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sabato 7 giugno 2025

Parole ricorrenti sui media

Terre rare

I Rare Earth Elements li ritroviamo in molti oggetti
della quotidianità: televisori, chip, hard-disk,
 touchscreen, circuiti elettronici, calamite
permanenti, turbine eoliche, 
pannelli fotovoltaici, lampade a basso
consumo, 
batterie per auto elettriche,
componenti per laser o smartphone. Sono
indispensabili per la produzione della
maggior parte dei dispositivi high tech
di cui siamo circondati e assumono
un’importanza cruciale per lo sviluppo
tecnologico, energetico e militare di
un paese. La loro domanda cresce in
maniera esponenziale.









A differenza di quanto si pensa, le terre rare non sono né terre né sono rare: «Sono 15 metalli, tra cui neodimio e lantanio, piuttosto diffusi sulla crosta terrestre: rari sono i giacimenti dove questi elementi si trovano in concentrazioni tali da rendere economico il processo di estrazione».

 Esistono due tipi di giacimenti: quelli minerali, presenti anche in Paesi come Stati Uniti e Australia, e quelli argillosi, tipici delle zone tropicali e molto diffusi in Cina. È così che il Paese ha guadagnato una posizione dominante a livello globale. 

Dal canto suo, l’Europa sta cominciando a puntare sui giacimenti minerali, gli unici di cui è provvista. È il caso della miniera di Kiruna, in Svezia, nata per l’estrazione del ferro e ora in fase di conversione per la produzione di terre rare. 

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