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mercoledì 11 giugno 2025

Un Personaggio


 Dacia Maraini,  Scrittrice italiana (n. Fiesole 1936). Autrice di narrativa, poesia, teatro e saggistica, acuta e sensibile indagatrice della condizione della donna, ha spesso delineato nei suoi testi figure femminili complesse e determinate, inserite in una più ampia riflessione su molteplici temi sociali, affrontati in un prospettiva storica. Con la raccolta di racconti Buio (1999) si è aggiudicata il premio Strega.





Nostri giorni

La grande conquista della società umana è stata 

proprio il passaggio dalla vendetta alla giustizia. 

La vendetta è personale e arbitraria, la giustizia si 

avvale di leggi uguali per tutti, dà la possibilità al 

colpevole di difendersi e la decisione della pena 

è affidata a volontà estranee. Con la giustizia si 

prendono le distanze dalla tradizione belluina 

del risarcimento fisico immediato e feroce. 

Anche il femminicidio sembra rispondere a questa

 antica legge vendicativa: Tu vuoi andartene, vuoi 

affermare la tua volontà contro la mia? Non riconosci 

la mia autorità, il mio possesso? Allora io mi vendico 

e ti uccido. Ma cosa ha provocato questa infausta voglia 

di tornare a sentimenti e azioni antistorici? 

La risposta più credibile si riassumerebbe in una 

sola parola: paura. La paura crea fantasmi, deforma 

la realtà, spinge a chiudersi alzando muri, coltivando 

odio e vendetta. Paura di che? Paradossalmente si 

direbbe proprio di ciò che gli esseri umani stanno 

creando: la diffusione di una tecnologia sempre più 

autonoma (l’intelligenza artificiale) che cambia i 

rapporti di lavoro e la struttura della famiglia, crea 

modi di comunicazione democratici ma privi di regole 

e basati sull’arbitrio. E poi c’è la paura dei cambiamenti 

climatici, che per quanto negata, si fa sentire. E infine, 

la più sentita direi, è la grande paura di perdere 

l’identità religiosa e sociale di fronte ai grandi 

movimenti di massa.

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