Santa Maria del Bosco
... stralcio...da uno studio di Maria Antonietta Russo
Bonifacio IX, che già il 15
luglio aveva concesso al monastero il privilegio di assolvere tutti i peccatori
in articulo mortis, elevava, il 28 luglio, ad abbazia il priorato benedettino
e disponeva che il monastero fosse in perpetuo esente dalla quarta canonica e
che quando fosse morto un abate, il capitolo eleggesse il successore senza
altra conferma, ma con la semplice benedizione di un vescovo.
Primo abate fu
Benedetto de Maniace che Padre Olimpio definisce «huomo ingegnoso desideroso di
cose grandi, splendido, magnifico di buonissima fama e di mirabbile
espettatione».
La nuova realtà del monastero non venne accettata facilmente
da re Martino che, solo in seguito all’intervento dell’infanta Eleonora
chiamata in causa dallo stesso abate, placò la sua ira.
Eleonora d’Aragona,
insieme con i conti di Caltabellotta, ebbe un ruolo decisivo nella storia del
monastero che beneficò e al quale garantì protezione e sostegno.
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