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domenica 29 giugno 2025

Cosa attende i comuni a forte calo demografico? (3)

 Le sfide per Contessa Entellina

I dati ISTAT sui
residenti a Contessa E.
sono, sarebbero
allarmanti, mah !….
pare che non allertino
proprio nessuno.


1) l’inverno demografico

2) la fuga dei giovani,

3) le abitazioni post terremoto ricostruite e in gran parte disabitate.

*  *  *

 

A Contessa Entellina il calo demografico ha già svuotando le scuole, le aule, ad ogni livello presenti sul territorio: di anno in anno il numero degli allievi si è contratto (e il calo comincia dall’asilo “scuola materna” e poi ai livelli successivi).

    A quanto ci risulta, mai una riflessione pubblica, una iniziativa qualunque dei responsabili pubblici della nostra comunità si è levata per riflettere ed immaginare, assieme alla gente un …. sia pure improbabile o comunque difficile rimedio.  In questa dimostrazione di indifferenza, cogliamo subito che le attuali giovani generazioni di amministratori non hanno avuto possibilità di conoscere le quasi settimanali assemblee cittadine che intratteneva Francesco Di Martino, sindaco. 

Le faceva:

1) per informare, ma anche per capire, per stimolare l’opinione pubblica a segnalare i punti e le situazioni di eventuale degrado territoriali, per poi conseguentemente approntare i rimediare.

2) per segnalare ai livelli istituzionali superiori le carenze spettanti a provincia, regione, Stato e organismi pubblici vari, dove comunque poi si recava personalmente per esigere i necessari interventi.

3) per rafforzare col consenso popolare i necessari interventi sociali e/o comunque economico/politici e per poi coinvolgere i suoi compagni deputati del partito dell’Ars o del Parlamento Nazionale,  

4) per stimolare gli organi regionali e statali ad approntare e varare interventi intesi ad allentare il grave flusso migratorio. Questo tipo di interventi sarebbe oggi più che mai urgente. Contessa E. sta riducendosi a semplice centro di residenza di anziani ultrasessantenni. Ma abbiamo notizie che tanti anziani preferiscono, pure essi, fissare la loro dimora in centri più ricchi di vitalità.

  Ai nostri giorni a Contessa Entellina è anziano chi frequenta l’ambulatorio medico, lo e’ l’agricoltore che raggiunge il proprio fondo agricolo con l’automobile ed è anziano il pensionato che vorrebbe scambiare quattro chiacchiere al bar. Eppure nella nostra area, nel nostro borgo disabitato, e’ più che palese ed ovvio che servono investimenti occupazionali per sistemare le infrastrutture civili pubbliche che lasciano molto a desiderare (che si tratti di viabilità esterna e in alcuni casi viabilità interna, reti idriche, etc.). Gli investimenti pubblici creano occupazione e persino vitalità per le strade deserte del paese e frequentemente inducono e convogliano pure investimenti privati e potrebbero frenare la fuga dei giovani.

  Da noi, a Contessa Entellina nascono sempre  meno bambini, sempre più giovani che siano studenti o lavoratori emigrano, e non sono pochi gli anziani con residenza a Contessa che frequentemente fissano/trasferiscono la loro abituale abitazione e persino la residenza anagrafica nei paesi/citta’  dove i loro figli lavorano o dove ritengono che ancora sussista il vicinato, il circolo degli anziani, il parente che gestisce una qualche iniziativa o dove e’ vicino l’ospedale per le necessità e/o le emergenze.

 In questo quadro da noi sintetizzato, ma su cui ci proponiamo di tornare con dovizia di ulteriori elementi e riflessioni di amici anziani che hanno preferito stabilire abitazione a Sambuca di Sicilia, a Bisacquino, e altri comuni vicini dove ritengono che ci sia più vita e più opportunità di sostegni nei casi di difficoltà o comunque di bisogni i più vari, ci chiediamo se solamente al blog fa effetto negativo quel dato ISTAT di 1400 residenti registrati all’Anagrafe, che di fatto diventano ancora meno con i tanti, che per ragioni di lavoro o scelta, vivono altrove.

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