Santa Maria del Bosco
... stralcio...di una esposizione di Giuseppe Colca - già V.Presidente della
Provincia Regionale di Palermo
Sfogliando il volume curato da Antonino G. Marchese sull'Abbazia di Santa Maria del Bosco (2006), ci piace estrapolare alcune riflessioni a sfondo storico. Iniziamo con uno stralcio della pagina sull'intervento di presentazione del libro, curata dall'allora Vice Presidente della Provincia, Giuseppe Colca, che si sofferma nell'elencazione degli ordini religiosi che hanno segnato la vicenda dell'Abbazia.
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... Viene scandagliata la plurisecolare storia dell'Abbazia, dalle origini due-trecentesche come eremo dei Fraticelli, al Priorato benedettino elevato, nel 1400, per decreto pontificio, ad Abbazia , passata sul cadere dello stesso secolo all'ala riformata dei Benedettini Bianchi di Monte Oliveto Maggiore (Siena), che la mantennero sino alla soppressione, nel 1784, per volontà del viceré Caracciolo. Affidata un decennio dopo dal governo borbonico agli Agostiniani del Convento della Consolazione di Palermo, veniva soppressa definitivamente con le leggi eversive dell'asse ecclesiastico emanate nel 1866-67 dallo Stato unitario; allorché venne acquistata all'asta dalla famiglia Ferrantelli, i cui eredi la detengono a tutt'oggi con quell'amorevole cura che viene rivolta alla proprietà privata.
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