La cultura attore politico attivo
e di trasformazione sociale
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| La cultura è fonte di prosperità, sia a livello individuale che collettivo, e contribuisce in modo significativo allo sviluppo economico e sociale della comunità. La cultura, intesa come il complesso di credenze, tradizioni, pratiche artistiche e intellettuali di un gruppo, stimola la creatività, l'innovazione e la crescita economica. |
I sistemi educativi attuali ebbero origine con la Riforma protestante durante il XVI secolo, uscendo dall’ambito familiare ( o dal posto di lavoro) o dalle scuole religiose che istruivano il clero. Fino al consolidamento dell’Illuminismo l’educazione delle giovani generazioni non coinvolse mai la gestione pubblica degli Stati. Nel XVIII secolo, al seguito dell’enfasi dei pensatori che additavano la ragione come la via per migliorare l’umanità cominciarono a sorgere e consolidarsi i tanti sistemi educativi, finanziati mediante le imposte. L’educazione smetteva di essere monopolio della Chiesa e cominciava ad essere influenzata dallo Stato.
Il primo Stato ad instaurare sistemi educativi propri fu la Prussia di Guglielmo Federico I nel 1717/1737 che col primo Codice Civile impose ai Comuni di finanziare l’insegnamento di base. In Francia fu Napoleone Buonaparte ad imporre un sistema educativo centralizzato finalizzato a standardizzare l’identità nazionale. Successive leggi del 1833 e del 1882 istituirono l’istruzione di base obbligatoria, gratuita e universale.
(segue)

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