuti tra noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari  fin da principio e divennero ministri della Parola, così ho deciso anch’io di fare ricerche accurate  su ogni circostanza  fin dagli inizi  e di scrivere per te un resoconto ordinato, illustre Teofilo, perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.   ….

"Poiché molti hanno posto mano … " si trova all'inizio del Vangelo secondo San Luca, specificamente nel prologo (Luca 1:1). L'autore, l'evangelista Luca, spiega che ha scritto il suo Vangelo dopo che molti altri avevano già intrapreso di narrare gli eventi relativi a Cristo, volendo dare una testimonianza precisa e affidabile a Teofilo. L'affermazione si riferisce quindi alle precedenti testimonianze scritte, che Luca intende completare e confermare.


=  =  =  =

Storia

Il Concilio di Nicea

Tra i dogmi della Chiesa, quello della Trinità appariva in palese contrasto con l’idea di un Dio unico. Ario di Alessandria si fece interprete delle perplessità che la tesi trinitaria suscitava tra i fedeli e prese a predicare una dottrina che negava l’uguale natura del Figlio e del Padre. Né nacquero disordini che minacciarono seriamente l’unità della Chiesa e la tranquillità dell’impero; per porre fine a questa situazione intervenne lo stesso imperatore Costantino, che si era convertito al cristianesimo anche nella speranza di trovare nella nuova religione un elemento di coesione e di stabilità interna. Nel 325 Costantino convocò perciò a Nicea un concilio da cui uscì la formulazione ufficiale della dottrina della chiesa, il cosiddetto Credo niceno.


Concilio di Nicea

A Nicea fu affermato che
Gesù Cristo e’ vero Dio da vero Dio,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre.






Papa Leone compie il suo primo 

viaggio fuori Italia, in Turchia:

e’ un richiamo all'unità dei cristiani. 

Papa Leone XIV si è recato in questi giorni in Turchia, lì ha incontrato tutte le gerarchie delle Chiese Cristiane dell’Europa dell'est, prevalentemente cristiani ortodossi. L’occasione è stato il  1700.mo anniversario del Concilio di Nicea. Si è trattato di una tappa che richiama la memoria del raduno convocato dall'imperatore Costantino nel 325, quando vi si riunirono circa trecento vescovi dell'Oriente.

 Perché quel Concilio e’ stato significativo?

1) Lì e’ stato stabilito che Gesù Cristo è della stessa sostanza del Padre ("Figlio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre") ed è stato condannato conseguentemente l'arianesimo che sosteneva che Cristo fosse una creatura.

2) E’ stata fissata inoltre la data della Pasqua cristiana (la domenica dopo il primo plenilunio primaverile) indipendentemente dalla data della Pasqua ebraica e sono stati promulgati venti canoni disciplinari per il clero e la vita della Chiesa, come l'obbligo di convocare concili provinciali annuali e il riconoscimento di autorità speciali per Roma, Alessandria e Antiochia.

3) E’ stato elaborato il Simbolo Niceno, una professione di fede che divenne un fondamento della dottrina cristiana e che viene ancora oggi recitata nel corso delle liturgie.

4) Con norme disciplinari (venti canoni) e’ stata sancita la vita della Chiesa, tra cui il divieto per i chierici di convivere con donne non in regola, l'imposizione di un rigore morale e la struttura organizzativa del clero.

5) E’ stata riconosciuta  e regolamentata l'autorità di alcune sedi episcopali come Roma, Alessandria e Antiochia, che divennero in seguito Patriarcati.

sabato 29 novembre 2025

Il blog e la cucina

R I C E T T T E    N O V I T A ‘    S E G R E T I

Facili ricette di paste ripiene  

N. 2 Lasagne alla bolognese            

       Ingredienti per 6-8 persone.

=350 g. di pasta fresca già pronta

=70 g. di formaggio grana grattugiato

=sale

   Per il ragù 

=450 g. di polpa di maiale tritata

=70 g. di prosciutto crudo in 1 fetta sola

=500 g. di pomodori maturi e sodi

=1 cipolla; 1/2 spicchio aglio

=1/2 carota; 1/2 gambo sedano

=15 g. funghi secchi

= 1/2 bicchiere di vino rosso

= 1 cucchiaino di farina

= 3 cucchiai di olio d’oliva extravergine

= 1 mazzetto di prezzemolo

= 1 mazzetto di maggiorana

= 1 mestolo di brodo

= noce moscata

= sale e pepe.

Per la besciamella

= 20 g. di burro

=20 g. di farina

= 30 g. di formaggio grana grattugiato

= noce moscata

= sale e pepe

Per la pirofila e per spennellare le lasagne

= 40 g. di burro





La Letteratura (2)


“Il presente diventerà antico
nei libri” si riferisce alla
naturale evoluzione di cio’
che oggi è contemporaneo
in un futuro oggetto di
studio storico.

Si vuole sottolineare
il passaggio del tempo
e come gli eventi e le
culture di oggi saranno
analizzati, studiati e
considerati “antichi”
da generazioni future,
proprio come noi 
studiamo i testi e 
gli oggetti del
passato.


La letteratura è l'insieme delle opere scritte, mentre la scrittura è l’atto fisico e creativo di comporle.
Il Presente, il Contemporaneo
sono destinati a diventare “antico”
*. *.  *  *

=Il percorso che intendiamo percorrere sul blog è di spingere lo sguardo di noi contemporanei sempre più in avanti e nel contempo di ricostruire e congiungere i secoli passati al nostro presente. Per paradosso avverrà che il nostro presente riverserà sul passato la coscienza dei nostri giorni e riterrà di sciogliere i nodi delle diversita’ epocali. Nel procedere di queste pagine sul blog si punterà tuttavia a convivere con il nuovo senza ancora conoscerlo e di usare schemi e strumenti  di interpretazione. 

=Nella letteratura in realtà si pone l’accento sulla fenomelogia emotiva, mentale in qualche circostanza  fantastica quasi a voler precostituire i fatti. Questo è appunto quanto avviene in letteratura, dove spesso la realtà è inventata e trasposta nell’immaginario seppure destinata a svanire. La letteratura è fondata sulla separatezza del suo universo parallelo. A volte, in effetti, la letteratura prova a costituirsi come storia, storia delle opere e degli individui che la compongono, della storia delle civiltà e dove con la parola si esprime cultura. 

=La parola ha da sempre posseduto funzione comunicativa, espressiva e formativa e si e’ sempre misurata col processo trasformativo della cultura nelle società. Così come l’immagine produce effetti sensibili, la parola dice ciò che ha sempre detto oralmente e, ovviamente, per iscritto ha acquistato ulteriori possibilità di valorizzazioni. Vero è che nei cosiddetti secoli bui prevalse l’alfabeto visivo su quello scritto; i libri scarseggiarono in tutto il mondo cristiano europeo ma in quel nuovo mondo che si esprimeva in chiese e castelli più che in citta’, furono le chiese e le figure dei santi al posto delle lettere e dei testi a trasmettere racconti latenti. In realtà il declino della civiltà in tutte le articolazioni produsse una crisi di civiltà in tutte le articolazioni della società, senza comunque mai mettere in crisi il ruolo della parola, della letteratura. In fondo pure ai nostri giorni in cui assistiamo all’espandersi del ruolo dell’immagine, non sussiste dissidio  tra cultura dell’immagine e cultura della parola.












(Segue)

Conoscere l’uomo (2)

Quella del Big Bang è la teoria
scientifica sull'origine del
cosmo attualmente più
accreditata: 
postula che il
nostro universo abbia avuto
origine circa 13,8 miliardi
di anni fa da uno stato
estremamente caldo e
denso, e che da allora si sia
espanso in modo
sostanzialmente continuo
.








Cittadini del pianeta
Capire l’uomo.
Quando a scuola ci hanno parlato della Preistoria ci hanno detto che si tratta di un periodo che va dalla comparsa, all’interno della famiglia degli ominidi, del primo essere classificabile nel genere Homo e si estende fino all’invenzione della scrittura e con essa con la nascita dei primi Stati (=piu’ o meno cinquemila anni fa). Si tratta appunto di un tempo definito dagli studiosi Preistoria che sarebbe durata dai due ai tre milioni di anni.
Preistoria, quel lungo periodo di due/tre milioni di anni che precedono l’invenzione della scrittura, preso in senso stretto, esclude dalla storia scritta e di cui abbiamo testimonianza ben il 99,80% dell’esistenza totale dell’umanità, e riduce ad appena lo 0,20% l’esistenza  a nostro beneficio della “storia propriamente detta”, quella che si sostanzia su fonti scritte.
Preistoria sta ad intendere, in un certo senso, nascita, infanzia e adolescenza dell’umanità. Negli ambienti scientifici l’intero periodo che precede l’invenzione della scrittura e’ definito antropogenesi (= processo di discendenza dell’uomo da presunti antenati animali) ed arriva, appunto, all’invenzione della scrittura, al sorgere delle prime città e dei primi Stati. Contestualmente, e’ nata la società divisa in classi, quella che ha caratterizzato aspetti essenziali della civiltà umana, quella che conosciamo, nei tratti principali, delle culture senza le quali il tutto della vicenda umana sarebbe continuata ad esserci incomprensibile o addirittura ignorata.
Quando parliamo quindi di preistoria intendiamo designare il periodo durante il quale l’uomo era stato contemporaneo di specie animali ormai estinte e le cui vestigia sono state ritrovate dai geologi e dai paleontologi in livelli geologici molto antichi.
Conclusione: l’uomo ha fatto la sua comparsa molto prima dei seimila anni riconosciuti e dalla cronologia biblica e dalla vicenda storica ricavata dalla scrittura inventata dall’uomo.
(Segue)

venerdì 28 novembre 2025

La letteratura (1)

Letteratura: Schemi e
Strumenti di interpretazione
del tempo.

La letteratura ha ruolo
notevole nella formazione
dell’uomo. Intanto 
arricchisce il linguaggio,
stimola la creatività e
l’immaginazione, aiuta
a sviluppare un pensiero
critico e consapevole, e
promuove l’empatia
permettendo di vivere
esperienze e prospettive
altrui. Inoltre,
fornisce strumenti per
comprendere meglio
la Storia, la Cultura
e la propria identità.







 La riflessione richiesta al Blog

Qual’e’ la motivazione della “Letteratura” nel terzo millennio, dalla constatazione che a dominare ai nostri giorni sono i media di massa, quelli più antichi e quelli nuovi?

^^^^

La risposta ed i propositi del blog

In verità in questo terzo millennio le parole poetiche, le parole meditate sono utili e necessarie a rispecchiare la complessa stratificazione di memoria, esperienza, percezione, cultura, nella quale parlare di conoscenza.

La letteratura ai nostri giorni è ancora più viva che mai e consente di cogliere i fermenti culturali che via via vanno sviluppandosi in questo terzo millennio.

Il blog, anche su sollecitazione di alcuni studenti, intende avviare periodiche pagine di Storia della letteratura italiana ad iniziare proprio da: La cultura medievale, dal pensiero filosofico e dall’esperienza letteraria. Contestualmente e sulla stessa pagina avvierà la rappresentazione novecentesca e la nascita del moderno accedendo a grandi figure della Letteratura, non solamente quella italiana. Ciò per rispondere, anche, ad un nuovo e rinnovato bisogno della parola meditata, utile e necessaria che serva a rispecchiare la complessa stratificazione di memoria, esperienza, percezione, cultura  che solamente ci autorizzano a parlare di cultura.

L'iniziativa tende a modificare, molto gradualmente, l’impostazione e, in parte, anche la ragione d’essere, del blog.

Paesi di Sicilia

Realtà demografica del Comune
di Bisacquino
Aree del Corleonese

Le aree interne della Sicilia affrontano un contesto sociale complesso caratterizzato da spopolamento, alta disoccupazione e un basso livello di sviluppo economico, in gran parte a causa del deterioramento delle strutture sociali e della mancanza di capitale sociale. La situazione è ulteriormente aggravata dalla tendenza allo spopolamento giovanile, dall'invecchiamento della popolazione e dalla scarsità di servizi e opportunità, soprattutto per i giovani.

 Bisacquino, centro prossimo a Contessa Entellina, che in tempi andati era capoluogo di mandamento con tutto ciò che decenni fa significava ( sede di Pretura, sede della scuola media e di quella di avviamento, sede ufficio registro ed altre istituzioni pubbliche ) oggi seppure ha avuto una significativa espansione urbanistica e vi insistano Istituto Professionale Alberghiero, istituto Professionale per l’Agricoltura, Istituto Tecnico ha tanti dei punti di sofferenza comuni a tutti i centri dell’entroterra siciliano. Tutte le aree interne della Sicilia, di fatto, affrontano un contesto sociale complesso caratterizzato come in tutte le aree interne dell’Isola da spopolamento, invecchiamento della popolazione e conseguente emigrazione giovanile.

 Va detto che sussistono iniziative di sviluppo per contrastare questi fenomeni. D’altronde l'occupazione è legata in larga misura all'agricoltura o ai servizi locali, con difficoltà nell'attrarre nuove opportunità lavorative qualificate, mentre il turismo, le risorse culturali e ambientali e l'agricoltura potrebbero offrire nuove prospettive.

 Il declino demografico non è peculiare di Bisacquino ma di tutta l’area del Corleonese come d’altronde l’invecchiamento della popolazione in tutti i centri dell’entroterra siciliano e’ conseguenza sia della bassa natalità che dell’emigrazione. Secondo i dati ISTAT, la popolazione di Bisacquino risulta essere di circa 3.964 abitanti al 31 luglio 2025. La densità abitativa è di circa 61,01 abitanti per chilometro quadrato, mentre l'altitudine del comune è di 744 metri sul livello del mare.


Conoscere l’uomo (1)

Un mondo in guerra
Nel 2025 sono in corso
decine di conflitti armati
nel mondo, con un numero
che supera le 50 guerre,
tra cui le più note sono
il conflitto tra Russia e
Ucraina, e la situazione
tra Israele e Palestina
nella Striscia di Gaza
.
Altri scenari di crisi si
trovano in Africa (Sudan,
Yemen, Etiopia,
Repubblica Democratica
del Congo, Somalia),
Asia (Myanmar,
Afghanistan) e America
Latina (Haiti), alimentati
da fattori come crisi
economiche,
disuguaglianze e
violazioni
dei diritti umani.







Cittadini del pianeta
Capire l’uomo.
 Ci piace attraverso una iniziativa da sviluppare sul blog, a cui stiamo dedicando tempo in studio e in ricerche, di capire il mondo, di capire lo spirito umano interpretato da più punti di vista e da prospettive e sensibilità culturali delle grandi figure dell’umanità.

In questa attuale fase della Storia umana con sulla scena uomini potenti che minacciano guerre, invasioni, imposizioni e costrizioni a stati e popoli sia vicini che lontani con aspirazioni diverse dal loro paese, sarebbe interessante diffondere la consapevolezza  dell’unica nostra umana diversità che i vari Putin, e altre decine di pari autocrati presenti sulla scena mondiale, provano a mettere  violentemente in discussione, alimentando, nel 2025, le guerre di invasione.

Su questa pagina, che tendenzialmente potrà diventare quotidiana, ci proponiamo di mettere in evidenza che l’umanità, al punto di rischi entro cui è arrivata, può diventare -come ebbe a dire Albert Einstein-, “una o nessuna”. Questa espressione ci lascia riflettere sulla doppia natura del termine: da un lato, indica l'insieme di tutti gli esseri umani che formano una singola e indivisibile specie (un'umanità). Dall'altro, il concetto di "umanità" si riferisce al complesso di qualità positive come la compassione e l'empatia, che possono essere possedute o meno da un individuo, portando a una visione di "una" umanità (cioè, l'avere queste qualità) o "nessuna" (cioè, mancarle). E purtroppo di individui definibili nelle nostre piccole realtà sociali di paese “mascalzoni” e nelle realtà statuali “autocrati” ne esistono, e sono tanti.

Alcune delle frasi o espressioni per la pace nel mondo lasciateci da saggi personaggi dell’umanità accompagneranno le pagine del blog per farci ignorare o magari avversare le follie dei troppi autocrati che occupano posizioni di grande responsabilità per la pace e l’autonomia dei popoli nel mondo.


giovedì 27 novembre 2025

Una società migliore, più giusta, e’ possibile! (1)

Le principali motivazioni
migratorie dal Meridione
sono legate a fattori 
economici, come la
povertà, la disoccupazione
e la mancanza di
opportunità di lavoro,
che storicamente
hanno spinto le
persone a cercare
migliori condizioni di
vita nel Centro-Nord
e all’estero. In
particolare, dagli
anni ‘60, il Sud ha
visto un aumento
delle partenze a 
causa del persistente
divario territoriale
e delle diseguaglianze.















Chi va via da Contessa Entellina

per ragioni di lavoro non pensa di tornare, 

nemmeno da pensionato

Con frequenza mi capita di osservare una foto da ragazzino di sei anni,  frequentavo la prima elementare, e col maestro Pasqualino l’intera classe è stata in essa immortalata. Chi stava seduto sui gradini esterni che danno accesso all’Edificio scolastico di allora e chi stava in piedi, eravamo, in una classe, solamente maschile, in cinquantacinque. 

Ogni volta che la foto mi capita fra le mani provo a contare quanti di quei cinquantacinque ragazzini di allora viviamo, o comunque ci facciamo vedere in giro per le vie della nostra Contessa Entellina.

Di quegli alunni di prima elementare maschile del maestro Pasqualino, nel 2025, vivono a Contessa Entellina solamente tre persone, compreso chi scrive queste righe. Alcuni sono deceduti ma la stragrande maggioranza di essi è emigrata, chi in Australia, chi nel Nord Italia, chi in Svizzera e Germania e pochi altri a Palermo e in comuni limitrofi.

 E’ capitato di chiedere a qualcuno venuto in visita a Contessa E., presso parenti, se avesse nostalgia del paese natio. La risposta, più o meno risoluta, è sempre stata: “NO. Qui non c’è nulla, non c’è niente da fare nemmeno per noi pensionati”.

Perché mai in questa fase storica l’entroterra siciliano si è svuotato di tanti suoi figli, di tante forze ed energie umane? Perché anche in età di pensionamento nessuno di loro mette in conto di tornare nel paese natio, o in quello dove ha trascorso i primi anni di crescita e formazione?  A rispondere dovrebbe, deve, essere la Politica. Purtroppo tanti di noi non notiamo, o non intendiamo, il corretto ruolo o addirittura la presenza della “Politica” sui temi prettamente sociali. Immaginiamo che il tema dell’emigrazione, del disagio sociale dell’entroterra siciliano competa a quelli di Roma o di Bruxelles senza che noi possiamo e dobbiamo fare nulla. Riteniamo che organizzando una festa, magari quella dell’8 settembre abbiamo assolto a tutti i nostri doveri, sia di natura socio-politici che culturali-religiosi. Ed invece no! Assolutamente no!

=. =. = 

 P.S. - Sul ruolo della politica in generale e di quella territoriale avremo modo di intrattenerci ulteriormente e ci auguriamo ricorrentemente sul blog.

L’invecchiamento: il procedere verso l’ignoto

Per invecchiare bene è
fondamentale adottare
uno stile di vita sano che
includa una dieta equilibrata,
 attività fisica regolare, riposo
adeguato e una vita sociale
attiva. 
Mantenere la mente
stimolata con attività
intellettuali, gestire
lo stress e sottoporsi
a controlli medici periodici
sono altri aspetti cruciali.
Vivere bene:
Mantenere la mente attiva
con la lettura, lo studio di
nuove lingue, la musica,
i puzzle o i giochi di logica.
 …E per quanto ci riguarda
curare l’aggiornamento
del blog.

Trovare o mantenere passioni
 e obiettivi significativi per
avere uno scopo nella vita

e restare attivi anche dopo
il pensionamento. Desiderare
una società giusta e solidale:
Il sole dell’avvenire,


Coltivare l'ottimismo e la
speranza, senza rinunciare
 ai propri desideri e passioni
che siano culturali, politici
e solidali.






 Pensando a Frances

Ad un certo punto, senza che ci si accorga, la vita di ciascuno prende un corso di procedere diverso: inizia l’invecchiamento! Arriva senza che il diretto interessato si accorga. Arriva quando si cominciano a fare certi confronti con i propri genitori: quanti anni sono vissuti? Alla nostra età cosa facevano e di cosa si interessavano?

  Lo sappiamo tutti: la vecchiaia fa parte della vita dell’essere umano; non si sviluppano più progetti per il futuro ne’ si immagina più un processo evolutivo ne’ personale ne’ sociale (…il tanto auspicato negli anni giovanili sole dell’avvenire…). Cosa capita allora? Si punta, si desidera puntare, sulla solidarietà concreta, quella che punta al voler vivere insieme, quasi in un  affidamento reciproco. In realtà capita che nessuno, amici e non,  può capire in profondità la riflessione personale di ogni singola persona che procede verso l’invecchiamento. 

  Siamo tutti consapevoli che dovremo lasciar andare le cose cui siamo attaccati: la bellezza del vivere nel mondo, la salute, le attività che ci permettono di controllare almeno un po’ la realtà intorno a noi, come pure di dover controllare la nostra realtà interna dal momento che potremo perdere almeno in parte la lucidità e la memoria.

  Nessuno, né amici né parenti, può capire davvero in profondità la lotta personale di ciascuna persona che ci precede invecchiando. Possiamo osservare chi è -o è stato- più avanti di noi in questo cammino, per cercare di imparare come si  “invecchia bene”  … (stiamo pensando a Frances che in piena lucidità è arrivata a 106 anni e mezzo) senza però giudicare chi ci sembra in difficoltà perché “invecchia male”. 

  Sappiamo che tutti siamo destinati a perdere chi più  chi meno la bellezza, la salute, le attività che ci permettevano di controllare almeno un po’ la realtà intorno a noi. Tanti di noi, amici, parenti o conoscenti prima o dopo perderemo il controllo della rispettiva realtà interna, la lucidità e la memoria. E però nessuno di noi può credere di essere davvero preparato a questo.

In Italia il buon esempio non fa scuola

 Mala politica

Gli uomini di potere mirano
coinvolgere l'elettore e a
creare un senso di comunanza.
La loro retorica populista
si basa sulla presentazione
di 
soluzioni semplici a problemi
complessi
 e mira a mobilitare i
cittadini contro l'establishment
politico, in genere contro gli 
avversari.
Utilizzano la 
ripetizione
di concetti e promesse
 per
manipolare la percezione del
pubblico e la loro comunicazione
è caratterizzata da un tono e da
un volume che variano per
renderla più identificabile e
memorabile.



L’esibizionismo istituzionale. Gli uomini che hanno  pubbliche funzioni in Italia (dal consigliere comunale all’uomo di partito con ruoli nazionali)  devono (dovrebbero) dare l’esempio di correttezza istituzionale. Si e’ classe dirigente, denominata dirigente, proprio perché chiamate a trasmettere valori. Assistiamo invece con frequenza, dall’assessore del paesino più sperduto d’Italia all’uomo politico che riveste ruoli più o meno rilevanti nell’assetto statuale,  che vengano fuori, piuttosto frequentemente, i loro propri difetti invece che i loro propri “valori”, che purtroppo talora non possiedono affatto.

 Se nel Paese accadono ricorrenti eventi di lesioni istituzionali che -ovviamente- finiscono sui media, il materiale grezzo lo forniscono sempre i nostri politici, anche se tentano di sottrarsi ai giudizi ritenendo di essere vittime di pregiudizi. I politici, ovviamente non tutti, non sono consapevoli dei danni che producono con i loro comportamenti, e persino col linguaggio che in più casi usano con lo stesso loro corpo. C’e’ da dire che certi  politici (o politicanti) misurano il successo dalla condivisione dei loro tweet o dal numero dei like delle persone che li seguono. La veridicità (e la sobrietà) di ciò che affermano non conta, ciò che conta per taluni di loro, è la condivisione non il contenuto.

_ _ _ 

 Il Presidente Trump è un twittatore seriale con valutazioni sempre curiose.  Se ha qualcosa da dire o deve dare un annuncio, non fa un comunicato stampa: scrive – o detta - un tweet. Se qualcosa che ha letto sui giornali non gli piace, non chiede una rettifica, si limita a definire tutto falso e aggiungere, a caratteri cubitali, “FAKE NEWS” (diventato a sua volta l'epiteto preferito con cui insulta i giornali). 

mercoledì 26 novembre 2025

Oggi, …26 novembre

 Sui Giornali  

 =.  =.   = Il piano russo-americano. Il piano discusso fra russi e americani prevede il blocco all’espansione della Nato (punto 3, ribadito al punto 7), limita l’esercito di Kiev a 600 mila uomini in tempo di pace (6) e dà solo generiche garanzie per scongiurare nuovi attacchi (10), in base alle quali la risposta militare non sarebbe né esclusa né automatica. Inoltre stabilisce il ritiro delle sanzioni nei confronti della Russia e il suo ritorno nel G8 (13). Stabilisce che la ricostruzione sarà pagata con gli asset russi congelati più altri 100 miliardi pagati dagli europei e che la metà degli eventuali profitti andranno agli Usa (14). In base a quel piano infine la Russia mantiene i territori conquistati e ne ottiene altri (21) e l'Ucraina deve indire nuove elezioni entro 100 giorni (25), mentre ci sarà un’amnistia per i crimini di guerra (26).

=.  =. =Il piano europeo. Gli europei chiedono invece di eliminare il riferimento alla non espansione della Nato (punti 3 e 7) e di innalzare il limite all’esercito di Kiev a 800 mila soldati (punto 6). Accettano che la Nato non tenga truppe in Ucraina, ma solo in tempo di pace (8). E propongono un riferimento più esplicito (10) al meccanismo di Difesa, analogo all’articolo 5 della Nato: in caso di attacco russo, scatta la «risposta militare». Inoltre prevedono che le sanzioni alla Russia siano eliminate gradualmente (13) e che tocchi a Mosca pagare la ricostruzione, lasciando fino ad allora gli asset congelati (14). Il piano europeo stabilisce infine che Kiev non cerchi di riprendere con la forza quanto già conquistato dalla Russia ma che non ceda altro (21), che indica elezioni «appena possibile» (25) e non prevede amnistia per i crimini di guerra (26), ma impegno per le vittime.

Procediamo per flash ….la Storia della Sicilia (6)

  Capire la Sicilia

L’insieme delle vicende e
delle manifestazioni umane
più remote ci risulta oggi
più chiaro grazie all’ap-
porto di differenti disci-
pline e di nuovi metodi di
ricerca.
La  Storia dell’umanità 
comincia con i primi
Ominidi circa 4/5
milioni di anni fa.

= = =
Fermo restando che
proseguiremo con la
Storia della Sicilia,
contiamo inoltre
di dover riflettere sulla
Preistoria e sugli Albori
della civiltà.
E questa
ovviamente
-su dati scientifici più 
che storici- la faremo
decorrere da 4-5 milioni
di anni fa. Ossia sui
dati scientifici finora
divulgati.










La Storia degli ebrei comincia con Abramo, quella di Roma con Romolo e Remo, le tracce di Storia che conosciamo sulla Sicilia iniziano grazie al greco-siracusano  Filisto e al greco Tucidide (V secolo a.C.) che tratteggiano di un re dei Sicani, Cocalo, che sarebbe vissuto nel XIII secolo avanti Cristo

  Lo storico che ha lasciato qualcosa di quel lontano mondo siciliano e’ stato Diodoro Siculo vissuto però nel V secolo a.C. quando quasi l’intero mondo che gravitava sul Mediterraneo era di cultura greca e Siracusa era una delle più popolose ed importanti città del mondo allora conosciuto, per nulla inferiore ad Atene o a Sparta. 

  È però gli studi svolti dai genetisti dei nostri giorni ci hanno offerto, sul piano non localistico bensì planetario, conclusioni e risultati del problema delle origini della specie umana attraverso lo studio del DNA indicandoci che la separazione  degli ominidi dal resto dei primati, data anteriormente ai 4,5milioni di anni fa.

E’ su questo presupposto che contiamo di sviluppare, in una ulteriore, diversa pagina del Blog lo sviluppo dell’umanità, quella frutto non della Storia umana, ma degli studi condotti dall’Unesco* che parte dal presupposto che <una sola e’ la Terra e una sola e’ la specie umana in tutte le sue diversità>. L’ulteriore pagina sull’uomo che contiamo di riportare sul blog sarà denominata [Capire e conoscere l’uomo] e sarà curata da amici studiosi della problematica e sostanzialmente amanti della panoramica sulle culture mondiali.

======

(*)UNESCO:(Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura) è un'agenzia delle Nazioni Unite fondata nel 1945 per promuovere la pace attraverso la cooperazione internazionale in materia di istruzione, scienza, cultura e comunicazione. Una delle sue principali missioni è l'identificazione, la protezione e la conservazione del patrimonio culturale e naturale del mondo, inserendo i siti di eccezionale valore universale in una lista del Patrimonio Mondiale. L'organizzazione opera anche per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030.

L’Occidente di ieri e quello di oggi

L’affermazione “esisteva
l’Occidente, poi
arrivò Trump
” allude
 -in quanto frase retorica-
al blocco
politico e culturale unito
che sarebbe finito con la
Presidenza Trump.

L’idea che questo blocco
sia entrato in crisi è stata
sostenuta da alcuni 
commentatori che
interpretano le politiche
di Trump come un 
tentativo di ridefinire
gli equilibri di potere
globali, basati più su
negoziazioni tra grandi
imperi che su una 
visione dell’Occidente.







Trump non riconosce più l'unità politica e culturale dell'Occidente
L’Occidente ha iniziato a corrispondere con gli USA a partire dal XVI secolo, quando gli insediamenti europei nelle Americhe, come quelli britannici di Jamestown (1607) e Plymouth (1620), hanno iniziato a stabilire legami economici e culturali con le loro nazioni di origine. Ad esempio, il Marocco riconobbe ufficialmente la loro indipendenza già nel 1777, e le relazioni diplomatiche con paesi come l'Italia si formalizzarono nel 1861.

In senso politico, la corrispondenza si formalizzò con il riconoscimento dell'indipendenza americana da parte di alcuni paesi europei e il successivo establishment del blocco occidentale durante la Guerra Fredda, un'alleanza tra Stati Uniti e nazioni dell'Europa occidentale e di altre aree del mondo. Le relazioni tra Stati Uniti e paesi occidentali, inclusa l'Europa occidentale e altre nazioni come il Giappone, l'Australia e la Corea del Sud, sono rimaste stretti, con alleanze geopolitiche e partnership strategiche fino a ieri. In questi ultimi mesi sul pianeta in tanti cogliamo la comunanza di sentire e di vedere fra i due autocrati Trump e Putin.

 Partnership che ha sollevato concrete preoccupazioni riguardo a una possibile “pace ingiusta” in Ucraina. Questa pace potrebbe essere ottenuta a scapito degli interessi ucraini, con concessioni territoriali e risorse strategiche cedute alla Russia e agli Stati Uniti (non scordiamoci la problematica sulle “terre rare”). Il tutto mentre l’Unione europea appare sempre più marginalizzata nello scacchiere internazionale e la NATO attraversa una crisi di identità, sin dal giorno seguente la elezione di Trump, con la richiesta esplicita del presidente americano di rivedere le quote di iscrizione al “club atlantico”.

martedì 25 novembre 2025

Riflessioni sulla “Questione Meridionale” (3)

  Riflessioni sull’entroterra siciliano

La risposta che con immediatezza ha fornito Pino, un contessiate, alla domanda: Perché’ non si sanno spendere produttivamente i soldi pubblici? e’ stata:  Perché ai posti dei politici siedono i politicanti.

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Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)
Il PNRR sta per 
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. È lo strumento italiano per accedere ai fondi del programma europeo Next Generation EU, con l'obiettivo di far ripartire l'economia italiana dopo la pandemia di COVID-19, promuovendo una crescita sostenibile, digitale ed equa attraverso investimenti e riforme.
L’obiettivo è di rilanciare l'economia, sostenere la ripresa dopo la crisi economica legata al COVID-1. Si vorrebbe modernizzare il paese promuovendo la transizione digitale ed ecologica, migliorare la formazione e l'equità di genere, territoriale e generazionale.
Il Pnrr si caratterizza
1) Nell’attingere a fondi europei tramite il programma Next Generation EU, a cui si affiancano fondi nazionali tramite il Piano Nazionale Complementare.
2) Nell’articolazione in missioni, riforme e progetti di investimento che coprono diversi settori strategici.
3) Prevede riforme e investimenti per il periodo 2021-2026.
Obiettivi:
)( Il PNRR mira a colmare i divari territoriali, con l'obiettivo di far salire la quota del PIL del Mezzogiorno dal 22% (2019) al 23,4% entro il 2026,
)( Sono previsti investimenti significativi per migliorare i servizi all'infanzia, le scuole e le infrastrutture sociali nelle aree urbane,
)( Il Piano include anche misure per la valorizzazione dei beni confiscati alla mafia e il contrasto al lavoro sommerso.
I guai del Meridione:
)( Si riscontrano in Sicilia (e nel Meridione tutto)  tassi più elevati di inutilizzo dei fondi europei e di opere incompiute, rispetto al resto d’Italia.

Conclusione:
)(  il PNRR è stato voluto con un'attenzione specifica verso il Mezzogiorno, destinando una quota consistente di risorse e mirando a ridurre il divario territoriale rispetto al Settentrione.
)( I progetti in grande prevalenza si concentrano su infrastrutture e servizi essenziali.
)(  Gli auspici sono (ma conoscendo la realtà della politica meridionale, tantissimi ne dubitiamo) che si spendano efficacemente i fondi e che  i progetti si tramutino in realizzazioni entro i tempi previsti.