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venerdì 10 marzo 2023

L'Occidente e la Cina. Comincia ad essere politicamente rischiosa la dipendenza tecnologica da Pechino?

 Cosa sta accadendo fra USA e Cina? 

La Cina non ha mantenuto la neutralità nella vicenda Russia-Ucraina e quasi automaticamente l'intero Occidente -con Stati Uniti in testa- sta creando in tutta fretta una sorta di cordone sanitario attorno alla Cina su quanto attiene le tecnologie avanzate. La strategia è stata messa a punto dagli  Stati Uniti, ma nessun paese occidentale pare si sia sottratto.

Sta accadendo che l'intera 
Europa ed il Giappone hanno deciso il blocco delle forniture di tecnologie avanzate alla Cina.

In Olanda  ha sede la società Asml, una delle sole tre aziende mondiali che fabbricano «stampanti per micro-chip» di tipo molto avanzato. Ciò significa che l’industria cinese dei semiconduttori resta privata dei macchinari di nuova generazione, indispensabili per adeguare la qualità e la potenza dei microchip che sforna dagli impianti di produzione dei semiconduttori, le memorie ed i circuiti integrati che rappresentano il sistema nervoso di ogni apparecchio elettronico e digitale.

L’embargo americano adesso diventa efficace nel rallentare e ritardare l’avanzata cinese nei settori di punta. Inoltre l’Amministrazione Biden sta riportando sul proprio territorio una parte della produzione di semiconduttori finora affidata ai cinesi. 

 La Germania starebbe per costringere i grandi operatori telefonici tedeschi (Deutsche Telekom, Vodafone e Telefonica) a disfarsi delle infrastrutture «made in China» che avevano comprato da Huawei e Zte per prepararsi al passaggio verso il 5G, la linea telefonica-Internet di quinta generazione, che pare fosse destinato a diventare il cavallo di Troia per un sistematico spionaggio cinese in Europa, in tutta Europa.

 La pandemia e la vicenda ucraina pare quindi di capire che non abbia fatto del bene all’immagine del governo cinese: tra bugie sanitarie e appoggio a Putin, gli atti di Pechino hanno spinto l’Unione europea nelle braccia di Washington. L'Occidente si va infatti ricompattando al seguito di Washington.

 Taluni pensano che ad attrarre l'Europa in direzione dei progetti strategici Usa ci siano oltre alla diffidenza nei confronti dei cinesi, i massicci investimenti nelle modernissime tecnologie di ultima generazione degli Usa che potrebbero lasciare molto indietro il vecchio continente, finora troppo dipendente dalla Cina. Non solo strategia militare quindi, ma anche convenienze tenologiche sulla nuova generazione.
  Il nuovo quadro -in ogni caso- si propone di evitare che l'Occidente dipenda tecnologicamente dagli umori del regime cinese, ormai fin troppo vicino a Putin.

  La Cina di oggi oltre ad avere il quasi monopolio planetario delle tecnologie verdi rischia comunque di poter condizionare  e di riuscire ad influire sulla politica dell'intero occidente.

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