(Estrapolazione da un lungo articolo
sul Corriere della Sera)
Tutte cose per le quali si ha diritto all’indignazione civile.
1) L’amnistia per i delinquenti che hanno fatto irruzione nel Campidoglio,
2) il desiderio di annettere il Canada e di cambiare nome al Golfo del Messico,
3) l’aggressione a Zelensky,
4) la farsa del video falso mostrato al presidente sudafricano,
5) le minacce all’università di Harvard,
6) la decisione di revocare i visti agli studenti stranieri,
7) il tentativo di rimuovere il governatore della Fed Powell,
8) la cancellazione di gran parte di fondi di Usaid con conseguenze su tutta la rete di solidarietà alla povertà mondiale,
9) il pubblicare sul sito della Casa Bianca la propria foto vestito da Papa,
10) rilanciare post demenziali di chi dice che Biden è morto nel 2020 ed è stato sostituito da un sosia,
11) le nomine fatte scegliendo persone improbabili in posti di grande potere, come Musk,
12) la follia dei dazi annunciati e ritirati, imposti e rimossi,
13) l’orrore di quel filmato che immaginava di trasformare il deserto di morte di Gaza in un resort alla moda,
14) l’uso spregiudicato della parola deportazione.
15) l’assoluta commistione tra affari privati e ruolo pubblico, dimostrato dall’emissione di bitcoin intitolati al presidente degli Stati Uniti, un affare da milioni di dollari.
Conclusione ….ormai non si vincono le elezioni, si prende il potere. E se il governo è della collettività, il potere invece è di uno ed è senza regole e senza controlli.

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