Per cogliere il significato che le "Icone" per i cristiani di tradizione orientale, ed in particolare per quelli della tradizione bizantina, è sufficiente visitare una qualunque chiesa che segue quella ritualità e rilevare subito che in fondo, a modo di separazione fra il "santuario" dove sta l'altare e la navata dove sta lo spazio per i fedeli è situata l'Iconostasi. Questa vuole trasmettere da subito e con molta sintesi il messaggio teologico-visivo che caratterizza, appunto, la spiritualità cristiano-bizantina.
L'Iconostasi riporta varie icone, che aderiscono a vari "registri". Il primo registro, generalmente si rinviene in tutte le chiese di ritualità bizantina, sia pure minori, e corrisponde alla parte bassa dell'iconostasi dove si trova la porte regale (quella centrale). In questo primo registro sono dipinti, attenendoci alla Chiesa Madre di Contessa Entellina, san Giovanni Battista accanto al Cristo alla destra di chi osserva, e il santo titolare della parrocchia (San Nicola) accanto alla Madre di Dio alla sinistra di chi osserva.
Se l'iconostasi è particolarmente lunga (nelle Chiese Cattedrali), seguono sia a destra che a sinistra i santi locali più venerati.
La porta centrale dell'Iconostasi, quella che introduce al santuario e dove sta l'altare, rappresenta la "Porta regale" e riporta sempre la rappresentazione dell'Annunciazione e contestualmente i quattro evangelisti. A lato stanno le porte diaconali, su cui sono raffigurati a figura intera diaconi della tradizione cristiana.
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