welfare state
I giornali non mancano con frequenza di segnalarci che nei paesi occidentali, ad economia di mercato, va diventando sempre più difficile generare ricchezza per mantenere l’onnipresenza del welfare state nella vita quotidiana dei cittadini. I quali cittadini generalmente beneficiano di vari programmi pubblici di carattere sociale che vanno dal sistema sanitario pubblico, a quello pensionistico, al sostegno della disoccupazione etc.
E’ più che ovvio che mettere in discussione questi pilastri di welfare state significherebbe mettere in discussione il futuro della forma di vita all’occidentale.
Comunque, e’ bene parlarne e coglierne le fondamenta perché si tratta di questioni socio-economiche che in uno stato democratico tutti dovrebbero conoscere, almeno negli assetti essenziali su cui a modo di conseguenza si regge lo stile di vita all’occidentale. Stilea quanto pare, con i suoi mille difetti e motivi di critica che giornalmente cogliamo, esterniamo e veniamo informati dai media, finora ha garantito -ove più ed ove meno, e a chi più e a chi meno- livelli di vita mediamente superiori ad altri sistemi.
Cosa i sociologi e gli economisti mettono come prospettive negative del sistema?
- la prima sfida sta nel grave processo medio di invecchiamento della popolazione, conseguenza adì più circostanze a- l’aumento della speranza di vita b- il basso indice di natalità (che provoca la riduzione del numero dei contribuenti per ogni beneficiario di aiuti pubblici).
- L’internazionalizzazione dell’economia che sta comportando competizione non solo fra aree geografiche ma anche fra lavoratori, evidenziate dalla circostanza ormai frequente di delocalizzazione di attività (fabbriche…) nei luoghi (paesi … poveri) dove la manod’opera costa meno. Da qui meno contributi versati agli enti previdenziali che dovranno pagare le pensioni.
L’argomento investe il futuro delle generazioni oggi ancora giovani. Sul tema pertanto torneremo perché tantissime sono le sfaccettature che incideranno proprio su chi oggi e’ giovane e che ritiene per acquisite situazioni che ove non rimodulate in tempo dai governi produrranno peggioramenti in quello che è il Welfare State.

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