La teoria dello Scarafaggio
La teoria è questa. Quando appare uno scarafaggio nel lavandino della tua cucina o sul pavimento del bagno, e t’ingegni per ucciderlo, anche se riesci ad assassinare l’intruso non devi farti illusioni, l’animale non appartiene a una specie solitaria. Aspettati di veder apparire presto qualche suo fratello, figlio, cugino. Il primo scarafaggio è l’avanguardia di un’invasione, di solito, perché queste blatte vivono in famiglie, tribù, colonie. La teoria dello scarafaggio è stata usata per diversi tipi di crisi, in particolare i crac bancari. Anche le banche malate sono spesso parte di un gregge, non casi isolati. Il 2008 funzionò così. Il 2023 rischia di ripetere lo stesso schema?
La teoria dello scarafaggio non significa che il mondo sia sul punto di soccombere sotto un’invasione di questi coleotteri. Però invita ad accogliere con qualche scetticismo e circospezione le affermazioni troppo rassicuranti. Una fra tutte: «Qui da noi non può succedere». È un film che abbiamo già visto. Nel 2008 gli europei cominciarono col dire che la crisi era tutta americana, legata agli eccessi di un certo tipo di capitalismo finanziario. Poi l’Eurozona s’infilò nel tunnel di una turbolenza perfino più lunga e dolorosa di quella americana.
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