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lunedì 30 giugno 2025

Un Personaggio,

 

Giuseppe Carlo Marino. Antesignano della storiografia sul fenomeno mafioso, nel corso della sua lunga esperienza di ricerca e di docenza (professore ordinario di Storia contemporanea nell’Università di Palermo e nella “Kore” di Enna) è stato autore – sulla scia della lezione di Antonio Gramsci – di classici studi sui rapporti tra potere e società in Italia, tra i quali L’Opposizione mafiosa (Palermo 1964), L’ideologia sicilianista (Palermo 1972), La formazione dello spirito borghese in Italia (Firenze 1974), Storia del separatismo siciliano (Roma 1976), L’autarchia della cultura (Roma 1983), Autoritratto del Pci staliniano (Roma 1991), La repubblica della forza (Milano 1996), Eclissi del principe e crisi della storia (Milano 2000) e i best seller Storia della mafia (Roma 1998) e I Padrini (Roma 2001) con numerose edizioni e ristampe, tradotti in varie lingue. Collaboratore della Rai, impegnato sul fronte dell’“uso pubblico della storia”, con Bompiani ha pubblicato nel 2004 Biografia del Sessantotto e, nel 2006, Le generazioni italiane dall’Unità alla Repubblica, opere che, in varie edizioni, hanno conseguito un lusinghiero consenso di critica e di lettori.



La Mafia siciliana



Di mafie al mondo ce ne sono

molte, ma è quella siciliana la

mafia storica e la madre di 

tutte le altre. Per secoli lo 

sviluppo della mafia ha 

alimentato la

“Sicilia politica” e

l’esperienza dei suoi

ceti dominanti; dopo

l’unificazione nazionale

essa è diventata parte delle

vicende del potere in Italia;

dall’età dei padrini a quella dei

boss, ha via via assunto rilievo

internazionale intrecciandosi con

le sorti del peggiore affarismo; 

infine, si è addirittura innervata

nelle più segrete e inquietanti 

operazioni  “strategiche” 

 dell’Occidente durante la 

guerra fredda.


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