ELEONORA d'ARAGONA
Eleonora morì nel 1406 nel castello di Giuliana, suo dominio, e volle essere sepolta al monastero di Santa Maria del Bosco di Calatamauro. |
Eleonora D'Aragona -Infanta e contessa di Caltabellotta, Ed. S. Sciascia
Autore: Maria Antonietta Russo; Prefazione di Salvatore Fondale
Dalla Prefazione
di Salvatore Fondale
Il nome di Eleonora d'Aragona appartiene a più personaggi femminili ed evoca immediatamente un incantevole ritratto marmoreo attribuito a Francesco Laurana. La nostra Eleonora, della quale diffusamente e con nuova documentazione si racconta in questo interessante libro di Maria Russo, è morta nel 1406, all'incirca sessantenne, dopo essere vissuta in Sicilia, soprattutto in quella parte centroccidentale dell'Isola che sta tra Caltanissetta e Sciacca, per tutta la seconda metà del Trecento: in quegli anni tardi della guerra del Vespro, e non più gloriosi, negli anni vivi e difficili della grande peste, delle leghe baronali, delle ribellioni contro l'autorità regia, delle signorie vicariali, fino alla restaurazione della monarchia e alla definitiva sottomissione della Sicilia nell'unione della Corona d'Aragona. Un arco di tempo in cui si decide il destino dell'isola e in cui Eleonora, infanta della famiglia reale, è accanto ai protagonisti e protagonista ella stessa della politica siciliana.
Il suo stesso nome è legato alle vicende successive al Vespro: è infatti il nome della nonna Eleonora d'Angiò, andata sposa con la pace di Caltabellotta al re Federico d'Aragona. Del resto l'infanta, figlia del duca d'Atene e Neopatria, sarà proprio contessa di Caltabellotta.
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