Il pianeta Terra,
i beni comuni,
il vivere in modo sostenibile in relazione
all'ambiente
L'attenzione prioritaria di tutti i governi del mondo è sempre rivolta al comparto dell'economia. L'opinione pubblica, specialmente quella dell'Occidente, in gran parte ritiene che i beni ed i servizi che vengono garantiti siano frutto dell'intraprendenza e degli sforzi delle autorità (e dell'apparato produttivo).
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Nessuno può più considerare, oggi, l’esaurimento delle risorse naturali e l’inquinamento ambientale come esternalità che non influenzano lo sviluppo economico: esiste uno stretto rapporto tra economia ed ecologia.
La natura e l’intensità di questo rapporto è stato fino agli anni Settanta praticamente ignorato dall’economia, e ancora oggi solo difficilmente viene preso in considerazione. Finché l’intera umanità e la sua economia erano piccola cosa rispetto alla biosfera, l’economia umana appariva “ecologicamente sostenibile” e le risorse apparivano così abbondanti da risultare di fatto “inesauribili”. |
Sfogliando i giornali si arriva a leggere che esiste una "produzione petrolifera" e una "produzione ittica". La realtà è che la natura ci fornisce sia il petrolio che il pesce. Noi uomini ci limitiamo a estrarre dalla natura quelle risorse per i nostri bisogni.
Anche quando i libri di economia aziendale trattano di ciclo produttivo con diverse fasi di elaborazione, omettono di riportare il consumo. Ed invece, le materie prime, ad utilizzazione avvenuta, se non si prestano ad ulteriori "utilità" diventano rifiuti e creano quelli che i media ci dicono essere problemi ambientali.
Esiste quindi una strettissima interrelazione fra economia e natura.
Segue
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