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Curarsi, da sempre, fa parte dell'istinto di sopravvivenza e persino gli animali hanno dei rimedi loro propri: fanno il bagno col fine di abbassare la febbre, mangiano erbe medicinali. Un esploratore scozzese, David Livingstone (1813-1873), medico, missionario ed esploratore dell'età vittoriana, scrisse di avere visto un gorilla estrarre la lancia che lo aveva colpito e comprimere la ferita con le foglie.
Da sempre chi ha in mano la salute degli individui occupa un posto di prestigio all'interno delle comunità e della società in generale. Gli stregoni delle tribù primitive erano ritenuti dotati di poteri soprannaturali, capaci di scacciare i demoni delle più varie malattie e addirittura di provocarle in capo a chi portava dei pesi sulla coscienza.
Ai primordi delle civiltà c'è sempre stata la magia: scongiuri, amuleti, pozioni di varia origine ... costiutuivano il bagaglio terapeutico degli stregoni. Esistevano pure i rimedi pratici, empirici, fatti dai medici campagnoli (fatti di erbe officinali) e gli interventi chirurgici come le amputazioni, parti cesarei, gli interventi genitali e la trapanazione del cranio.
In tempi lontani, ma non troppo lontani, esisteva una connessione fra il sacro e la medicina, che risaliva addirittura alla civiltà mesopotamica (civiltà su cui stiamo riflettendo su altre pagine di questo blog). Erano i sacerdoti ai primordi della Storia gli incaricati di curare i malati, affiancati via via nel tempo da medici laici. Il codice di Hammurabi, che spaziava su tutti i settori della vita civile, fissava la cifra che il medico poteva richiedere in seguito alla guarigione del paziente, e nel contempo fissava le punizioni se per negligenza e/o incapacità uccideva o recava danni al malato. Il ricco pagava di più, il povero meno.
Gli egizi, riportano libri e riviste, erano progrediti nelle nozioni anatomiche grazie all'uso della mummificazione dei defunti. Grazie ai papiri sappiamo che catalogavano le malattie ed i relativi rimedi. Si servivano di formule magiche, norme igieniche e pure di interventi chirurgici e riuscivano a guarire già la cataratta. I templi, al loro interno possedevano scuole di medicina, forme ospedaliere e preparavano figure "specialistiche".
(Segue)
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