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martedì 17 giugno 2025

E’ tempo di dichiarazioni di redditi

 

Quando i politicanti sono demagoghi
o ignoranti
(e consentono che sussista
l’evasione fiscale)

L’Italia si colloca ai vertici della classifica
dei paesi super indebitati con quasi il 135%
di rapporto debito/Pil e con scarse
possibilità di miglioramento
.

Non dire la verità, anzi dire cose a volte
errate ma utili per conquistare il consenso
politico (i voti), ha annebbiato e confuso
una parte dei cittadini che pensano sia loro
diritto avere tutto e gratis. O quasi.

Eppure i doveri, che
sono le fondamenta dei diritti,
sembrano essere spariti dal vocabolario. 
Ma se mancano i doveri, la sanità non
funziona, i treni arrivano in ritardo,
la scuola non è più maestra di vita e
la società peggiora



Sfogliando i giornali scopriamo che per il prossimo anno non disporremo più di alcune detrazioni  che finora abbiamo fruito nel compilare la dichiarazione dei redditi. Nell’ultima legge di bilancio (2025) in base al reddito (a carico pure del cosiddetto ceto-medio) sono state tagliate alcune detrazioni

  Nulla, ad oggi, ci e’ dato cogliere invece contro i grandi evasori fiscali! Quelli le cui scappatoie il fisco non riesce o non dispone degli strumenti per scovarli.

 Attualmente lo Stato (nelle sue varie articolazioni pubbliche) preleva complessivamente il 42,6% della ricchezza prodotta in un anno (=pressione fiscale). Lo scorso anno si fermava al 41,4%.  

 Non tutti pagano ovviamente qualcosa a beneficio della collettività. L’Osservatorio per la spesa pubblica (comprendendo la spesa previdenziale) fa sapere che e’ il 40% della popolazione italiana che paga il 90% dell’intero carico fiscale e previdenziale nazionale.

 A fronte dei dati riportati e che lasciano, ovviamente, riflettere, leggiamo ancora che l’evasione fiscale in Italia supera gli 80 miliardi annui. Eppure già in questi giorni alberghi e appartamenti nei luoghi di villeggiatura sono al completo.

  Cosa pensare se non che l’evasione fiscale gode, nel nostro Paese, di ampia tolleranza ? 

   Cosa pensare di un Paese dove quasi 30 milioni di persone (su 58,9 milioni) presentano l’Isee per avere servizi gratis (o a prezzi contratti) ?

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