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lunedì 9 giugno 2025

I Referendum

I propositi di civiltà e solidarietà sociale ancora non trovano buona accoglienza. 

 L’affluenza, al livello nazionale, è stato del 30,6%. Il quorum quindi non è  stato raggiunto e Landini, segretario nazionale Cgil, riconoscendo l’esito, ha dichiarato: «Obiettivo non raggiunto».

  Per i cinque referendum in tema di lavoro e cittadinanza, con dati ancora parziali, l'affluenza si è aggirata, quindi, intorno al 30%. Non è stato ovviamente raggiunto il quorum richiesto per la validità delle consultazioni, il 50%+1 degli aventi diritto. Tra i primi promotori a commentare l'esito, il segretario di +Europa Riccardo Magi: "Ha vinto l'astensionismo organizzato”. 

 Non solo il numero dei votanti è rimasto abbondantemente sotto il quorum richiesto ma in una delle cinque consultazioni, quella riguardante la cittadinanza per gli stranieri, i sì espressi sono stati molti meno rispetto a quelli incassati dalle altre quattro domande sul lavoro. 

 Il quesito sulla cittadinanza chiedeva di abolire la norma che concede, appunto, la cittadinanza italiana agli stranieri solo dopo 10 anni di permanenza in Italia, portando a soli 5 anni questo lasso di tempo. I sì per la cittadinanza pare che galleggiano poco tra il 60 e il 65% mentre negli altri quattro referendum, quelli riguardanti le leggi sul lavoro, i favorevoli superano largamente l'80%. Uno scarto di venti punti che corrispondono a un segnale politico chiarissimo: gli italiani da sempre popolo di emigranti, in casa loro, preferiscono non mettere a loro agio, in condizione di cittadinanza come altri, gli immigrati da altri paesi. 

 Una vera contraddizione!

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Avremo modo e tempo per riflettere sul blog sulla portata del voto referendario. Su ognuno dei quesiti.

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