IL MONDO ALL'ALBA DELL'UMANITA' pag. 11
Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra. (Genesi 11,9).
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E' possibile, immaginano gli storici, che il tipo di costruzioni a gradoni mesopotamiche abbiano ispirato, o comunque fatto da cornice, alla storia biblica della Torre di Babele. Che in quei millenni avanti Cristo gli uomini (i Sumeri), dell'area mesopotanica possedessero capacità costruttive spinte, ben oltre i templi che ad oggi persistono nelle aree archeologiche, lo attestano anche varie necropoli reali e numerose opere ad archi a tutto sesto, vecchi di ben oltre 3000 anni prima che l'architettura romana cominciasse ad imitarle.
Seguendo il testo biblico, quel progetto monumentale e molto spinto non piacque a Dio che decise di confondere "la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro" (Genesi 11,5.7). Fu così, per il testo biblico, che i costruttori abbandonarono l'opera e si dispersero su tutta la terra piuttosto che inseguire quell'ardito disegno di raggiungere il cielo.
Nella lettura storico-archeologica, in "Babele" gli studiosi colgono, nelle lingue medio-orientali di allora, dei doppi sensi. Hab-ili significa di per sé "porta degli dei (da cui potrebbe derivare Babilonia, la città risalente al 1860 a.C.), e nello stesso tempo balad in ebraico addita qualcosa che "confonde le idee", forse a voler dire che la terra di Babilonia, futura nemica di Israele, è sorta dal caos.
Su questo sfondo che ha del mitico, inizierà nelle prossime pagine la vicenda di Abramo, il padre del popolo ebraico.
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I Tempi scientifico-storici:
Circa 2650 a.C. Circa 2575 a.C. Circa 2550 a.C.
Imhotep costruisce In Egitto ha inizio il Re Mesannepada
il complesso funerario periodo dell'Antico fonda la prima
di Djoser a Saqqara. Regno dinastia di Ur
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Il credente cristiano:
OLIVER CLEMENT
dal testo "I volti dello Spirito"
CREDO NELLO
SPIRITO SANTO
Nell'articolo del Simbolo di fede che riguarda lo Spirito santo, mi è sembrato d'individuare due insegnamenti fondamentali per l'uomo d'oggi. Il primo riguarda la vita e il Signore della vita: "Credo nello Spirito santo, che è Signore e dà la vita". Perchè l'uomo d'oggi vuole davvero vivere, la vita la desidera appassionatamente, ma ciò che sperimenta è soltanto l'impulso di crescita biologica, fioritura ben presto destinata ad appassire. Egli finisce così per alimentare soltanto una vita intrisa di morte ...
Il secondo insegnamento concerne la persona, la relazione tra le persone , e in particolare il mistero della paternità: "Credo nello Spirito santo ... che procede dal Padre, e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato". Perché l'uomo d'oggi , che vive nella "folla solitaria", patisce una sorta di gelo spirituale; ha fame e sete di comunicazione e trova solo la fusionalità proposta dalle ideologie e dalle sette; questo uomo tende a considerare come repressiva ogni forma di paternità, ma nello stesso tempo si sente perso, e cerca un padre che lo guidi e lo liberi ...
Infine, concluderò brevemente sulla profezia: "Credo nello Spirito santo ... che ha parlato per mezzo dei profeti", e che dovrebbe parlare oggi attraverso la chiesa dei profeti. Perché l'uomo d'oggi sembra imprigionato nell'alternativa tra rimanere prigioniero delle grandi idolatrie della storia, oppure proclamare, con i punk e gli altri testimoni del nichilismo: "Non c'è futuro".
(Segue)
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